tag:blogger.com,1999:blog-14372707523222729582024-03-19T08:33:08.806+01:00The Result is the Measure of TruthMacrobiotic & Hygenism , Nature, Freedom and unconditional purityIniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.comBlogger206125tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-13867133864626060642020-04-23T07:33:00.001+02:002020-04-23T07:33:34.559+02:00Prima del covid19<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
Quando nel 2012 si iniziava a parlare di MES ricordo che feci un post su facebook e venni attaccato e tacciato come complottista. Oggi invece il MES si è palesato davanti ai nostri occhi ed è stato riconosciuto da tutti come un problema. Se nel 2012 avessimo avuto la lucidità mentale e la voglia di documentarci probabilmente il problema sarebbe morto ancor prima di diventare tale. Cosa spinge le persone a credere che una notizia sia vera o falsa? Semplice: tendiamo a non voler sentire e a screditare tutto ciò che ci porta al di fuori della nostra zona di comfort. Quando ci viene richiesto uno sforzo spesso non lo facciamo, a meno che il problema non ci si sia palesato davanti, e a volte nemmeno in quel caso. Questo video spiega in maniera semplice le 10 tecniche che i mass media e le pubblicità usano per farci digerire una informazione e per farci credere in loro https://attivo.tv/watch/sono-queste-le-10-regole-attraverso-le-quali-ti-stanno-controllando-da-sempre_guDjMYOC7H88DeK.html Se nel 2012 avessimo parlato di internet delle cose e di ricostruzione in 3d tramite il wi-fi e le onde elettromagnetiche saremmo stati presi per pazzi, cosa che oggi sta accadendo. Naturalmente ci stanno facendo ingoiare la pillola con i metodi che adesso ci sono noti https://www.youtube.com/watch?v=Sz8_CUbobvg https://www.droni.it/mappatura-3d-tramite-i-muri-ora-e-possibile-con-i-droni-e-il-wi-fi-radio/ Un altra cosa che tendiamo a fare e a cercare la verità dalle fonti ufficiali e da quelli che oggi chiamano "esperti dell'informazione", ebbene questo è il sito della fastweb che spiega la pericolosità della ricostruzione in 3d dalle triangolazioni fatte dall'interazione tra il wi-fi e una fonte ricevente che nell'internet delle cose non si limiterà ad essere solo il pc o il cellulare https://fastweb.it/internet/mappatura-olografica-wi-fi/ C'è un detto "il modo migliore per nascondere qualche cosa e metterlo in un luogo ben visibile... " <br />
questo è un servizio che parla dei tracciamenti che fanno grazie ad internet e alla tecnologia smart, è molto strano come si condannava questa cosa finche non hanno sfruttato una emergenza sanitaria per farci accettare anche la privazione della privacy, oltre che l'accettazione di perdere la libertà di poter andare dove si vuole. https://www.youtube.com/watch?v=HlMkAuB8CZY&t=682s quando vidi per la prima volta questo servizio mai avrei immaginato che ci avrebbero portato ad accettare un applicazione che di fatto viola la nostra privacy e il diritto di una persona malata di far sapere o meno le sue condizioni di salute e, probabilmente, se anche solo qualche mese fa avessi detto che sarebbe successa una cosa del genere mi avrebbero dato del complottista. Sarebbe molto interessante constatare in un futuro prossimo se le teorie di questo video dal titolo complottista si rivelassero vere https://www.youtube.com/watch?v=xkzPgL5bCwM <br />
Certo, sarebbe bello constatarlo non mi trovassi immerso nella stessa società in cui questa realtà si dovrebbe palesare.<br />
<img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" style="cursor: pointer; float: left; height: 60px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 60px;" /></div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-54572700343115817722020-04-19T10:38:00.000+02:002020-04-19T10:38:04.017+02:00<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO<br />
<br />
Ill.mo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,<br />
a pochi giorni dal 75° anniversario della Liberazione, il Suo popolo si trova a vivere, ormai da quasi due mesi, un’emergenza senza precedenti. Un’emergenza che costringe gli italiani a una reclusione forzata tanto più opprimente quanto più ci si concentra proprio sull’imminente ricorrenza di questo nuovo 25 aprile.<br />
Da quel 1945 ad oggi, infatti, mai come quest’anno il Suo popolo ha avvertito, in tutta la sua dirompenza, il forte anelito alla Libertà. Una Libertà fisica – che è possibilità indiscriminata di movimento, di circolazione, di ritorno alla vita di tutti i giorni e di ricongiungimento sociale – ma anche, e soprattutto, una Libertà morale e intellettuale, che si traduce in un inestinguibile desiderio di confronto, di dialogo e di comprensione profonda, anche e soprattutto in riferimento a quanto ci sta capitando.<br />
Il sacrificio che, da molte settimane, Lei sta chiedendo e imponendo al Suo popolo, Signor Presidente, non può quindi non venir ricambiato da un Suo preciso impegno nei confronti di questa esigenza di chiarezza che, da molte parti ormai, si sta facendo prepotentemente strada. Un’esigenza, come dicevo, intimamente connessa con quel desiderio di Libertà che le sue inestirpabili radici affonda nella Costituzione, nelle istituzioni democratiche e, ancor più, nella nostra più intima e irrinunciabile Natura. Siamo Uomini, Presidente. E, come tali, vogliamo capire.<br />
A nome di tutti coloro che vorranno condividere, in tutti i modi possibili, questa mia istanza, Le chiedo quindi di approfittare della ricorrenza che ci attende, per far luce – in nome di quella Libertà e di quella Democrazia a cui, in quanto italiani e soprattutto uomini, mai rinunceremo – sulle seguenti questioni:<br />
<br />
1. Recentemente il Suo viceministro alla Salute ha dichiarato, nel corso di una trasmissione radiofonica: “Visti i danni del Covid19, non ho dubbi. Il vaccino dovrà essere obbligatorio. Mi auguro che sarà un vaccino sicuro…”. Preso atto del fatto che, in base a quanto sostenuto dalla stessa comunità scientifica internazionale, il suddetto virus risulta mutare molto velocemente e/o addirittura tornare a colpire soggetti già guariti, quanto ritiene davvero utile un’eventuale vaccinazione, tanto più se “obbligatoria”?<br />
<br />
2. In merito alla recente disposizione della Regione Lazio circa l’obbligatorietà, da settembre p.v., del vaccino antinfluenzale e anti meningococco per tutti i residenti con età superiore ai 65 anni, vista la forte concentrazione di vaccinazioni di questo tipo effettuate nei mesi immediatamente precedenti alla diffusione del virus nel nostro Paese proprio nelle zone italiane maggiormente colpite dal Covid19, quanto si sente di escludere un collegamento tra i due fenomeni?<br />
<br />
3. L’area in cui si è concentrata la maggior quantità di casi di contagio e morte risulta la stessa in cui, da anni – e nelle settimane precedenti all’emergenza virus, in misura quanto mai allarmante – si registra una forte concentrazione nell’aria di sostanze altamente tossiche e inquinanti. Quanto si sente di escludere un collegamento tra questi due tipi di emergenza. Nel caso, come intende far fronte a questo problema?<br />
<br />
4. Da molte parti riecheggiano ormai approfondite considerazioni, appoggiate da autorevoli esperti, circa il collegamento tra la diffusione sempre più capillare della tecnologia 5G e il moltiplicarsi a dismisura di gravi problemi respiratori, per altro riscontrati, con la massima intensità, nei soggetti colpiti dal virus. Con quali argomenti si sente di escludere questa connessione o, in alternativa, quali misure prevede di adottare per far piena luce sulla questione e, eventualmente, per porvi rimedio?<br />
<br />
5. La cosiddetta Task force da lei istituita e guidata da Vittorio Colao, orientata alla ricostruzione economica del nostro Paese, ha appena firmato un accordo per la gestione di un’applicazione tesa a monitorare il movimento dei cittadini nella cosiddetta “Fase 2”, in un’ottica di prevenzione del contagio. Quanto è sicuro Lei, e quanto può rassicurare tutti noi, circa il rispetto della privatezza e della riservatezza individuale della popolazione? A tal proposito, come spiega la Sua scelta di un ricorso a un’equipe di tecnici (nel caso di Vittorio Colao, poi, collegati a contesti come quello della European Round Table of Industrialists o del Bilderberg, da sempre criticati e guardati con forte sospetto dallo stesso Movimento che l’ha candidata all’altissima carica che oggi ricopre), invece che affidare questo delicatissimo compito ai Suoi Ministeri o, comunque, a uomini dello Stato?<br />
<br />
6. Nel corso di una recentissima intervista rilasciata a CNews France, il virologo e premio Nobel prof. Luc Montagnier ha definito il Covid19: “un virus non naturale, frutto di un lavoro molto minuzioso di biologi molecolari”. Qual è la sua idea in proposito e quanto si sente di escludere questa affermazione?<br />
<br />
7. Nelle settimane scorse un’altra “Task Force”, guidata dal prof. Burioni, ha attaccato l’informazione alternativa (chiedendo, nello specifico, l’oscuramento di canali indipendenti come quello denominato ByoBlu), denunciando al contempo il prof. Stefano Montanari per le opinioni espresse proprio nel corso di un’intervista rilasciata al suddetto canale. Che cosa pensa, Presidente, di questa iniziativa e, in generale, di questo clima di progressivo oscuramento delle opinioni e delle posizioni “non allineate” a quelle ufficiali? In generale, non trova poi che questa eccessiva preoccupazione nei confronti delle cosiddette “fake news”, oltre che costituire un tentativo di gestire in maniera arbitraria e unilaterale l’informazione e di esercitare un monopolio sulla nozione stessa di “Verità”, possa tradire la consapevolezza, da parte delle istituzioni, di aver per troppo tempo “formato”, attraverso la scuola pubblica e i media ufficiali, individui ben poco avvezzi al ragionamento autonomo e quindi facilmente indottrinabili?<br />
<br />
Da semplice cittadino quale sono Le chiedo quindi, signor Presidente, di dimostrare ancora una volta la Sua cortesia e la Sua disponibilità venendo incontro alle perplessità e ai dubbi di molti suoi concittadini, nella piena convinzione secondo cui una corretta, trasparente e precisa informazione stia alla base di un’autentica Democrazia e costituisca lo strumento privilegiato per assicurare alla nostra grande Nazione il rispetto delle sue regole.<br />
<br />
La ringrazio fin d’ora.<br />
Distinti saluti,<br />
Pietro Ratto<br />
Filosofo, storico, giornalista e insegnante.<br />
<img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" style="cursor: pointer; float: left; height: 60px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 60px;" /></div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-44054210053088199412014-12-07T09:16:00.004+01:002014-12-07T09:16:42.158+01:00Non andare dal medico, perché ti ammalerebbe<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<img alt="" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" style="cursor: pointer; float: left; height: 60px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 60px;" /><b>“Stai bene? Non andare dal medico, perché ti ammalerebbe. </b><br />
<br />
<b>Stai male? Non andare dal medico, ti aggraverebbe.</b><br />
<br />
<b> Ci sei già andato? Prendi nota di ogni sua istruzione.
Poi tornato a casa fa esattamente l’opposto di quanto ti ha detto, e solo così ti potrai salvare" </b><br />
<br />
Robert S. Mendelsohn (1926-1988), uno dei più celebri pediatri della storia medica.</div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-52185634559283886352014-02-21T20:48:00.001+01:002014-02-21T20:48:39.126+01:00Il trasferimento genico orizzontale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<table border="0" style="width: 100%px;">
<tbody>
<tr>
<td height="36" width="100%">
<div align="center">
<span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><br /></span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 14.0pt;">Il trasferimento
genico orizzontale: il flagello dell’ingegneria genetica<br />
</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Significato
del trasferimento genico orizzontale<br />
Dottor Pietro Perrino, Dirigente di Ricerca del CNR</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">In un processo
normale di riproduzione, che ovviamente si verifica tra individui della
stessa specie, i geni (DNA) vengono trasferiti dai genitori ai
discendenti a mezzo delle cellule germinali.<br />
Recentemente, questo processo viene indicato anche come <i>trasferimento
genico verticale </i>per distinguerlo dal <i>trasferimento genico
orizzontale</i>, che indica, invece, il trasferimento di materiale
genetico (DNA) tra individui appartenenti alla stessa specie o a specie
diverse, attraverso processi diversi da una normale riproduzione.<br />
Normalmente, il trasferimento genico orizzontale avviene tra batteri che
si scambiano tra loro dei geni, superando le barriere naturali esistenti
tra le specie. Ciò avviene in tre modi: la <i>coniugazione</i>, la <i>
trasduzione </i>e la <i>trasformazione</i>. Nella <i>coniugazione</i>,
il DNA viene trasferito da una cellula all’altra attraverso strutture
lunghe e sottili chiamate <i>pili </i>(singolare <i>pilus</i>); nella <i>
trasduzione</i>, il DNA viene trasferito da una cellula all’altra
attraverso l’infezione da virus; nella <i>trasformazione</i>, il DNA è
assorbito dalla cellula direttamente dall’ambiente circostante.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Ma, attenzione,
affinchè il trasferimento genico orizzontale avvenga realmente, il DNA
estraneo deve integrarsi nel genoma della cellula ospite e qui essere
mantenuto stabilmente in alcune altre forme, come ad esempio di un
plasmidio (un pezzo di DNA di un parassita genetico) in cellule
batteriche e di lieviti, o come un <i>episoma</i>, un pezzo replicato di
DNA (generalmente virale) nel nucleo di cellule animali, ma fuori dai
cromosomi. Durante questo processo di integrazione il DNA può essere
soggetto a riarrangiamenti o ricombinazioni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il trasferimento
genico orizzontale e la ricombinazione tra virus hanno luogo quando
diversi virus infettano e si moltiplicano nella stessa cellula. I genomi
virali spesso si integrano nel genoma delle cellule ospiti come provirus
(un virus che ha inserito il suo genoma o una sua copia complementare
nel genoma della cellula ospite), per replicarsi con il genoma della
cellula ospite.<br />
Quando i provirus sono attivati per svilupparsi in virus infettivi,
mentre infettano altre cellule, possono agganciare geni vicini o
sequenze di DNA dell’ospite. I virus possono anche agganciare pezzi
liberi di materiale genetico nel proprio genoma, avvolto da un mantello
proteico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il trasferimento
genico orizzontale e la ricombinazione hanno giuocato un ruolo
fondamentale nella creazione di nuovi virus e batteri associati a
malattie infettive esplosive e nella diffusione della resistenza ad
antibiotici e a medicine tra i patogeni, rendendo le infezioni molto
difficili da trattare o curare.<br />
Per molto tempo, nessuno sospettava che il trasferimento genico
orizzontale poteva estendersi a piante ed animali superiori. Negli
ultimi dieci anni, comunque, è emerso chiaramente che il trasferimento
genico orizzontale si estende all’intera biosfera, con batteri e virus
che funzionano sia come intermediari per geni trafficanti e sia come
recipienti per la moltiplicazione e ricombinazione di geni e possiamo
dire che il trasferimento genico orizzontale è diventato molto più
frequente con l’avvento dell’ingegneria genetica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il
trasferimento genico orizzontale in organismi superiori<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">
Potenzialmente ci sono molte vie per il trasferimento orizzontale di
geni a cellule vegetali ed animali. La via principale è la <i>
trasduzione</i>, in quanto ci sono molti virus che infettano piante ed
animali e ci sono molte opportunità per i virus di prelevare geni e di
trasferirli da un ospite all’altro.<br />
La <i>trasformazione </i>è potenzialmente molto importante per le
cellule di animali superiori, incluse quelle dell’uomo e più di una
decade di ricerca di terapia genica non ha lasciato dubbi. E’ stato
accertato che una grande varietà di materiali genetici nudi è
prontamente assorbita da tutti i tipi di cellule, semplicemente
attraverso l’applicazione di gocce negli occhi, lo strofinamento sulla
pelle, materiali iniettati o ingoiati. In molti casi, i costrutti di
geni (vedi sotto) estranei finiscono con l’essere integrati nel genoma,
inclusi quei costrutti che non sono progettati per essere integrati.
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Alcuni di noi sono
stati avvertiti per anni dei danni causati dall’integrazione di tali
costrutti di geni estranei nel genoma delle cellule, tra cui il cancro e
la proliferazione incontrollata di certe cellule.<br />
La <i>trasformazione </i>diretta può non essere importante per le
cellule vegetali, le quali generalmente hanno pareti cellulari spesse e
protettive.. Ma i batteri del suolo appartenenti al genere <i>
Agrobacterium </i>sono capaci di trasferire il segmento T (tumore) del
plasmidio inducente-tumore (Ti) nelle cellule vegetali, in un processo
che somiglia molto alla <i>coniugazione</i>. Questo T-DNA è largamente
sfruttato come veicolo per il trasferimento genico nell’ingegneria
genetica vegetale ed ha sollevato seri problemi di sicurezza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il materiale
genetico estraneo può anche essere introdotto nelle cellule delle piante
e degli animali dagli insetti ed artropodi con i loro apparti boccali
ben affilati. Inoltre, i patogeni batterici che entrano nelle cellule
delle piante e degli animali possono essere vettori del trasferimento
genico orizzontale. <i>Pertanto, non ci sono pressoché barriere a
prevenire l’entrata di materiale genetico estraneo nelle cellule di
qualunque specie terrestre</i>. Le barriere più importanti al
trasferimento genico orizzontale esistono dopo che il materiale genetico
estraneo è entrato nella cellula.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">La maggior parte
del DNA estraneo che entra in una cellula, così come quello presente nel
cibo ordinario, viene rotto per produrre energia e costruire i mattoni
necessari a crescere ed a riparare eventuali guasti. Ci sono molti
enzimi deputati a rompere il materiale genetico estraneo.<br />
Nell’eventualità che il materiale genetico estraneo venga incorporato
nel genoma, una modificazione chimica può ancora metterlo fuori causa
oppure potrebbe essere eliminato.<br />
Ma, in determinate condizioni ecologiche, ancora scarsamente comprese,
il DNA estraneo sfugge alla rottura e si integra nel genoma delle
cellule. Per esempio, shock termici e inquinanti, come i metalli
pesanti, aumentano il trasferimento genico orizzontale; anche gli
antibiotici possono aumentare la frequenza del trasferimento genico
orizzontale da 10 a 10.000 volte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Alcuni materiali
genetici possono resistere alla rottura, specialmente quelli dei
parassiti genetici, come virus, plasmidi e trasposoni. Virus, plasmidi e
trasposoni non solo sopportano il trasferimento orizzontale, ma possono
anche agire da vettori (carriers) per il trasferimento di altri geni ed
essere usati come tali nell’ingegneria genetica.<br />
Questi parassiti genetici hanno segnali speciali e strutture globali che
li proteggono dagli enzimi (DNAasi) che rompono il DNA. Un virus ha il
suo materiale genetico avvolto in un mantello di proteina di cui si
spoglia quando entra nella cellula. Esso può quindi depredare la cellula
per fare molte copie di se stesso o il suo materiale genetico può
saltare direttamente nel genoma delle cellule per diventare un provirus.
I plasmidi possono essere mantenuti indefinitamente nelle cellule
separatamente dal genoma delle cellule. I trasposoni - geni saltatori –
sono blocchi di materiali genetici che hanno l’abilità di saltare
d’entro e fuori dai genomi, con o senza moltiplicazione di se stessi. I
trasposoni possono saltare d’entro i plasmidi per propagarsi, lontano
dai cromosomi, e per trasferirsi con i plasmidi. I geni che chiedono un
passaggio (autostop) a virus, plasmidi e trasposoni o si saldano
intenzionalmente in essi, hanno una grande probabilità di essere
trasferiti con successo nelle cellule ed essere integrati nei genomi.
Questo spiega perché questi parassiti genetici sono considerati dei veri
e propri vettori per il trasferimento genico orizzontale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">In natura i
parassiti genetici esistenti possono contare su un numero limitato di
specie ospiti che possono infettare, per cui, per esempio, i virus dei
suini infettano i suini e non l’uomo e i virus dei cavolfiori non
infettano i pomodori. E’ il mantello proteico che avvolge il virus che
determina la specificità dell’ospite. Questo spiega perché i genomi
virali nudi (il materiale genetico virale spogliatosi del mantello
proteico) generalmente hanno un numero di specie ospiti più ampio
rispetto ai virus intatti, cioè quelli il cui materiale genetico è
vestito di mantello proteico.<br />
I provirus dormienti nei genomi sono particolarmente pericolosi, poiché
quando incontrano cellule di altre specie spesso diventano virus
infettivi, attaccando le cellule delle specie ospiti.<br />
Questo costituisce uno dei maggiori rischi dei <i>xenotrapianti</i>, il
trapianto di cellule, tessuti e organi da animali, come i suini,
nell’uomo. Analogamente, i segnali per la propagazione di plasmidi e
trasposoni sono generalmente specifici per un limitato numero di specie
ospiti, benché ci siano delle eccezioni. Alcuni trasposoni sono noti per
essere molto promiscui e possono infettare un vasto numero di specie.
Questi trasposoni sono particolarmente popolari agli ingegneri genetici
che li usano come vettori “universali” per il trasferimento genico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">L’ingegneria
genetica ha creato una grande varietà di costrutti (promotore + gene +
terminatore) artificiali e vettori attraverso la ricombinazione del
materiale genetico dei più promiscui e pericolosi batteri, virus,
plasmidi e trasposoni, che vengono progettati per attraversare tutte le
barriere tra le specie e per invadere essenzialmente tutti i genomi
(Riquadro 1). In altre parole, l’ingegneria genetica artificiale (cioè
quella eseguita dall’uomo) aumenta notevolmente il trasferimento genico
orizzontale, il processo che crea nuovi batteri e virus, che causa
malattie infettive e diffonde tra i patogeni la resistenza ad
antibiotici e medicine. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Riquadro 1</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">I vettori
artificiali aumentano il trasferimento genico orizzontale</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Sono ottenuti da
parassiti genetici che mediano efficacemente il trasferimento genico
orizzontale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Hanno origini
assai miste, contenendo materiali genetici derivanti da patogeni virali,
plasmidi e trasposoni di molte specie di ogni regno e quindi possiedono
omologhi (sequenze simili) a tutte le specie. Questo facilita la
diffusione del trasferimento genico orizzontale e la ricombinazione.<br />
In condizioni naturali, la ricombinazione tra omologhi è circa un
milione di volte più frequente della ricombinazione tra non omologhi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Contengono, di
routine, geni marcatori per la resistenza agli antibiotici (Riquadro 2),
che aumentano il loro successo nel traferimento orizzontale in presenza
di antibiotici, sia quando applicati intenzionalmente sia quando
presenti nell’ambiente come inquinanti. E’ risaputo che gli antibiotici
aumentano il trasferimento genico orizzontale da 10 a 10.000 volte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Spesso hanno
“origini di replicazione” e “sequenze trasferite” segnali che facilitano
il trasferimento genico orizzontale ed il loro mantenimento nelle
cellule in cui vengono trasferite.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Sono noti per
essere strutturalmente instabili, cioè, hanno legami deboli e tendono a
frammentarsi o rompersi e rilegarsi in modo non corretto con altro DNA;
ciò aumenta la propensione al trasferimento genico orizzontale e
ricombinazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Sono progettati
per invadere genomi e per superare meccanismi che rompono o disabilitano
il DNA estraneo, cioè, per aumentare il trasferimento orizzontale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Riquadro 2</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Che cosa sono i
geni maractori della resistenza agli antibiotici<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Gli
antibiotici sono sostanze chimiche che uccidono i batteri e le cellule.
Ci sono molti tipi di antibiotici. Un gene per la resistenza agli
antibiotici codifica per una proteina che rende i batteri o le cellule
resistenti ad antibiotici specifici. Un gene marcatore per la resistenza
agli antibiotici è un gene che accompagna altri geni estranei che
l’ingegneria genetica progetta di trasferire nelle cellule ospiti. Il
gene marcatore viene sistemato nel costrutto vicino ai geni estranei,
per cui le cellule che incorporano il costrutto diventeranno anche
resistenti all’antibiotico. Ciò permette di selezionare le cellule
trasformate, semplicemente attraverso l’uso di antibiotico(i) facendo
fuori (uccidendo) il resto delle cellule.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Tutti i vettori
sono dei mosaici, essendo stati originati da parassiti genetici di
diverse specie di batteri, animali e piante. Attraverso la creazione di
una tale vasta gamma di varietà di vettori promiscui, l’ingegneria
genetica ha effettivamente aperto delle autostrade al trasferimento
genico orizzontale ed alla ricombinazione, mentre precedentemente questi
processi erano strettamente regolati, con accesso ristretto, attraverso
sentieri piccoli e tortuosi. Queste autostrade del trasferimento genico
orizzontale mettono in comunicazione specie di ogni regno e dominio con
popolazioni microbiche di <i>Escherichia coli</i>, attraverso il misto
vassoio universale dell’ingegneria genetica. Attualmente, in nessun
paese, c’è una legislazione atta a prevenire la fuga e/o rilascio
nell’ambiente di vettori artificiali e di costrutti di DNA nudo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Terje Traavik,
Direttore scientifico dell’Istituto di Ecologia Genica dell’Università
di Troms</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">ø
</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">(Norvegia),
fu il primo ad avvertire il suo governo e la comunità internazionale dei
pericoli legati ai costrutti di DNA, che realizzati in maniera crescente
dall’industria biotecnologica vengono scaricati nell’ambiente. Traavik
fu allarmato dal fatto che durante uno dei suoi esperimenti di routine,
insieme ai suoi colleghi, iniettando del DNA nudo di un virus della
poliomielite umana in conigli, come controllo, osservò che il virus
intatto non determinò alcuna infezione, mentre con sua grande sorpresa
il genoma del DNA virale nudo determinò, nei conigli iniettati, un
‘infezione esplosiva.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Pertanto, la
semplice manipolazione di genomi virali nudi usati dall’ingegneria
genetica è di per se un pericolo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Pericoli
derivanti dal trasferimento orizzontale del DNA transgenico<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Siccome
i vettori artificiali ed i costrutti artificiali sono costituiti
prevalentemente da materiale genetico proveniente da virus e batteri che
causano malattie, essi si ricombineranno facilmente con le razze
naturali. In questo processo potrebbero essere create nuove razze più
pericolose. Questo è quanto ci dice anche il buon senso comune.<br />
Quanto la crescita commerciale dell’ingegneria genetica ha contribuito
all’aumento dell’uso di medicine e antibiotici per malattie infettive
nel corso degli ultimi 30 anni? Con l’idea che la risposta potrebbe
essere positiva, Mae Wan Ho e collaboratori avviarono una grande
inchiesta pubblica. Naturalmente, l’ingegneria genetica non era la sola
da accusare; l’abuso e super abuso di antibiotici, la distruzione
ecologica, il deterioramento della sanità pubblica, la malnutrizione, la
povertà, la disintegrazione sociale, l’aumento dei viaggi e dei
trasporti, le guerre, ecc., hanno fatto la loro parte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">L’indagine fu
pubblicata nel 1998 sulla rivista Microbial Ecology in Health and
Disease (Ecologia dei microbi nella salute e malattia), edita da un
ecologista microbiologo dell’Istituto di Karolinska, Stoccolma, Svezia.
Già allora, vi erano ormai rimasti pochi dubbi per i genetisti
microbiologi medici che il trasferimento genico orizzontale e la
ricombinazione sono stati responsabili della creazione di nuovi patogeni
e diffusione della resistenza dei patogeni ad antibiotici e medicine. Si
può affermare che la frequenza e portata del trasferimento genico
orizzontale possono essere aumentati da quando è iniziata l’ingegneria
genetica. La pubblicazione fu inviata a diverse agenzie nazionali ed
internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO:
World Health Organization) e l’Esecutivo della Salute e Sicurezza (HSE:
Health and Safety Executive) del Regno Unito (UK).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">La WHO
inizialmente rispose subito con un categorico no, ma dopo rispose che
l’argomento sollevato era stato preso in considerazione; dopo di ciò, il
più completo silenzio. L’HSE sembrò molto più sensibile e dopo una serie
di scambi epistolari, autorizzarono la loro propria indagine alla
Timms-Wilson e colleghi del Laboratorio di Ecologia e Microbiologia
Molecolare (Molecular Microbial Ecology Laboratory), Istituto di
Virologia e Microbiologia Ambientale di Oxford.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">L’indagine giunse
alle seguenti conclusioni.<br />
“Questo rapporto mostra che, nonostante si riconosce un ruolo al
trasferimento orizzontale nell’evoluzione dei patogeni, è improbabile
che una razza benigna si trasformi in una razza patogena attraverso
l’acquisizione di geni trasferiti orizzontalmente da un MGM
(microrganismo geneticamente modificato)”. In conclusione, il rapporto
raccomanda che l’accertamento dei rischi sarà considerato sulla “base di
caso per caso”, un cliché burocratico nella gestione della biosicurezza,
che effettivamente permette al mondo degli affari (business) di
continuare indisturbato come prima.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">E’ da dire che il
gruppo di Ho non fu il primo a sospettare che l’ingegneria genetica può
inavvertitamente creare nuovi virus e batteri infettivi. I pionieri
dell’ingegneria genetica, verso la metà degli anni 1970’, chiesero una
moratoria - la famosa dichiarazione di Asilomar – precisamente perché si
preoccuparono di questa ovvia possibilità. Sfortunatamente, gli
scienziati cedettero alle pressioni commerciali e la moratoria ebbe vita
breve. Questo argomento non fu mai risolto. Anche se, scoperte
successive hanno fatto crescere di molto la sua rilevanza e specialmente
la persistenza di DNA in tutti gli ambienti, tra cui l’intestino lungo
dell’uomo dopo la morte degli organismi che lo abitano, e la facilità
con cui tutte le cellule, comprese quelle degli esseri umani, assorbono
il DNA estraneo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Creazione
incidentale di virus assassini con l’ingegneria genetica<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">A
gennaio 2001, il sospetto della creazione di virus assassini attraverso
l’ingegneria genetica venne alla luce. Alcuni ricercatori in Australia,
durante un esperimento di ingegneria genetica, apparentemente innocente,
trasformarono incidentalmente il virus innocuo dell’esantema del topo
(mouse-pox virus) in un patogeno che uccideva tutte le sue vittime.
Inoltre, i ricercatori mostrarono uno dei modi in cui questo potrebbe
avvenire: inserendo nel virus un gene codificante per una proteina che
sopprime il sistema immunitario, interleuchina-4. Geni simili a questo
sono presenti nelle colture farmaceutiche esistenti nei campi
sperimentali in Canada, come scoperto da Joe Cummins. Ci sono molte
opportunità per virus benigni, presenti nell’ambiente, di diventare
simili a virus assassini, semplicemente attraverso l’assorbimento dalle
colture farmaceutiche del gene che codifica la proteina che sopprime
l’immunità.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il trasferimento
genico orizzontale insieme alla ricombinazione è una delle principali
strade per generare patogeni (l’altra è la mutazione) e, come già detto,
l’ingegneria genetica non è altro che un’agevolazione al trasferimento
genico orizzontale. E’ come giuocare alla lotteria – dal punto di vista
del patogeno virulento – più biglietti uno compra più aumenta la
probabilità di vincere.<br />
Ma ciò non è tutto, i genetisti hanno intenzionalmente creato super
virus ibridi in laboratorio, durante ricerche di routine, su patogeni
pericolosi e per produrre vaccini. C’è un virus chiamato SHIV, un virus
ibrido tra virus dell’uomo e virus AIDS della scimmia, che uccide in
qualche settimana, usato di routine come virus per combattere e saggiare
i vaccini di AIDS. Molti vaccini AIDS stessi - fatti con geni di
glicoproteine (gp 120) del virus dell’immunodeficienza umana (HIV) –
sono così pericolosi che un gruppo di virologi diretti da Veljko
Veljkovic dell’Istituto di Scienze Nucleari, Belgrado, Yugoslavia, ha
richiesto di bloccare gli esperimenti clinici.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il gene gp 120 è
simile alla regione variabile (V) degli anticorpi dell’immunoglobulina
umana che lega gli antigeni estranei e può perciò interferire con la
risposta all’immunità. Il gene gp 120, inoltre, ha speciali “punti caldi
per la ricombinazione” (recombination hotspots) siti in zone del DNA
particolarmente incline alla ricombinazione. Questi siti sono simili a
quelli presenti nelle immunoglobuline umane come in quelle di molti
virus e batteri, e quindi possono facilmente essere ingaggiati nel
trasferimento genico orizzontale e ricombinazione per creare nuovi e
pericolosi patogeni.<br />
La società ProdiGene, recentemente querelata per aver contaminato
colture alimentari con colture farmaceutiche ingegnerizzate al fine di
produrre vaccini e medicine, ha inserito il gp 120 nelle piante di mais.
Veljko Veljkovic e Mae Wan Ho dichiararono al giornale AID Science che
questo modo di fare equivale alla messa in circolazione di una lenta e
sottile arma biologica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">La maggior parte
dei patogeni mortali prodotti dall’ingegneria genetica saranno creati e
liberati nell’ambiente quando nessuno se l’aspetta. Ecco perché notevoli
quantità di DNA transgenico, con geni virali e batterici, ricchi di
novità e combinazioni innaturali con geni di altri organismi, sono di
routine liberate nell’ambiente dalle attrezzature usate come contenitori
dei residui di DNA transgenico, ancora con il presupposto, pienamente
screditato, che il DNA una volta scaricato nell’ambiente si disintegra
subito. Il DNA transgenico è anche rilasciato deliberatamente
nell’ambiente con le colture GM (geneticamente modificate) che generano
polline, polvere e avanzi; tra le colture GM ci sono quelle
ingegnerizzate con materiali genetici che producono medicine e vaccini.<br />
I genetisti microbiologi possono allevare e identificare meno dell’uno
percento di tutti i batteri presenti nell’ambiente. Le possibilità di
creare nuovi patogeni attraverso il trasferimento genico orizzontale e
la ricombinazione del DNA transgenico sono infinite.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il DNA
transgenico ed il cancro<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Mae Wan
Ho parlando di cancro ha affermato che esso può essere generato
dall’integrazione di geni estranei - inseriti nei costrutti – nel genoma
delle cellule attraverso la terapia genica.<br />
La terapia genica è semplicemente la “modificazione genetica” di cellule
umane, usando costrutti molto simili a quelli usati nella modificazione
genetica di animali e piante. La cosa allarmante su i casi di cancro in
Francia è che sono stati ottenuti pochi (9 in tutto) successi, dopo 14
anni di prove cliniche e ricerche in terapia genica in Europa e negli
Stati Uniti. I pazienti furono trattati con una procedura disegnata
apposta per minimizzare i rischi di cancro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Invece di esporre
i pazienti umani direttamente al costrutto contenente il gene estraneo
(transgenico), furono prelevate dal midollo spinale del paziente alcune
cellule e furono trasformate, fuori dal corpo del paziente, usando un
vettore ottenuto da un retrovirus (originatosi da RNA) contenente il
costrutto transgenico. Tra tutte le cellule trasformate si scelsero
quelle desiderate e si rimisero nel paziente. La domanda rimasta senza
risposta, anzi la domanda mai posta durante l’inchiesta che ne seguì, è
se il costrutto transgenico si mosse di nuovo, dopo che le cellule
furono ritrapiantate nel paziente. La caratterizzazione molecolare non
fu eseguita sino a quando non accadde la prima tragedia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Nel primo
paziente, il vettore retrovirale che conteneva i geni estranei erano
saltati in un gene, LM02, la cui super-espressione condusse alla
proliferazione incontrollata dei globuli bianchi, contenenti questa
aberrazione, che è responsabile della leucemia. Venne fuori che il
vettore retrovirale si era integrato nello stesso gene nel secondo
paziente per sviluppare la leucemia. Da allora, una simile terapia è
stata identificata in un terzo bambino che almeno dopo poco tempo non
mostrava ancora segnali di leucemia. Il 10 febbraio del 2003, i membri
dell’Istituto Nazionale della Salute (NIH: National Institute of Health)
degli Stati Uniti, e quelli del Comitato Consultivo sul DNA Ricombinante
(RAC: Recombinant DNA Advisory Committee) si incontrarono e decisero di
raccomandare che questo particolare tipo di terapia genica dovrebbe
essere applicata solo se i pazienti non rispondono ad altri trattamenti,
come al convenzionale trapianto di midollo spinale prelevato da donatori
compatibili. Essi, comunque, omisero di dire che altri vettori
comportano lo stesso rischio, tralasciando il fatto che tutto il DNA
transgenico comporta gli stessi rischi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">I pericoli del
trasferimento genico orizzontale provocati dall’ingegneria genetica sono
riassunti nel Riquadro 3. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Riquadro 3</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Pericoli
potenziali del trasferimento genico orizzontale causato dall’ingegneria
genetica</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Generazione di
nuovi virus, attraverso incroci tra specie diverse, che causano
malattie.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Generazione di
nuovi batteri che causano malattie.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Diffusione di
geni per la resistenza a medicine ed antibiotici tra patogeni virali e
batterici, rendendo incurabili le infezioni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- L’inserzione dei
costrutti a caso nei genomi delle cellule producono effetti dannosi,
cancro incluso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Riattivazione e
ricombinazione con virus dormienti (presenti in tutti i genomi) può
generare virus infettivi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Diffusione di
nuovi geni pericolosi e costrutti di geni mai esistiti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Moltiplicazione
di impatti ecologici dovuti a tutti i fattori su elencati.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il DNA
transgenico non è uguale al DNA naturale<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">I
fautori dell’ingegneria genetica amano rassicurare il pubblico
affermando che il DNA è DNA, non importa come si fa o si ottiene. Essi
dicono, abbiamo mangiato una quantità di DNA con i nostri cibi e non
siamo mai diventati cavoli o mucche. Quindi, perché dovremmo
preoccuparci del DNA transgenico?<br />
E’ stato già spiegato perché dovremmo preoccuparci del DNA transgenico
(vedi Riquadro 3). E’ bene notare che il DNA transgenico oltre ad essere
fatto prevalentemente da geni di virus e batteri che causano malattie,
questi geni sono messi insieme in combinazioni che non sono mai esistite
in miliardi d’anni d’evoluzione. <br />
Per vedere quanto è diverso il DNA transgenico da quello naturale è
necessario conoscere la sua struttura di base.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">I geni non vengono
mai trasferiti da soli. Essi svengono trasferiti in unità detti
costrutti, noti come <i>cassette di espressione di geni</i>. Ciascun
gene deve essere accompagnato da uno speciale pezzo regolatore di
materiale genetico, il <i>promotore</i>, che segnala alla cellula di
accendere il gene, cioè, di agganciare i fattori della trascrizione e
l’RNA polimerasi che trascrive la sequenza del DNA del gene in RNA.
All’altro estremo del gene ci deve essere un altro segnale, un <i>
terminatore</i>, per fermare la trascrizione e far si che quanto è stato
trascritto possa essere ulteriormente processato e tradotto in proteina.
La più semplice cassetta di espressione è simile a questa: Generalmente,
ciascun pezzo del costrutto (promotore, gene, terminatore) deriva da una
fonte diversa. Il gene stesso può anche essere composto da pezzi di
diversa origine. Diverse cassette sono, frequentemente, legate in serie
o “accatastate” nel costrutto finale. Almeno una delle cassette di
espressione sarà quella con il gene marcatore per la resistenza
all’antibiotico, che consente alle cellule, che hanno introdotto il
costrutto estraneo, di essere scelte con l’uso di antibiotici, che
spesso restano nell’organismo transgenico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">I blocchi di
materiale genetico del costrutto, sopra disegnato, di diversa origine,
sono legati da semplici linee per indicare la potenziale debolezza dei
legami che tengono uniti i materiali genetici. Tali costrutti
artificiali sono noti per essere strutturalmente instabili, rispetto al
DNA naturale, tendendo a rompersi ed a riarrangiarsi, tanto che
l’instabilità dei vettori artificiali meriterebbe una trattazione a
parte. L‘instabilità strutturale aumenta il trasferimento genico
orizzontale e la ricombinazione. Inoltre, certi tipi di costrutti
transgenici sono extra-instabili, quindi particolarmente inclini al
trasferimento genico orizzontale e ricombinazione con tutti i rischi
annessi e connessi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il promotore
CaMV 35S<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il
virus del mosaico del cavolfiore (CaMV) infetta piante della famiglia
dei cavoli. Uno dei suoi promotori, il promotore 35S, è stato ampiamente
usato in colture GM sin dall’inizio dell’ingegneria genetica, prima che
venissero alla luce alcuni suoi caratteri preoccupanti. Il più serio di
questi è che il promotore 35S sembra avere un “punto caldo per la
ricombinazione” (recombination hotspot), per cui esso tende a
ricombinare con altro DNA, benché ciò apparve evidente, definitivamente,
solo molto più tardi.<br />
Sin dall’inizio degli anni 1990, sono sorti maggiori dubbi a proposito
della sicurezza di geni virali che erano stati incorporati nelle piante
GM per renderle resistenti agli attacchi da virus. Molti dei geni virali
tendono a ricombinare con altri virus per generare nuove ed a volte
super infezioni da virus. Joe Cummins, Professore Emerito all’Università
del Western Ontario, Canada, nel 1994, fu per lo più una voce solitaria
nel fare delle osservazioni sul promotore CaMV 35S.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Promotore Gene
Terminatore<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Nel
1999, l’evidenza definitiva sul punto caldo alla ricombinazione del
promotore CaMV 35S venne fornita da due lavori pubblicati
indipendentemente da due gruppi di ricercatori. E’ abbastanza singolare
il fatto che Mae Wan Ho e collaboratori incapparono in uno dei due
lavori consultando la bibliografia in internet sotto la voce
“instabilità transgenica”.<br />
Ciò spinse il gruppo di Ho a fare un’analisi critica sulla sicurezza che
comporta questo ed altri risultati relativi al promotore CaMV 35S, al
fine di avviare un dibattito tra scienziati o almeno così pensavano. Il
gruppo mise in evidenza che il punto caldo alla ricombinazione del
promotore CaMV 35S è affiancato da diversi elementi, noti per essere
coinvolti nella ricombinazione, praticamente simili ad altri punti caldi
alla ricombinazione, ivi inclusi gli estremi del vettore del DNA di <i>
Agrobacterium tumafaciens</i>, frequentemente usato per ottenere piante
transgeniche. Il sospettato meccanismo della ricombinazione – rottura
della doppia elica di DNA e successiva riparazione – richiede qualche o
nessuna sequenza omologa di DNA, tanto che la ricombinazione tra
transgeni virali e virus infettivi è stata ampiamente dimostrata.
Inoltre, il promotore funziona con efficienza in tutte le piante, alghe
verdi, lieviti ed <i>Escherichia coli</i>. Il promotore ha una struttura
modulare, con parti comuni a, ed interscambiabili con, promotori di
molti altri virus di piante e animali.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Queste scoperte
suggeriscono che i costrutti transgenici con il promotore CaMV 35S
dovrebbero essere particolarmente instabili ed inclini al trasferimento
genico ed alla ricombinazione, con tutti i rischi che ne conseguono:
mutazioni geniche dovute a inserzioni casuali, cancro, riattivazione di
virus dormienti e generazione di nuovi virus. Queste considerazioni
furono particolarmente rilevanti alla luce del rapporto di Ewen e
Pusztai, pubblicato sulla rivista <i>The Lancet</i>, nel quale si
evidenziava che certe patate transgeniche contenenti il promotore CaMV
35S possono essere nocive per i ratti. Gli autori suggerirono che una
parte significativa degli effetti potrebbe essere dovuta “al costrutto o
alla trasformazione genetica (o a entrambi)”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Conseguentemente,
Il gruppo di Ho chiese l’immediato ritiro di tutte le colture GM
contenenti il promotore CaMV 35S.<br />
Quando, finalmente, il lavoro del gruppo di Ho fu accettato per la
pubblicazione, la rivista, Ecologia di Microbiologia per la Salute e la
Malattia (Microbial Ecology in Health and Disease), venne fuori con un
articolo pubblicato sul proprio website intitolato un “argomento caldo”.
Nel giro di un giorno, qualcuno di nome Klaus Amman organizzò almeno
nove critiche che rimbalzarono in internet, andando dall’abusivo e
condiscendente al relativamente moderato. Dopo si apprese che Klaus
Amman è una figura chiave nello stabilire (o insidiare) gli standards
della sicurezza a livello internazionale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Amman è Direttore
dell’orto botanico dell’Università di Bern, Svizzera. Amman, insieme a
John Beringer, Julian Kinderlerer, Alan McHughen and Mark Tepfer (autore
di una delle critiche), formò la Società Internazionale per la
Biosicurezza della Ricerca, di cui cura la rivista <i>La Ricerca per la
Biosicurezza Ambientale </i>(<i>Environmental Biosafety Resaerch</i>).
Egli inoltre siede nel Comitato Direttivo dei seguenti gruppi: La
Fondazione per la Scienza Europea; Accertamento degli Impatti delle
Piante Geneticamente Modificate (AIGM); Gensuisse; Gruppo per la
Promozione di MG, fondato dall’industria farmaceutica Interfarma e
Internutrition; Gruppo per la promozione dei cibi GM, il cui gruppo di
lavoro è formato da rappresentati dell’industria alimentare, come
Nestlè, Monsanto, Hoffmann La Roche, DuPont e Syngenta.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Amman è anche
co-editore del website la Bio-Sfera Francofirte-Berna (Bio-Scope
Frankfurt-Bern), sostenuto da Europabio, un gruppo industriale per MG.
Amman con CS Prakash e altri firmò una “lettera aperta alla Commissione
per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite” (aprile 2000). La
lettera avvertiva la Commissione contro la “necessità di una super
regolazione” delle MG e che “un’aderenza molto stretta alle regole di
precauzione potrebbe significare una vera minaccia per l’ambiente e le
popolazioni di esseri umani intorno al mondo”. Ovviamente, detta lettera
era destinata ad essere contro il Protocollo sulla Biosicurezza di
Cartagena che fu finalmente accettata in gennaio del 2000, dopo una
lunga e difficile negoziazione avviata almeno nel 1995. In effetti, la
proposta per un protocollo internazionale sulla biosicurezza, per
regolare l’ingegneria genetica, fu presentata per la prima volta dalla
Malesia alla Convenzione sulla Diversità Biologica delle Nazioni Unite,
intorno al 1990. Il principio di precauzione è custodito gelosamente,
come una reliquia, nella Protocollo sulla Biosicurezza di Cartagena, che
dopo (4 marzo 2003) fu siglato da 45 Paesi, ivi inclusa l’Unione
Europea; benché non siano diminuiti i tentativi di scalzarlo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Amman, inoltre, è
editore di una lista elettronica fortemente pro-MG e da allora è stato
accusato di svolgere un ruolo di leader, insieme a CS Prakash, nel
mobilizzare gli attacchi sul lavoro di David Quist and Ignacio Chapela,
pubblicato su <i>Nature </i>e riguardante la contaminazione transgenica
di razze locali di mais.<br />
Per quanto riguarda gli attacchi mossi contro il lavoro del gruppo di Ho
sul CaMV, curiosamente, la critica più moderata fu quella della
Monsanto, mentre la più violenta fu quella di Paul Christou, il leader
di una delle tematiche di ricerca al JIC (John Innes Centre) che aveva
fornito l’evidenza molecolare del punto caldo della ricombinazione, ma
aveva sbagliato nel tirare le conclusioni, quelle che al gruppo di Ho
sembrarono le più ovvie.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il gruppo di Ho
rispose a tutte le critiche in un lavoro che fu fatto circolare in
internet, e successivamente pubblicato in una rivista scientifica. Ad
oggi, nessuno ha reagito alle loro risposte.<br />
Sfortunatamente, le osservazioni più oltraggiose e violente furono
inserite in un pezzo “analysis” scritto da un editore di <i>Nature
Biotechnology </i>con il titolo “Business and regulatory new” (Nuovi
affari e regolatori) pubblicato in gennaio 2000. Quella ”analysis”
mescolando opinioni con “sentito dire” conteneva diffamazioni e calunnie
tali che convinsero la rivista a dare, giustamente, al gruppo di Ho la
possibilità di rispondere. Con grande ritardo e disinvoltura l’ufficio
di <i>Nature biotechnology </i>prese in considerazione le e-mails di Mae
Wan Ho. La risposta fu finalmente pubblicata diversi mesi più tardi, cui
seguì, tuttavia, un altro attacco, ma questa volta, <i>Nature
biotechnolgy </i>si rifiutò di dare al gruppo di Ho la possibilità di
replicare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Tutte le critiche
scientifiche sostanziali apparvero finalmente in un lavoro pubblicato in
una rivista nella quale apparve anche il lavoro originale del gruppo di
Ho. Roger Hull, del JIC, fu il primo autore e Phil Dale, un membro della
ACNFP, il terzo autore. Le loro principali critiche scientifiche
sbollirono nelle seguenti.<br />
Primo, la gente ha mangiato virus di cavoli e cavolfiori infetti per
anni senza subire danni, perciò perché dovremmo preoccuparci del
promotore CaMV 35S? Secondo, le piante sono già cariche di sequenze di
pararetrovirus, non diversi da CaMV, perciò perché ci dovrebbero essere
dei rischi?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il gruppo di Ho
confutò tutte le critiche in un lavoro, più lungo dell’originale,
pubblicato subito dopo nella stessa rivista, dove mise in evidenza, tra
le altre cose, che la gente non ha mangiato il promotore CaMV 35S
strappato dal suo contesto genetico evolutivo naturale ed inserito nel
DNA transgenico.<br />
Il fatto che le piante sono “cariche” di sequenze di pararetrovirus
simili al CaMV ed altri potenziali elementi mobili può solo peggiorare
le cose. I pararetrovirus sono virus che usano la trascriptasi inversa,
ma per la replicazione non dipendono dall’integrazione nel genoma
dell’ospite.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">I pararetrovirus
includono una famiglia che contiene i patogeni umani, il virus
dell’epatite B. E’ importante sapere che il promotore CaMV 35S potrebbe
attivare i virus dormienti come quello dell’epatite B, che come sappiamo
si integrò, nel corso dell’evoluzione, in alcuni genomi umani e sembra
essere associato alla malattia.<br />
Tutti o quasi tutti gli elementi integrati nei genomi nel corso
dell’evoluzione dovrebbero essere stati “addomesticati” e quindi non
sono più mobili. Ma l’integrazione dei costrutti transgenici contenenti
il promotore 35S può mobilizzare detti elementi. Elementi che a loro
volta possono fornire funzioni di aiuto per destabilizzare il DNA
transgenico e funzionare da substrati per la ricombinazione e per
generare più elementi esotici invasivi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Da allora è emersa
l’evidenza che l’integrazione di geni estranei in genomi associati alle
modificazioni genetiche di <i>Arabidopsis </i>possono davvero attivare
trasposoni e sequenze provirali, conducenti alla destabilizzazione del
genoma. Perciò, il gruppo di Ho non era lontano dalla verità.<br />
A Roger Hull gli fu chiesto da un gruppo locale chiamato “Cittadini
Interessati di Wivenhoe” di rispondere al gruppo di Ho. <br />
Hull inizialmente promise che avrebbe risposto, ma dopo un lungo
ritardo, scrisse dicendo che ne aveva discusso con il Direttore dello
JIC e decise di non rispondere, ma di “redigere un documento istruttivo
rivolto a decisionisti e opinionisti”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Nel corso del
dibattito con i critici, il gruppo di Ho trovò persino prove più
schiaccianti.<br />
Emerse che benché il CaMV infetta solo le piante e la famiglia dei
cavoli, il suo promotore 35S è promiscuamente attivo in tutte le specie
viventi, non solo batteri, alghe, funghi e piante, ma anche animali e
cellule umane, così come apparve in un lavoro scientifico datato 1990. I
genetisti che avevano incorporato il promotore CaMV 35S praticamente in
tutte le colture GM ora commercializzate sembrano ignorare tutto ciò e,
comunque, ancora oggi non lo ammettono </span>
<span lang="EN-GB" style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">
pubblicamente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">ACRE (Advisory
Committee on Releases to the Environment) non ha scuse per l’omissione
di detta informazione nel suo ultimo Rapporto, poiché su questo Mae Wan
Ho ha, più volte, richiamato l’attenzione, sia per iscritto sia
oralmente, a diversi incontri aperti al pubblico. Al di là delle
scenate, comunque, il promotore CaMV 35S è stato silenziosamente
ritirato. Esso non appare più nella maggior parte della produzione di
colture GM.<br />
La recente evidenza relativa alla contaminazione transgenica di razze
locali di mais messicano suggerisce che le previsioni del gruppo di Ho
riguardanti il promotore CaMV 35S siano state accettate.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Perché il DNA
transgenico è più predisposto al trasferimento orizzontale<br />
</span></b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il DNA
transgenico è diverso dal DNA naturale per molti aspetti, i quali
contribuiscono tutti ad aumentare la predisposizione al trasferimento
orizzontale in genomi di organismi non imparentati, nei quali il DNA
transgenico può ricombinarsi anche con nuovi geni (Riquadro 4).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Riquadro 4</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<b><span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Maggiore
probabilità alla diffusione orizzontale del DNA transgenico</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Il DNA
transgenico è stato progettato per saltare nei genomi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- I costrutti
genici innaturali tendono ad essere strutturalmente instabili e quindi
si rompono e si legano o si ricombinano con altri geni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- I meccanismi che
permettono ai costrutti di geni estranei di saltare nei genomi
consentono loro di saltare di nuovo fuori e di reinsirirsi in un altro
sito o in un altro genoma. Per esempio, l’enzima integrasi, che
catalizza l’inserzione del DNA virale nel genoma ospite, funziona anche
come disintegrasi, catalizzando la reazione inversa. Queste integrasi
appartengono ad una superfamiglia di enzimi simili, presenti in tutti i
genomi, dai virus e batteri alle piante superiori ed animali. Le
ricombinasi ed i trasposoni sono simili.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Le estremità dei
più comuni vettori usati per piante transgeniche, il T-DNA dell’<i>Agrobacterium</i>,
sono dei punti caldi per la ricombinazione (siti che finiscono per
rompersi e rilegarsi). Inoltre, un punto caldo per la ricombinazione è
associato anche al promotore del virus del mosaico del cavolfiore (CaMV)
ed a molti terminatori, il che significa che tutto o parti del DNA
integrato avrà o avranno una aumentata inclinazione ad un trasferimento
genico orizzontale secondario ed alla ricombinazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Una recente
evidenza indica che i costrutti di geni estranei tendono ad integrarsi
nei genomi in corrispondenza dei punti caldi alla ricombinazione, che di
nuovo tenderebbe ad aumentare i cambiamenti del DNA transgenico
disintegrandosi e trasferendosi orizzontalmente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Il DNA
transgenico spesso ha altri segnali genetici, tali come origini di
replicazione lasciati dai vettori plasmidi. Anche questi sono punti
caldi di ricombinazione e inoltre possono permettere al DNA transgenico
di essere replicato indipendentemente come plasmidio, cioè pronto per
essere trasferito orizzontalmente tra i batteri.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Lo stress
metabolico sugli organismi ospiti dovuto alla continua super espressione
dei geni estranei legati a promotori aggressivi, come il CaMV 35S,
aumenteranno anche l’instabilità del DNA transgenico, facilitando quindi
il trasferimento genico orizzontale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">- Il DNA
transgenico è tipicamente un mosaico di sequenze di DNA provenienti da
molte specie diverse e loro parassiti genetici; queste omologie indicano
che il DNA transgenico sarà più incline a ricombinarsi con, e trasfersi
con successo verso, genomi di molte specie con la stessa efficacia dei
loro parassiti genetici. Generalmente, la ricombinazione tra omologhi si
verifica con una frequenza che è di mille o un milione di volte
superiore a quella con cui si verifica la ricombinazione tra non
omologhi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Per
approfondimenti si consiglia la lettura del libro “<b>Living with the
Fluid Genome</b>” di Mae Wan Ho, pubblicato nel 2003 da “The Institute
of Science in Society” PO Box 32097 London NW1 OXR, UK and The Third
World Network 121-S Jalan Utama 10450 Penang, Malaysia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Mae Wan Ho è
Direttrice del “The Institute of Science in Society” PO Box 32097 London
NW1 OXR, UK, ed è Editore della prestigiosa rivista trimestrale “Science
in Society”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10.0pt;">Il libro “<b>Living
with the Fluid Genome</b>” è una grazia divina, in quanto contiene
verità che ci aiutano a comprendere quanto sia pericolosa l’ingegneria
genetica e quindi quanto sia fondamentale che i nostri governanti siano
adeguatamente informati al fine di promulgare leggi atte ad evitare che
il flagello dell’ingegneria genetica, cioè il trasferimento genico
orizzontale, crei problemi di sopravvivenza, tra l’altro irreversibili,
alla specie umana ed a tutta la biosfera.</span></div>
<img alt="" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" style="cursor: pointer; float: left; height: 60px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 60px;" /></div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-83015662814602426422013-11-23T15:36:00.000+01:002013-11-23T15:36:05.674+01:00 La paura della febbre danneggia i nostri figli?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="asset-body">
<strong><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" style="float: left; height: 60px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 60px;" />Di Edda Ovest</strong><br />
Parliamo di uno dei più diffusi paradigmi nel mondo della salute. Non
c’è niente di più profondamente radicato della paura alla base della
convinzione che senza vaccinazioni siamo condannati ad essere attaccati
da una miriade di malattie mortali. Nell’ombra di questa convinzione, la
“paura della febbre” ci obbliga a sopprimere la febbre ogni volta che
sorge, assicurando così la nostra prigionia al monopolio della medicina,
orientato alla malattia. L’impero medico/farmaceutico ci fustiga con
queste tattiche, imprimendo la paura nella psiche collettiva, lo
strumento preferito con cui si dominano le masse per farci incamminare
lungo il pendio scivoloso verso la distruzione della salute e la
dipendenza dal farmaco.<br />
<img alt="hotpotato.tif" border="0" height="400" src="http://www.laleva.org/it/img/hotpotato.tif" style="float: left; margin-bottom: 10px; margin-right: 10px;" title="hotpotato.tif" width="299" /><br />
Vaccinazioni e soppressori della febbre, insieme all’uso eccessivo di
antibiotici e l’esposizione a contaminanti chimici nell’ambiente, sono
alla base del declino della vitalità e della salute dei bambini, che si
manifesta su larga scala con la disattivazione della funzione
immunitaria e neurologica, e con un’ondata di malattie croniche in molti
segmenti della società odierna. I bambini, in particolare, sono stati
colpiti duramente in quanto sono i componenti più vulnerabili di questa
società. Emergono ora nuove prove sul fatto che i farmaci soppressori
della febbre potrebbero essere un altro fattore che contribuisce
all’epidemia esplosiva di disturbi dello sviluppo neurologico, come
l’autismo.<br />
</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="asset-more" id="more">
Come amorevoli genitori, noi vogliamo naturalmente
aiutare i nostri figli affinché si sentano meglio quando le febbri,
inevitabili influenze, raffreddori e malattie varie sorgono durante
l’infanzia. Molti ricorreranno a comuni farmaci da banco per eliminare
la febbre e alleviare i sintomi, nella convinzione che questi prodotti
siano affidabili, efficaci e sicuri. Ma qual è il vero grado di
sicurezza? E quali sono i rischi quando la febbre viene soppressa e i
sintomi mascherati? La febbre ha forse una funzione fondamentale nella
lotta della malattia che abbiamo perso di vista?<br />
Vi è un’abbondanza di prove scientifiche a sostenere che la febbre
porti benefici nella lotta contro infiammazioni virali e batteriche e
che abbia un ruolo importante nel processo di guarigione. <b>La febbre
aumenta il tasso di sopravvivenza durante le malattie infettive</b>. Questa è
un’informazione di base che non ha ancora raggiunto la maggioranza
delle persone. Rimangono disinformate e fuorviate dalla propaganda
farmaceutica e dai medici che ancora sostengono spudoratamente l’uso di
farmaci antipiretici al primo segno di una febbre. Il mito che le febbri
non curate porteranno a convulsioni e danni al cervello si protrae fino
alla nausea.<br />
<br />
<strong>La febbre è calunniata, fraintesa e vista come nemico da
temere, piuttosto che un alleato che segnala al sistema immunitario di
prepararsi per l’azione</strong>.<br />
L’aspirina una volta era comunemente usata per sopprimere la febbre,
fino a quando non è stata collegata alla sindrome di Reye quando
somministrata ai bambini con infezioni virali come l’influenza e la
varicella. La sindrome di Reye è una malattia spesso mortale che
colpisce il cervello e il fegato, un’importante ragione per la quale i
medici sono passati all’acetaminofene (o paracetamolo), che ora sappiamo
essere la causa principale dell’insufficienza epatica. Insomma, un
disastro dopo l’altro!<br />
<br />
L’acetaminofene è un ingrediente talmente comune usato sia nei
farmaci da banco che nei farmaci da prescrizione, che molte persone
possono non essere a conoscenza della sua presenza. E’ contenuto in
molti farmaci comuni per la febbre, dolori, raffreddore e influenza.
Health Canada, l’agenzia per la salute canadese avverte che l’uso
eccessivo di questi farmaci da banco può portare a grave tossicità
epatica e morte.<br />
<br />
<strong>“I genitori devono essere particolarmente cauti quando somministrano ai bambini prodotti contenenti acetaminofene</strong>.
Ad esempio, il genitore di un bambino con una malattia
simil-influenzale può utilizzare un prodotto per curare la febbre del
bambino e un altro per il trattamento del naso che cola, senza rendersi
conto che entrambi i prodotti contengono gli stessi ingredienti. Un
articolo pubblicato di recente ha identificato l’overdose di
acetaminofene come la causa numero uno di insufficienza epatica acuta
negli Stati Uniti, e la maggior parte di questi sovradosaggi erano non
intenzionali. Spesso, diversi preparati della stessa marca (ad esempio,
Tylenol Pain e Tylenol Sinus) o farmaci diversi per gli stessi sintomi
(ad esempio Tylenol Cold, Neo-Citran e Sinutab) si trovano comunemente
in casa e, quando usati insieme, possono portare ad un overdose”. (1)<br />
<br />
<b>E’ importante capire che la febbre non è una malattia, ma piuttosto
un sintomo di una malattia.</b> Controversie che circondano la gestione
della febbre causano enorme ansia nei genitori, si traducono spesso in
una reazione istintiva, avendo paura tentano di sconfiggere la febbre
con i farmaci. Finché rimaniamo prigionieri del mito medico che dice che
la natura ha fatto un errore nel causare la febbre, i nostri figli
saranno messi a rischio. Vi è l’urgenza di riesaminare i principi di
base sulla natura della febbre e il suo ruolo evolutivo nella
sopravvivenza della specie umana.<br />
<br />
<strong>Febbri alte durante alcune malattie come il morbillo e la rosolia, sono necessarie per espellere il virus</strong>.
In uno studio clinico su 56 bambini durante un’epidemia di morbillo in
Ghana, in Africa nel 1967, era una pratica standard trattare tutti i
casi di morbillo con sedativi, antipiretici come l’aspirina e Tylenol,
sedativi della tosse, e se necessario anche con antibiotici. Nella prima
metà dell’epidemia, il 35% dei bambini sono morti. Ma i medici curanti
hanno osservato che i bambini che sono sopravvissuti erano quelli che
avevano avuto febbri più elevate e eruzioni cutanee più gravi di quelli
che sono morti. Anche se all’inizio della malattia quelli che sono morti
sembravano star meno male di quelli sopravvissuti, presero poi la
polmonite e morirono.<br />
In una conferenza sui rischi dei vaccini nel 2000, il dottor Philip
Incao ha citato questo studio come un esempio sul ruolo vitale della
febbre. “I medici cominciarono a pensare che le febbri elevate e le
eruzioni cutanee avevano aiutato l’organismo ad eliminare il virus del
morbillo dal corpo e quindi maggiore sopravvivenza. E così a metà di
questa epidemia di morbillo, i medici hanno rivisto il loro trattamento
non somministrando sedativi, aspirina o Tylenol, né soppressori della
tosse, ma soltanto antibiotici, antimalarici e trasfusioni di sangue in
caso di necessità. In questo gruppo, anch’esso di 56 bambini, solo il 7%
è morto, contro il 35% del primo gruppo. Questa è una dimostrazione
drammatica, ma ce ne sono molte altre, che danno vitale importanza al
principio fondamentale che è pericoloso sopprimere una reazione
infiammatoria”.<br />
<br />
“<strong><em>Ippocrate lo riconobbe più di duemila anni fa. In ogni
malattia infiammatoria infettiva, ciò che viene scaricato dal corpo può
essere spaventoso a vedersi, ma non è quello che ci uccide. Ciò che può
ucciderci proviene dagli effetti tossici di quello che rimane
all’interno del corpo e non viene espulso</em></strong>”.<br />
<br />
“Quello che ho letto in questo studio venti anni fa conferma quello
che ho vissuto nella mia pratica, cioè che <b>i bambini che hanno prodotto
febbri più elevate, forti eruzioni cutanee e abbondanti escrezioni di
muco e pus, sono sani e più robusti e hanno sistemi immunitari più forti
rispetto ai bambini che hanno prodotto questi sintomi con una minore
intensità</b>. Nella mia pratica, questi bambini robusti che hanno
vigorosamente esternato e curato le loro infezioni spontaneamente,
spesso senza antibiotici, nella loro vita hanno avuto poco o niente a
che fare con antibiotici, antipiretici o vaccinazioni. Invece gli altri
bambini che hanno avuto tutte le vaccinazioni, un sacco di antipiretici e
antibiotici - quelli che hanno avuto trattamenti medici che sopprimono e
interiorizzano - questi bambini non hanno mai avuto una febbre alta. E
proprio questi bambini sono quelli che hanno più probabilità di avere
allergie e problemi autoimmuni”. (2)<br />
<br />
La diffusa convinzione che la febbre sia pericolosa e deve essere
soppressa, non tiene conto delle prove scientifiche che dimostrano il
suo ruolo benefico nelle malattie infiammatorie. Il sistema immunitario
dipende dal ruolo fondamentale della febbre per svolgere una miriade di
compiti attrezzandosi a combattere le infezioni. Una ricercatrice
neozelandese, Hilary Butler ha messo insieme un impressionante elenco di
citazioni tratte dalla letteratura medica per dimostrare questo punto.
Siamo grati per il suo lavoro, e includiamo queste citazioni come
addendum a questo articolo.<br />
<br />
“<b>I medici fanno un pessimo servizio per voi e il vostro bambino
quando prescrivono farmaci per ridurre la febbre</b>” dice il Dott. Robert
Mendelsohn, pediatra e autore di “Come crescere un bambino sano,
nonostante il medico”. <b><u>“La fobia della febbre è una malattia dei
pediatri, non dei genitori,</u></b> e nella misura in cui i genitori sono
vittime di essa, i medici sono in difetto.” Ai genitori viene fatto
credere che la temperatura del loro bambino continuerà ad aumentare a
meno che non vengano prese misure per controllarla. “Non vi dicono che
ridurre la sua temperatura non aiuterà il bambino a guarire, o che il
suo corpo ha un meccanismo interno, non completamente spiegato, che
impedisce alla temperatura indotta dall’infezione di raggiungere i 106°
F” (41° C). (3)<br />
Mendelsohn sottolinea che “solo in caso di colpo di calore,
avvelenamento o altre febbri da cause esterne, questo meccanismo
corporeo viene sopraffatto e reso inefficace”. Questo è vero anche nei
casi di reazioni ai farmaci e di overdose.<br />
“<em>Febbre: Difesa del tuo corpo contro le malattie</em>” è il
titolo del capitolo 7 nel libro del Dr. Mendeloshn, che senza dubbio è
una delle migliori linee guida mai scritte per i genitori alla ricerca
di un’equilibrata e precisa prospettiva del ruolo benefico e protettivo
della febbre nei bambini. Egli condanna la pratica inutile e pericolosa
di soppressione della febbre attraverso i medicinali. “<b>Se il tuo bambino
contrae un’infezione, la febbre che la accompagna è una benedizione,
non è niente di male. Il rilascio spontaneo di pirogeni porta la
temperatura corporea a salire, innescando il meccanismo di difesa
naturale necessario per combattere la malattia. La presenza di febbre
indica che i meccanismi di riparazione del corpo sono entrati in
funzione. E’ qualcosa per cui gioire, nulla da temere</b>”. (3)<br />
<br />
Mendelsohn controbatte il mito che la febbre alta provochi
convulsioni. “Molti genitori hanno paura della febbre, perché hanno
assistito ad una crisi convulsiva e credono che se ne potrebbe
verificare una nel loro bambino se si permettesse alla sua temperatura
di salire troppo. La febbre alta non causa convulsioni. Possono
raramente verificarsi quando la temperatura aumenta in modo estremamente
rapido. Si stima che solo il 4 per cento dei bambini con febbre alta
sia soggetto a convulsioni. Per giunta non vi è alcuna prova che le
convulsioni causino postumi gravi”. (3)<br />
<br />
“Le febbri prodotte da infezioni virali o batteriche non causano
danni al cervello o danni fisici permanenti. La febbre è un sintomo
comune nei bambini e non è segnale di malattia grave, a meno che non sia
associata a cambiamenti importanti dell’aspetto, del comportamento o
altri sintomi quali difficoltà respiratorie, estrema stanchezza o
perdita di coscienza. L’intensità della febbre non è una misura della
gravità di una malattia”. (3)<br />
<br />
Numerosi studi hanno dimostrato che la febbre aumenta la risposta
immunitaria stimolando la mobilità e l’attività dei globuli bianchi
detti leucociti, che disattivano batteri e virus e rimuovono le cellule
danneggiate. La febbre innesca una sequenza complessa di attività
immunitarie. Le proprietà antivirali e antibatteriche dell’interferone
aumentano in presenza di febbre. Con l’aumento della temperatura, il
ferro viene rimosso dal sangue e immagazzinato nel fegato, ostacolando
ulteriormente il moltiplicarsi dei batteri. Studi su febbri indotte
artificialmente negli animali da laboratorio, affetti da malattia, hanno
dimostrato che temperature elevate favoriscono la sopravvivenza, mentre
le temperature abbassate aumentano il tasso di mortalità. (4)<br />
<br />
Vi è tuttavia un’eccezione. Quando la febbre si presenta in un
neonato nelle prime settimane di vita, è bene essere cauti. “I neonati
possono soffrire di infezioni correlate agli interventi ostetrici
durante il parto, condizioni prenatali o ereditarie, polmonite da
aspirazione di liquido amniotico nei polmoni causata dall’eccessiva
medicazione della madre durante il parto... e l’esposizione alla miriade
di germi che abbondano negli ospedali”, scrive il dottor Mendelsohn.
Egli consiglia ai genitori di consultare un medico se il bambino contrae
la febbre nei primi due mesi di vita.<br />
<br />
<b>L’allattamento al seno svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione
delle infezioni nei neonati</b>. <b>Bambini allattati al seno sono super
protetti da una vasta gamma di agenti patogeni e hanno un minor rischio
di sviluppare febbri nei primi mesi di vita.</b><br />
<br />
La barriera sanguigna del cervello non è ancora intatta nelle prime 6
settimane di vita. Perciò la febbre nei bambini molto piccoli necessita
un alto livello di cautela, vista la facilità con cui gli agenti
patogeni, virus o batteri che siano, possono accedere al cervello e al
sistema nervoso del bambino, creando un più alto rischio di meningiti.
Quando viene consultato il medico per un bambino febbricitante con meno
di 6 settimane di età, questi può adottare procedure invasive come
punture lombari, antibiotici, steroidi e soppressori della febbre, i
quali non sono privi di rischi. Se un genitore si oppone al metodo di
trattamento, potrebbe incontrare ostilità da parte del personale medico,
come recentemente accaduto a una mamma del distretto di Boise negli
USA, che ha perso la custodia della sua bambina, quando la portò al
pronto soccorso locale per un check-up.<br />
<br />
La bambina era stata intrattabile e febbrile per tutto il giorno, e
la madre volle assicurarsi che tutto fosse a posto. Ha acconsentito agli
esami del sangue, delle urine, ai raggi X e alle flebo, ma ha rifiutato
la puntura lombare, voleva aspettare i risultati delle analisi. La
madre ha calcolato che al 95% di probabilità la sua bambina non avesse
la meningite e che potesse soffrire dello stesso raffreddore che aveva
colpito gli altri membri della famiglia. La sua decisione di rinunciare
alla puntura lombare e alla somministrazione di antibiotici ha indotto
l’ospedale a chiamare i servizi sociali che le tolsero la bambina. Il
medico pensò che la vita della bambina fosse in pericolo perché la madre
rifiutò il “trattamento salvavita”, nonostante il fatto che la bambina
fosse notevolmente migliorata già dopo alcune ore di flebo.<br />
<br />
<span style="color: red;"><b>Sembrerebbe prudente durante i primi mesi di vita, vista la
vulnerabilità, proteggere i neonati dall’esposizione a qualsiasi
situazione o procedura che li potrebbe mettere a rischio di febbre. </b></span><br />
<br />
<span style="color: red;"><b>Eppure, la maggior parte dei neonati e dei bambini piccoli vengono
vaccinati nelle prime 6-8 settimane di vita. I medici sanno bene che
l’iniezione del cocktail di vaccini contenenti una miscela di particelle
virali/batteriche, proteine estranee, coadiuvanti e conservanti chimici
può innescare una reazione febbrile in un gran numero di bambini.
Anticipando tutto ciò, spesso consigliano ai genitori di dare al bambino
dosi di “baby Tylenol” (l’equivalente della Tachipirina) prima di
vaccinarlo. In seguito alla vaccinazione, i genitori preoccupati che
chiamano lo studio medico con un intrattabile e febbricitante bambino
appena vaccinato, vengono rassicurati che “è perfettamente normale -
niente di cui preoccuparsi, basta dare al bambino un po’ di Tylenol”.</b></span><br />
<br />
Nella determinazione ad avviare programmi di vaccinazione il più
presto possibile, vi è una strana e ostinata cecità tra i medici
vaccinatori. Perché non hanno alcuna preoccupazione per l’impatto delle
febbri indotte da vaccino nei bambini durante questo periodo critico
della giovane vita? Per quale ragione una febbre spontanea che sorge nel
neonato è vista come una potenziale emergenza medica, ma se la febbre è
indotta dal vaccino, la stessa febbre viene considerata “normale” e si
consiglia ai genitori di sopprimerla con antipiretici?<br />
<br />
La mentalità medica che impone programmi di vaccinazione nella prima
infanzia, viola un principio fondamentale di precauzione nella sua
mancanza di rispetto per la fragilità del bambino e l’immaturità e
vulnerabilità del suo cervello, sistema nervoso e sistema immunitario.
Osservate come si adottano, in queste sostanze, due pesi e dure misure.
Da una parte viene consigliato ai genitori di richiedere immediatamente
assistenza medica se la febbre si sviluppa nel neonato, ma dall’altra i
genitori sono soggetti a forti pressioni per sottoporre i loro bambini a
multipli vaccini, nonostante il fatto che queste iniezioni siano la
prima causa di febbre nei bambini piccoli. La febbre viene
consapevolmente indotta durante queste prime settimane di vita
attraverso le vaccinazioni, quando il buon senso e l’istinto dovrebbero
prevalere per proteggere il bambino.<br />
<br />
E non sono solo le febbri indotte dalle vaccinazioni che sollevano
dubbi. La febbre è segno della risposta immunitaria del neonato
all’inoculazione artificiale di virus, batteri e agenti chimici che è
costretto ad affrontare, ma la domanda più importante è – quali saranno i
futuri effetti di queste sostanze tossiche, ora che hanno accesso al
flusso sanguigno, agli organi vitali e all’immaturo sistema
nervoso/cervello? E qual è l’ulteriore danno che si verifica quando la
febbre viene poi trattata con antipiretici bloccando la normale
mobilitazione del sistema immunitario?<br />
<br />
Il Dr. Anthony R. Torres, direttore del laboratorio biomedico presso la <em>Utah State University</em> sta attualmente sviluppando una nuova teoria sulle cause dell’autismo. <strong>La
sua ipotesi è che la soppressione della febbre possa essere una delle
cause dell’autismo e dei disturbi dello sviluppo neurologico</strong>.<br />
<br />
Il Dr. Torres sta vagliando evidenze che suggeriscono che le cause
dell’autismo sono da ricercare nelle infezioni, sia della madre in stato
di gravidanza, che del bambino. “La maggior parte delle infezioni
provocano la febbre, che poi viene sistematicamente controllata con
antipiretici come l’acetaminofene. Il blocco della febbre inibisce i
processi di protezione contro gli attacchi dei microbi, evolutisi nel
corso di milioni di anni. Le attività immunologiche nel sistema nervoso
centrale hanno un ruolo in questi processi protettivi”. (4)<br />
<br />
“Le infezioni patologiche, incluse quelle da vaccinazioni, provocano
comunemente la febbre. Ad esempio, il 50-60% dei bambini sviluppano la
febbre dopo aver ricevuto il vaccino MMR” e vengono regolarmente
trattati con la Tachipirina. Molti genitori riferiscono che i loro
bambini sono caduti nell’autismo dopo la somministrazione del vaccino
MMR. Il Dottor Torres ha anche rilevato che “il 43% delle madri con un
bambino autistico ha avuto infezioni alle vie respiratorie superiori,
influenza, infezioni delle vie urinarie o vaginali durante la
gravidanza, rispetto a solo il 26% delle madri nel gruppo di controllo”,
suggerendo che in alcuni casi l’autismo può essere collegato a “postumi
di infezioni patogene, soprattutto quelle di origine virale”. (4)<br />
<br />
<strong>Sopprimere la febbre durante la gravidanza e il travaglio, può influenzare il feto</strong>.
La ricerca ha dimostrato che l’acetaminofene “diminuisce in modo
significativo l’IL-6 (interleuchina6) nel siero materno e fetale”.<br />
L’IL-6 è un fattore immunitario che il neonato non è in grado di
produrre alla nascita e che viene trasmesso dalla madre. Un comunicato
dalla <em>British Thoracic Society</em> avverte che <strong>un recente studio collega il paracetamolo</strong>, un farmaco basato sull’acetaminofene simile al Tylenol, <strong>all’asma infantile quando viene utilizzato dalla madre in gravidanza</strong>. (5)<br />
<br />
Il sistema nervoso centrale e decine di fattori del sistema
immunitario lavorano in sinergia per portare ad un ottimale funzione
immunitaria. Ciò che colpisce uno colpisce anche l’altro. Il Dr. Torres
evidenzia il fatto che <strong>l’acetaminofene è un agente immunosoppressivo</strong>.
Con un linguaggio molto tecnico, descrive le complesse attività avviate
dal sistema immunitario ed i molti segnali inoltrati ai centri di
controllo nel cervello quando il corpo sta combattendo organismi
patogeni. L’attivazione di pirogeni stimola l’aumento della febbre e “la
produzione di diverse citochine (cellule immunitarie) da organi nelle
viscere (intestino)”, essendo l’intestino l’organo immunitario
principale e più grande del corpo. Segnali chiave trasmessi lungo il
nervo vago che collega il percorso immunitario intestino/cervello e che
sono normalmente mediati dalle prostaglandine, possono essere bloccati
dagli antipiretici come l’acetaminofene, facendo così deragliare le
complesse sequenze di segnali immunitari che scorrono tra l’intestino e
il cervello. (4)<br />
<br />
Il Dr. Torres postula che la soppressione delle febbri con
antipiretici, che siano indotti da infezioni o vaccinazioni,
interferisce con il normale sviluppo immunologico nel cervello, portando
a disturbi dello sviluppo neurologico in alcuni individui geneticamente
e immunologicamente predisposti. Gli effetti si possono verificare in
utero o in età molto giovane, quando il sistema immunitario è in rapido
sviluppo. (4)<br />
<br />
Kathy Blanco, presidente di <em>Childscreen</em>, lei stessa madre di
bambini autistici, prevede che questa ricerca non risulterà popolare
con la medicina tradizionale e che sarà "una potenziale bomba a tempo
per le loro relazioni pubbliche". Ricercando su internet consigli su
febbri e reazioni da vaccino, Blanco ha rilevato che la maggior parte
dei siti consiglia: "se il vostro bambino ha la febbre durante una
reazione ad un vaccino, dategli l’acetaminofene”. Questo consiglio fin
troppo comune potrebbe effettivamente essere una causa
dell'autismo. Tuttavia, se la rivoluzionaria teoria del Dottor Torres si
dimostrasse vera, potrebbe essere il mezzo per salvare migliaia di
bambini dal diventare autistici."<br />
<br />
Attualmente, un’enorme paura viene montata sull'epidemia di SARS, la
sindrome respiratoria acuta grave (nel 2008, ndt) in questo paese. I
funzionari della sanità sono in subbuglio, ipotizzando che, anche se non
è influenza, questa potrebbe essere "Quella Grande" - la pandemia che
hanno anticipato per anni. Ci sono draconiane misure di quarantena in
corso di attuazione, e alcune fonti ipotizzano si tratti di un esercizio
per testare la volontà della popolazione a sottoporsi alla quarantena
in previsione di un attacco di guerra biologica.<br />
<br />
Ad oggi non c'è stata alcuna identificazione definitiva del patogeno,
nonostante si ipotizzi sia una forma di corona virus, la famiglia di
virus presenti nel raffreddore comune. Si è pensato potesse essere
correlato al virus paramyxo che è legato al morbillo e al cimurro
canino, esiste anche l’ipotesi che possa essere coinvolta la clamidia.
Il virus del morbillo sta mutando e sue tracce sono state individuate in
alcuni casi di encefalite e brutte infezioni respiratorie in Asia negli
ultimi anni. Sono già in atto piani per avviare lo sviluppo del vaccino
SARS, cosa sorprendente dal momento che il virus o la combinazione
virale sono ancora da identificare.<br />
I primi rapporti descrivono l’inizio della SARS con una tosse secca
che continua a peggiorare, e che alcune persone accusano mal di testa,
dolori in tutto il corpo, una "febbre altissima o eruzioni di macchie
sul corpo", e per come vanno le malattie, questo sembra abbastanza
serio. Il trattamento? Le persone vengono curate con "combinazioni di
farmaci - cocktail di antibiotici e farmaci antivirali". (6)<br />
<br />
Probabilmente stanno ricevendo forti dosi di soppressori della febbre
e così ... mi chiedo se forse gli antipiretici hanno diminuito le
capacità del sistema immunitario di coloro che sono morti per la SARS.
Sarà questa una di quelle malattie che hanno bisogno di una febbre alta
per portare il sistema immunitario a un livello ottimale? Non saranno
gli aggressivi trattamenti medici che aumentano il rischio di morte?<br />
I metodi di cura omeopatici e naturopatici si basano su lunga
esperienza e sono affidabili nella prevenzione e nel trattamento di
malattie epidemiche. Uno dei maggiori antivirali noti è la vitamina C,
che è stata utilizzata con grande successo sia nella prevenzione che nel
trattamento delle malattie infettive. Protocolli di trattamento
altamente efficaci sono stati sviluppati con la somministrazione di
ascorbati di vitamina C per via endovenosa in situazioni critiche e sono
documentati nella letteratura medica e accessibili attraverso il sito
web del Dr. Robert Cathcart con collegamenti a Klenner e Linus Pauling.
(7)<br />
<br />
Sarebbe importante che la vitamina C per via endovenosa fosse
disponibile per ogni paziente che affronta malattie acute e critiche, ma
gli attuali monopoli medici bloccano l’accesso a questo trattamento
semplice e molto efficace. L’attivista per la salute Croft Woodruff
scrive, "nella primavera del 2000 ho indirizzato una giovane parente,
che soffriva di una forma acuta di mononucleosi, a un medico che ha
somministrato quattro iniezioni endovenose di vitamina C come ascorbato
di sodio in altrettanti giorni. I risultati sono stati sensazionali. La
paziente è completamente guarita, non senza acquistare una nuova
consapevolezza rispetto alla potenza della vitamina C come sostanza
curativa."<br />
<br />
La nostra diffidenza sui processi naturali e la fiducia nella
medicina orientata verso il farmaco, ha oscurato la nostra comprensione
sull'importanza delle malattie infantili e la necessità della febbre
come aspetto vitale della maturazione del sistema immunitario che
contribuisce a sviluppare una forte e resistente base alla salute.
Quando mettiamo da parte le vecchie paure e solleviamo il velo di
ignoranza, siamo in grado di vedere con la nostra intelligenza innata,
l'immagine reale dispiegarsi davanti a noi - e riconoscere che la
manipolazione artificiale del sistema immunitario dei bambini,
attraverso programmi di vaccinazione di massa, l’uso indiscriminato di
antipiretici e antibiotici, anziché proteggere, sta minacciando la loro
salute - il loro futuro.<br />
<br />
Le parole incoraggianti e sagge del Dr. Incao possono aiutarci a
lasciare le vecchie paure e abbracciare un nuovo rapporto con la natura -
"Ogni infiammazione, ogni raffreddore, mal di gola, mal d'orecchi,
febbre ed eruzione cutanea fanno parte di eventi di guarigione e di un
processo di purificazione, un forte sforzo da parte dello spirito umano
per rimodellare il corpo, per renderlo una dimora più adatta. I rimedi
antroposofici e omeopatici aiutano e promuovono questo processo di
purificazione, aiutando la malattia a farsi strada fuori del corpo in
modo che la guarigione possa avvenire." (8)<br />
<br />
In un colloquio personale, di recente, il dottor Incao mi ha
ricordato che: "Ci vuole un po' per liberare la nostra mente dalla
prigionia e dal nostro bisogno di reagire in modo “corretto”, per paura
di essere giudicati. La malattia è parte della vita. Non è estranea o
anormale e deve essere accettata come una parte della vita. Ogni
dettaglio è un'opportunità di crescita spirituale. Abbiamo bisogno di
imparare come affrontarla e lavorare attraverso di essa - questo fa
parte del nuovo paradigma".<br />
Tradotto da "La Leva di Archimede"<br />
Fonte originale: <a href="http://vran.org/alternatives/alternatives-general/is-fear-of-fever-hurting-our-children/" target="_blank">http://vran.org/alternatives/alternatives-general/is-fear-of-fever-hurting-our-children/</a><br />
Referenze:<br />
<ol>
<li>Health Canada Advisory, Feb. 13/2003.</li>
<li>Philip Incao, M.D. – excerpt from a talk given at NVIC conference 2000</li>
<li>Robert Mendelsohn, M.D. How To Raise a Healthy Child in Spite of Your Docotor.</li>
<li>Anthony R. Torres, M.D. “Is Fever Suppression Involved In The Etiology Of Autism And Neurodevelopmental Disorders?”</li>
<li>Press Release, British Thoracic Society (BTS), 28/10/2002</li>
<li>The Globe & Mail, Mar.17/03 –Cause of Deadly Pneumonia Still Eludes Scientists</li>
<li>Dr. Robert Cathcart, MD</li>
<li>Philip Incao, M.D. Chapter on How To Treat Childhood Illnesses, pge. 61; Mothering Magazine, Issue 95, July/August, 1999.</li>
<li>Sheri Nakken website – great links to homeopathic sources of information</li>
<li>Alternatives & Antidotes to Infectious Diseases – Year end VRAN
Newsletter, 2001, lists many alternative healing modalities – available
electronically at: info@vran.org</li>
</ol>
<br />
<blockquote>
<strong>Il paracetamolo (o acetaminofene) (N-acetil-para-amminofenolo) (</strong>Fonte Wikipedia)<br />
</blockquote>
Il <strong>paracetamolo</strong> (o <strong>acetaminofene</strong>)
(N-acetil-para-amminofenolo) è un farmaco ad azione analgesica
largamente utilizzato sia da solo, sia in associazione ad altre
sostanze, ad esempio nei comuni preparati da banco per le forme virali
da raffreddamento, o nei farmaci destinati al trattamento del dolore
acuto e cronico.<br />
A causa della diffusione come farmaco generico, i nomi "paracetamolo"
e "acetaminofene" sono ben conosciuti in altri paesi, soprattutto di
cultura anglosassone. In Italia, al contrario, il nome della sostanza è
poco conosciuto, mentre sono ben noti i nomi commerciali dei farmaci che
lo contengono (Tachipirina, Efferalgan, ecc.).<br />
<ul>
<li>Supposte Acetamol </li>
<li> Efferalgan </li>
<li>Sanipirina </li>
<li>Tachipirina </li>
<li>Paracetamolo Teva </li>
<li> Sciroppo Acetamol </li>
<li>Paracetamolo OFF</li>
</ul>
</div>
</div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-41754424736187496412013-07-21T16:04:00.004+02:002013-07-21T16:04:47.454+02:00<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ecplanet.com/sites/ecplanet.com/files/u3/04199_evoluzione_codice_a_barre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="249" src="http://www.ecplanet.com/sites/ecplanet.com/files/u3/04199_evoluzione_codice_a_barre.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-38569305416204719452013-02-01T14:32:00.000+01:002013-02-01T14:33:37.861+01:00NON HO TEMPO PER LAVORARE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&new_topic=15" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" style="float: left; height: 60px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 60px;" /></a><br />
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%px;"><tbody>
<tr><td background="themes/3D-Fantasy/images/left3.gif" width="15"><br /></td>
<img align="left" height="240" src="http://www.comedonchisciotte.org/images/La-punizione-di-Sisifo_tiziano-500x567.jpg" width="180" />
DI ALESSIO BUZZELLI<br />
<i>odioilgolf.blogspot.it</i><br />
<br />
Fare come Essere – Per essere qualcosa o qualcuno è necessario essere
individuabile da qualcosa o qualcuno. Poter essere riconosciuto come
individuo, quindi. Individuo inteso come realtà che non si può dividere,
che non può essere divisa senza perdere la sua essenza, la sua effige,
il suo carattere. Una particella indivisibile. Come tale, questo
individuo deve mostrare un minimo grado di autonomia, deve poter
definire in qualche modo se stesso e le proprie circostanze. In breve,
essere un individuo è una sporca questione di senso.<br />
<br />
<i>Nella foto: Sisifo”, Tiziano, 1549, olio su tela, esposto al Museo del Prado, Madrid</i><br />
<br />
Di
far senso, anche. Persino di dover far senso. Faccenda assai complicata
oggi, dico io. In questa sciocca post-post-modernità che è talmente
post da divenire pre. La questione di cosa essere e di come essere è la
vera questione per l’Uomo. Qui ed ora. Non fosse altro che negli ormai
scomodi vagoni della Grande Locomotiva Occidentale l’identità
individuale è cosa che sempre meno riguarda l’individuo. E’ come se
piovesse dal cielo. Qualcuno la lascia cadere e tu prendi quella che ti
tocca. Piovono pietre, ma pazienza. Sempre meglio che essere niente. <br />
<br />
Bene, una di queste pietre identitarie –diciamo così - è oggi il lavoro.
Nuovo (ma nemmeno tanto) Idolo, Totem dell’uomo moderno. Pervasivo,
invasivo, persuasivo. Dovunque, comunque lavoro. Glorificato, denigrato,
agognato. Lavoro. Unità di misura delle umane cose. Per campare devi
lavorare, altro non si dà. Da secoli questo assunto viene ripetuto, fino
a trasformarsi quasi in legge della natura. In legge della coscienza,
in condizione a priori. Che si provi ad immaginare la propria vita senza
lavoro. Impossibile. Sarebbe come immaginare uno spazio infinito, un
tempo eterno, un lavoro fisso. Tanto è vero che si parla persino di un
diritto al lavoro, quasi coincidesse con un più generale diritto alla
vita. O, meglio, alla sopravvivenza. Paradosso? Mica tanto, se per la
così detta società c’è una totale identità tra la funzione produttiva
alla quale il singolo assolve e la propria identità, il proprio essere
così e non altrimenti. Il principio di individuazione sembra ormai
essere: tu sei quello che fai. La condizione e insieme la causa di
questo processo è da ricercarsi nella struttura economica, politica e
sociale del nostro tempo e del nostro spazio. Non è sempre stato così e
non lo sarà sempre – ammesso che un sempre ci sarà ancora. <br />
<br />
L’esistenza umana trasformata in produttività umana è parto malriuscito
di quell’inspiegabile idea secondo la quale si ha diritto alla vita solo
se si contribuisce con la propria fatica a far girare gli ingranaggi di
una macchina abnorme, eterodiretta e votata all’accumulo di qualunque
cosa esista. Ovverosia esisti se contribuisci al funzionamento di
qualcosa che è talmente grande, talmente complesso e talmente forte da
nascondersi alla comprensione dei più. Grandi segreti di un sistema,
quello capitalista del nuovo millennio, che non sa morire perché non
vuole. Ma l’agonia genera mostri, l’abbiamo imparato. <br />
<br />
Il suicidato dal lavoro è l’ultimo orribile capolavoro di questa agonia
che chiamano crisi sistemica per non spaventarci troppo. Questo accade
quando perdere il lavoro significa perdere la propria identità. Tempo
per essere, Tempo per fare – l’esistenza non si misura con il Tempo.
L’esistenza è Tempo. Costituita da porzioni di Tempo e sottomessa alle
regole del Tempo: per vivere ci vuole Tempo. Per essere, soprattutto, ci
vuole Tempo. Dicevamo che l’individuo deve formarsi da sé, deve poter
definire se stesso e, per ciò, possedere un certo grado di autonomia.
Diversamente, si ha bisogno di qualcosa che ti dia forma, che ti
informi. Ma in tal caso salta il concetto di individuo e subentra quello
di protesi, copia, surrogato di un individualità altra. <br />
<br />
Per
essere individuo, dicevamo, c’è bisogno di tempo. Tempo per ragionare,
desiderare, riflettere, sbagliare, scegliere, rinunciare, amare, odiare.
Per autodeterminarsi, per essere se stessi. Sappiamo però che il Tempo
individuale è un tempo finito, limitato, che si esaurisce. E sappiamo
anche che l’unica cosa che l’uomo può fare con il Tempo è quello di
sceglierne l’utilizzo. Entro i limiti del possibile, naturalmente.
Ognuno può fare da sé un breve calcolo e scoprire quanto tempo l’uomo di
oggi dedichi al lavoro. E, per sostenere la tesi che qui si prova ad
accennare, basta davvero questo semplice calcolo. Se la quasi totalità
degli attimi a disposizione di un uomo vengono occupati (spesso
abusivamente) da un’occupazione lavorativa, ecco che di tempo per il
resto non c’è n’è. Il resto è naturalmente tutto il resto: la
costruzione della propria individualità. Se lavori pensi al lavoro,
there is no alternative. Chiedetevi ora perché il Tempo non occupato dal
lavoro si chiami tempo libero e non, che so, tempo divertente. La
risposta è contenuta nella domanda. La definizione di libero prevede un
termine di paragone implicito per essere sensata. E il secondo termine è
qui quello di costretto. Se ne inferisce che l’altra specie di Tempo,
quello lavorativo, sia un Tempo costretto, non libero. E dunque
impersonale, divisibile, non-individuale. C’è della coerenza in tutto
questo: noi non scegliamo di lavorare, noi dobbiamo lavorare.
<br />
<br />
L’idea che lavorare sia un libero atto della volontà è
un’illusione. Il lavoro-dovere si è trasformato nella coscienza in
lavoro-volere sino ad apparire come una legge immutabile del mondo,
un’idea inconscia radicatasi in noi dopo secoli e secoli di abitudine.
Di nuovo: se non hai tempo per diventare te stesso, sarai individuato
per ciò che farai. Cioè per ciò che non sarai. Perché il lavoro,
comprando Tempo, compra l’esistenza. Lo scopo: il grande assente –
Niente ha uno scopo in se stesso. Nemmeno il lavoro. E’ l’essere umano
in quanto essere teleologico che per vivere ha bisogno di cercare e
trovare uno scopo, una finalità in tutto ciò lo riguarda. E, a dire il
vero, l’uomo è sempre riuscito a trovare uno scopo. Spesso distorto,
ingannevole, vano. Ma l’uomo, per sua fortuna, non è Dio. Può sbagliare.
Epperò sembra che oggi questo animale giustificatore faccia una fatica
del diavolo a trovare uno scopo al lavoro così come oggi è concepito e
organizzato. Sono andati i bei tempi in cui lavorare voleva dire poter
toccare con mano la propria sopravvivenza. Ancora più lontano è il tempo
in cui lavorare significava poter esprimere la propria personalità, il
proprio talento, la propria vocazione. Il “lavoro come opera” è morto. <br />
<br />
Certo, oggi il lavoro è ancora legato alla sopravvivenza, d’accordo. Ma
alla sopravvivenza di chi? Alla sopravvivenza di cosa? E’ del tutto
evidente che oggi l’uomo non lavora più per la propria esistenza, intesa
come esistenza individuale. Oggi il lavoratore sgobba per la propria
esistenza commerciale, consumistica, edonistica. Si lavora per poter
consumare, per poter soddisfare dei bisogni che sono per la maggior
parte indotti. Si lavora per restare un ingranaggio efficiente tra altri
infiniti ingranaggi senza i quali, dicono, l’essere umano perirebbe. Si
lavora per nutrire quel Grande Individuo impersonale che chiamiamo
società. Si lavora per tutti e per nessuno. In summa: si lavora per
consumare, per poi lavorare di nuovo. Lavorare per lavorare. Il lavoro
smette così di essere un mezzo – uno strumento - volto al raggiungimento
di un qualche scopo per divenire scopo esso stesso. Scopo a se stesso.
Stando così le cose, risulta impossibile rispondere alla fatale domanda
“a che scopo?”. L’uomo moderno ha creato le condizioni tali per cui è
avvenuto nel concetto di lavoro un avvitamento di scopi, tanto che oggi
non se ne trova nessuno. <br />
<br />
Che senso ha, ad esempio, chiedere le “ferie”, ovvero elemosinare uno
sputo del mio tempo a qualcuno che misteriosamente è riuscito a
comprarlo? Dov’è lo scopo in tutto ciò? <br />
<br />
Infine, ma non alla fine
- Tutto questo per dire che l’uomo deve riformare il concetto di lavoro
per giungere ad una esistenza riformata. Prima però deve tornare ad
essere un individuum intero e liberarsi dalla sua attuale condizione di
organismo scisso - di dividuum – tra quello che deve essere e quello che
vuole essere. Trovare un nuovo “a che scopo?”. <br />
<br />
Ecco di cosa ha bisogno oggi l’umanità. Non “liberare l’uomo dal lavoro” ma liberare il lavoro dall’uomo. Da questo uomo. <br />
<br />
Alessio Buzzelli <br />
Fonte: http://odioilgolf.blogspot.it<br />
Link: http://odioilgolf.blogspot.it/2012/07/non-ho-tempo-di-lavorare.html<br />
5.01.2013
</td>
<td background="themes/3D-Fantasy/images/right3.gif"></td></tr>
<tr>
<td height="11" valign="top" width="15"><img alt="" border="0" src="http://www.comedonchisciotte.org/site/themes/3D-Fantasy/images/down-left3.gif" /></td>
<td width="100%"><img height="11" src="http://www.comedonchisciotte.org/site/themes/3D-Fantasy/images/down3.gif" width="100%" /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-16259179315703695612012-08-02T10:25:00.001+02:002012-08-02T10:25:21.493+02:00In Ruanda un sabotaggio inatteso<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;">
<a href="http://www.essereanimali.org/wp-content/uploads/2012/07/infant_gorillas_remove_poacher-300x227.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" height="227" src="http://www.essereanimali.org/wp-content/uploads/2012/07/infant_gorillas_remove_poacher-300x227.jpg" title="infant_gorillas_remove_poacher" width="300" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s1600/001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" style="height: 60px; margin-top: 0pt; width: 60px;" /></a><br />
<br />
Veronica Vecellio ha affermato che la velocità nel
manomettere le trappole può far pensare che non sia stata la prima
volta che i gorilla compivano queste azioni, ma nonostante non si
fossero mai viste scene simili non ne è rimasta stupita. Alcuni <i>silverback</i>
del clan Kuryama rimasero in qualche occasione intrappolati, per
questo la Vecellio pensa che i giovani gorilla abbiano imparato quanto
siano pericolose le trappole.<br />
“Ecco perché le hanno distrutte” continua la Vecellio.<br />
Il veterinario del centro Mike Cranfield, anche lui
non stupito dalla notizia, afferma che i gorilla possono aver imparato a
distruggere le trappole osservando i lavoratori del centro e in modo
scherzoso continua dicendo che potrebbero istruire i gorilla a
disattivare le trappole.<br />
“Sarebbe contro l’etica della nostra struttura fare
questo, cerchiamo il più possibile di non interferire con i gorilla.
Non vogliamo pregiudicare i loro comportamenti naturali” conclude la
Vecellio.<br />
</div>
<br />
<br />
<div style="margin: 1em 0 3px 0;">
<a href="http://feedproxy.google.com/%7Er/LiberiEreticiMaledetti/%7E3/35-FzaqbB14/in-ruanda-un-sabotaggio-inatteso.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email" name="138e47509597fe6b_4" rel="nofollow" style="font-family: Arial,Helvetica,Sans-Serif; font-size: 18px;" target="_blank"></a> </div>
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<div>
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<i><span></span><span title="2012-07-21T17:58:18+0000"></span> </i></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Pochi
giorni dopo la morte di un membro del loro branco a causa del lazzo di
un bracconiere, un gruppetto di gorilla di montagna è riuscito a
mettere fuori uso alcune trappole poste all’interno del Parco Nazionale
dei Vulcani.<br />
<br />
Questa straordinaria scena è stata vista e documentata dall’equipe del <a href="http://gorillafund.org/page.aspx?pid=183" rel="nofollow" target="_blank">Dian Fossey Gorilla Fund’s Karisoke Research Center</a>, un centro di ricerca, situato all’interno del parco, che si occupa della salvaguardia e protezione dei gorilla.<span></span><br />
<a href="http://www.essereanimali.org/wp-content/uploads/2012/07/gorillathinking-e1342718946552-150x150.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" height="150" src="http://www.essereanimali.org/wp-content/uploads/2012/07/gorillathinking-e1342718946552-150x150.jpg" title="gorillathinking-e1342718946552" width="150" /></a><br />
Veronica Vecellio, coordinatore del programma afferma
di non aver mai visto prima un fatto del genere, ed essendo questo il
più autorevole centro per l’osservazione al mondo dei gorilla selvatici
c’è da crederci.<br />
<br />
<span style="color: navy;">Ma poco importa se sia stata
la prima volta o no, noi vediamo quanto accaduto come un’ulteriore
conferma del fatto che gli animali sono esseri senzienti, dotati di
intelligenza, amor proprio, verso i propri simili e perché no, altre
specie.</span><br />
<br />
<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_Nazionale_dei_Vulcani" rel="nofollow" target="_blank">Il Parco Nazionale dei Vulcani</a>
è una vasta aerea forestale nel nord-ovest del Ruanda, di eccezionale
valore naturalistico, dove abitano tantissimi mammiferi e un’incredibile
varietà di uccelli. Questo parco, che confina con altre zone forestali
del Congo e dell’Uganda, ospita gli ultimi gorilla di montagna rimasti
sulla terra, circa 700 individui.<br />
<br />
Qui i gorilla sono minacciati (come le altre specie)
dalle trappole posizionate dai bracconieri per la cattura di antilopi e
altri erbivori; vi rimangono intrappolati principalmente giovani
esemplari perché gli adulti sono in genere abbastanza forti per rompere
i lazzi e liberarsi da soli. Migliaia sono le corde e le trappole che
insidiano gli animali in questa foresta.<br />
<br />
<span style="color: grey;">IL CASO</span> La scorsa
settimana un cucciolo di gorilla di nome Ngwino (i primati sono tutti
censiti e tutti hanno un nome) è rimasto intrappolato ed è morto nel
tentativo di liberarsi da una trappola. Sembra che i cacciatori non
abbiano alcun interesse per questi animali, anche quelli di piccole
dimensioni, facili da trasportare e da vendere vengono lasciati sul
posto a morire.<br />
<br />
Alcuni giorni dopo questa ennesima morte, John
Ndayambaje un lavoratore del Karisoke Center in compagnia di alcuni
turisti, era in perlustrazione per disattivare e distruggere le
trappole lasciate dai bracconieri quando, arrivati nel territorio di
Kuryama (gorilla capo di un clan) vide un lazzo e si avvicinò per
disinnescarlo. A questo punto Vubu, un gorilla <i>silverback</i> (maschio adulto) grugnì per far capire alla spedizione di starsene alla larga.<br />
<br />
Improvvisamente due giovani esemplari di 4 anni,
Dukore (femmina) e Rwema (maschio) si fiondarono sulla trappola ed
iniziarono il lavoro di disattivazione: il maschio saltò su un ramo
piegato che era parte della costruzione della trappola e lo spezzò,
mentre Duroke liberò il cappio.<br />
Dopo questa operazione i gorilla si allontanarono
verso un’altra trappola dove con l’aiuto di un terzo gorilla più
adolescente, di nome Tetero, distrussero anche questa.<br />
<address>
</address>
<i>Fonte</i>: <a href="http://news.nationalgeographic.com/news/2012/07/120719-young-gorillas-juvenile-traps-snares-rwanda-science-fossey/" rel="nofollow" target="_blank">National Geographic</a><br />
<address>
</address>
<span style="color: grey;">Il centro di ricerca Dian Fossey Gorilla Fund’s Karisoke Research Center è stato fondato nel 1967 da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dian_Fossey" rel="nofollow" target="_blank">Dian Fossey</a>,
figura di rilievo nello studio e protezione dei gorilla. Il suo
impegno fu da subito volto a preservare i gorilla dalla minaccia dei
cacciatori che al soldo degli zoo europei intrappolavano e spedivano
nel vecchio continente giovani esemplari da esibire.</span><br />
<span style="color: grey;"> Dian Fossey affermò che
guardare gli animali in gabbia in uno zoo non era etico, e si appellò
alla Comunità Europea per modificare le regole di cattura degli
animali.</span><br />
<span style="color: grey;">Nel 1985 la Fossey fu
brutalmente uccisa nella sua capanna nel Parco dei Vulcani dalla stessa
arma usata dai bracconieri per uccidere i gorilla una volta
intrappolati. La più probabile causa del suo omicidio risiede nella sua
sfrenata difesa dei gorilla e nella volontà di preservarne gli habitat
dal turismo.</span><br />
</div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-5371042898706335232012-07-31T08:47:00.001+02:002012-07-31T08:48:50.099+02:00ART 41 Costituzione Italiana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s1600/001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" style="height: 60px; margin-top: 0pt; width: 60px;" /> </a><span style="font-size: large;">Questa mattina ascoltando Prima Pagina (rai radio 3) un ascoltatore poneva l'attenzione sull'art. 41 della costituzione italiana che riporto qui di seguito :</span><br />
<div style="color: red;">
<br /></div>
<h3 class="centrato" style="color: red; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b>Art. 41.</b></span></h3>
<div style="color: cyan; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i>L'iniziativa economica privata è libera.</i></span></div>
<div style="color: cyan; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i> Non può svolgersi in contrasto con l'utilità
sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla
libertà, alla dignità umana.</i></span></div>
<div style="color: cyan; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i> La legge determina i programmi e i controlli opportuni
perché l'attività economica pubblica e privata
possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Lo stesso ascoltatore proponeva in base all'articolo di qui sopra, la possibilità per il sindaco di Torino di rimuovere Marchionne dalla guida dalla Fiat.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Dubitando altamente delle scarsissime qualità dell'attuale Fassino, resta un punto di riflessione interessante. </span></div>
<br />
<br /></div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-63175971051164555672012-06-26T12:22:00.001+02:002012-06-26T12:22:35.880+02:00<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.comedonchisciotte.org/images/cartelloprati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.comedonchisciotte.org/images/cartelloprati.jpg" width="239" /></a></div>
</div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-63082928189674774872012-04-06T15:41:00.001+02:002012-04-06T15:44:56.943+02:00Antonio De Falco<object height="280" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/wEdTdzt7Zws&hl=it_IT&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/wEdTdzt7Zws&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" height="280" width="425"></embed></object>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-14442600095903122262012-03-27T17:43:00.000+02:002012-03-27T17:44:08.221+02:00LAVORARE NON CONVIENE PIÙ. PER MOLTI.<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /> DI VALERIO LO MONACO<br /><i>ilribelle.com</i><br /><br /> La domanda alla quale vogliamo tentare di rispondere in questa circostanza è la seguente: ha ancora senso lavorare? Ancora meglio: è ancora utile farlo? Beninteso, stiamo parlando, ovviamente, del lavoro salariato, e possiamo anche restringere ancora di più il quesito, cercando di trovare una linea di confine al di sotto della quale la risposta potrebbe non essere così scontata come invece a prima vista la maggioranza dell'opinione pubblica crede. In questo caso il punto diventa: quale è il limite al di sotto del quale lavorare non solo è avvilente, ma nei fatti diventa anche controproducente.<br /><br />Il motivo di tale domanda è molto semplice: molti pensano che quando scriviamo di pensare realmente a cambiare il proprio modus vivendi, di spostarsi, cambiare attività e in senso generale cercare di crearsi un nuovo paradigma - anche pratico - per sopravvivere, parliamo di utopie che sono al di fuori della realtà. Come vedremo, in molti casi, è molto più al di fuori della realtà rimanere in alcune condizioni piuttosto che prendere seriamente in esame un cambiamento radicale di vita.<br /><br />Un lavoro, in teoria, dovrebbe consentire di soddisfare, per il lavoratore, almeno tre ambiti: economico, pratico, psicologico. Ovvero esistenziale.<br /><br /> Dal punto di vista economico dovrebbe garantire quanto meno di poter arrivare, proprio dal punto di vista numerico, alla piena sussistenza ogni mese. Il che significa che deve essere necessario, se non a consentire di risparmiare economicamente qualcosa per le incertezze che in ogni caso il futuro porta con sé, quanto meno a pagare i conti necessari ad avere l'indispensabile. Alloggio e vitto, e spese accessorie collegate. Come vediamo, stiamo parlando proprio del minimo indispensabile.<br /><br /> Dal punto di vista pratico dovrebbe consentire di soddisfare alcune necessità, ma sopra a tutte una: poiché il tempo che il lavoro sottrae alla vita di tutti i giorni non può, siccome non abbiamo il dono dell'ubiquità, essere utilizzato per svolgere altre attività, il guadagno economico che si trae da una giornata lavorativa deve quanto meno servire a poter acquistare una serie di cose e servizi che non possiamo svolgere da soli, per ovvi motivi di tempo. E questo, sia chiaro, ancora prima di entrare nel merito del fatto che sia giusto o meno, positivo o negativo, scegliere di lavorare per acquisire denaro per comperare cose che invece si potrebbe fare da soli.<br /><br /> Dal punto di vista psicologico dovrebbe infine almeno poter garantire di vivere una esistenza che dal punto di vista emotivo possa scorrere senza ansie o paure, per esempio quella, sempre più diffusa nella nostra società, di riuscire a soddisfare le proprie necessità. Ma ancora: visto che il lavoro occupa non solo la maggior parte delle giornate, ma in senso lato la maggior parte della propria vita, dovrebbe essere essenziale pensare come imprescindibile il fatto che il lavoro che si svolge debba essere scelto e preferibile rispetto a un altro. Fare un lavoro che non solo costa fatica (il che è anche normale) ma che non piace e che magari reca profondi scontenti, equivale a passare la maggior parte della propria vita a fare una cosa controvoglia. In altre parole, a soffrire, soprattutto emotivamente, per tutto il corso della propria vita lavorativa (il che equivale, oggi come oggi, sino quasi alla morte).<br /><br /> È logico a questo punto fare un bilancio del proprio lavoro e verificare se questi tre ambiti sono soddisfatti, e come, oppure se siano in varia misura e combinazione più o meno disattesi. Ci sarà chi svolge un lavoro che non gli piace affatto, magari in un ambito che per propria inclinazione è diametralmente opposto al proprio sentire, ma che attraverso di esso soddisfa bene, diciamo ben oltre i limiti minimi che abbiamo indicato, gli altri due punti. Oppure chi in qualcuno di questi ambiti rilevi di essere ben al di sotto di un certo limite, ma che magari la cosa sia compensata in modo rilevante da almeno uno degli altri.<br /><br />Ma esiste un caso in cui tutti i tre gli ambiti siano del tutto disattesi. In cui il lavoro che si svolge non consente di percepire uno stipendio in grado di far fronte alle mere indispensabili necessità economiche, in cui non lasci il tempo di fare altro e che apporti un profondo malessere al lavoratore.<br /><br /> Questo è, nel nostro modello e in modo particolare negli ultimi anni, il caso più diffuso. E presumibilmente, almeno leggendo i dati economici e sentendo le dichiarazioni stesse dei nostri governanti, sarà così a lungo. Molto a lungo: secondo Monti, ed è solo una previsione, in Italia abbiamo almeno "venti anni di regime controllato". È una situazione, dunque, che non è destinata a cambiare sensibilmente in positivo per un periodo molto lungo. Quanti anni avremo tra (almeno) venti anni?<br /><br />Indichiamo un caso scuola, puramente esplicativo, che può però essere calibrato da ognuno variando i parametri relativi alla propria situazione, al luogo di residenza e alle proprie necessità. È un caso che conosciamo di persona, e non è uno dei casi limite. Le condizioni di vita e lavorative che andremo a descrivere sono di una persona che oggi può addirittura considerarsi fortunata, rispetto alla maggioranza dei lavoratori della sua stessa età, o giù di lì.<br /><br /> Trentotto anni, contratto a tempo indeterminato, 1000 euro al mese di stipendio netto, per 8 ore di lavoro dal Lunedì al Venerdì. Comune di lavoro Roma, e così la residenza.<br /><br /> Il nostro lavoratore è single, vive in un appartamento di 35 metri quadrati in affitto, per il quale paga 550 euro al mese più 100 di condominio. E più, ovviamente, le utenze.<br /><br /> Come si vede, abbiamo scelto una situazione che, per chi conosce il mondo del lavoro in una grande città o comunque può immaginare quanto accade oggi in una situazione analoga, è già ben al di sopra di tante situazione che invece sono, e di molto, peggiori.<br /><br /> Per raggiungere il posto di lavoro, il nostro soggetto utilizza un motorino, e impiega circa 35 minuti per andare e lo stesso tempo per tornare.<br /><br /> Ebbene questa persona, pur avendo un contratto a tempo indeterminato nel settore privato, per riuscire ad arrivare alla fine del mese deve svolgere necessariamente un secondo lavoro (nel caso, un paio di serate in un locale).<br /><br /> Il motivo è semplice, tra affitto e utenze, assicurazione per il mezzo e la benzina, ciò che le resta non è sufficiente a poter comperare la quantità di cibo - meramente: il cibo - che le necessita per arrivare a fine mese. E non parliamo di altre cose: vestiario, oggetti di altro tipo, spese impreviste, svago.<br /><br />Ma il punto non è solo meramente numerico. Il fatto è che le sue giornate iniziano alle 8 e terminano alle 19, spostamenti inclusi, tranne i giorni in cui lavora anche la sera, soprattutto nel fine settimana. <br /><br />E ancora, in modo determinante, questa persona, in ogni caso, non è in grado di poter accedere a nulla di ciò che Roma "offre", come la varietà di cinema e teatri, concerti ed esposizioni culturali, ristoranti, locali e più in generale tutto ciò che non sia lavoro e che (per chi apprezza) è possibile avere in una grande città: non ha denaro a disposizione per potersi permettere qualcosa. In pratica non può accedere a nulla per cui valga la pena vivere. Può solo lavorare per (tentare di) arrivare alla sopravvivenza sino alla fine del mese.<br /><br /> Ultimi tre punti. Il primo: svolge un lavoro impiegatizio che non le offre alcuna soddisfazione personale, che mediamente la annoia per otto ore ogni giorno e la impegna per nove ore o più. Il secondo: ha da poco scoperto che, nella migliore delle ipotesi - ovvero che l'azienda per la quale lavori non ceda alla recessione e sia costretta a licenziare, e che nel frattempo non occorrano altre manovre per la previdenza - potrà andare in pensione tra non meno di venticinque/trenta anni. Il terzo: non c'è alcuna possibilità all'orizzonte, mediamente logica o sulla quale puntare (che non sia una mera speranza) che le cose possano cambiare in meglio.<br /><br /> In sintesi: conduce una vita da schiavo - pur se in condizioni certamente migliori di tantissime altre - per riuscire a malapena ad arrivare alla fine del mese (quando non ci arriva si appoggia, anche solo per il vitto, a una rete di familiari) il più delle volte facendo i conti al millimetro, lavorando circa cinquanta ore a settimana in totale (tra primo e secondo lavoro) per fare cose dalle quali non trae neanche alcuna soddisfazione psicologica, senza poter godere nulla di ciò che una città come Roma offre ma soffrendone tutte le difficoltà (traffico, inquinamento, prezzi alti per ogni cosa) e con una prospettiva di condurre una vita del genere per arrivare, forse, a percepire una pensione quando avrà le forze, e il denaro sufficiente, appena per fare una passeggiata ai giardini comunali.<br /><br /> Nulla, a nostro avviso, vale un sacrificio simile. E stiamo parlando, ribadiamo, di una situazione infinitamente migliore di quella della maggior parte dei lavoratori della sua età, o poco più giovani. Ovvero della situazione lavorativa della generazione attuale e di quelle prossime.<br /><br /> Esiste dunque un limite minimo - anche se differente dal punto di vista del "quanto" in base al luogo in cui si vive, ad esempio se in una grande città oppure in provincia - al di sotto del quale lavorare diventa controproducente. Ed è, come abbiamo visto, un ragionamento prettamente logico, numerico, pratico.<br /><br />Volutamente non abbiamo affrontato in questa sede, ma lo faremo a breve, l'aspetto più prettamente emotivo e se vogliamo filosofico del concetto di lavoro. Ovvero, detto sinteticamente, il concetto di "senso" - direzione e significato - che il lavoro dovrebbe avere (rispetto a quello che la maggioranza delle persone fa e che invece, di senso, ne ha poco, in generale e per sé). Come detto torneremo sul punto prossimamente, per ora valga almeno una riflessione: svolgere un lavoro che impegna la maggior parte delle proprie giornate e percepire che tale lavoro non ha senso se non (e non sempre) nella misura unica del ritorno pratico, economico principalmente, equivale a dire che si sarà spesa la propria vita intera senza senso. Se questa considerazione valga poco o molto, ognuno può dire. In ogni caso, affronteremo il tema presto.<br /><br /> Tornando a noi, moltissimi tra i lavoratori attuali vivono proprio una situazione al limite, e molti sono direttamente al di sotto di tale limite: lavorano anche moltissimo senza riuscire a percepire uno stipendio in grado di garantirgli anche il minimo che un lavoro dovrebbe garantire. <br /><br />Semplice deduzione impone dunque una seconda domanda: perché si continua a perpetrare una situazione che, in modo evidente, non è in grado di risolvere la propria esistenza? La risposta è purtroppo brutalmente frustrante: la maggior parte di chi vive una storia del genere, pur rendendosi evidentemente conto della situazione nella quale versa, preferisce continuare a viverla piuttosto che anche solo ipotizzare la possibilità di imprimere un cambiamento radicale. Di più: molti vivono costantemente nella speranza illusoria che qualche cosa possa cambiare. Per quale motivo, vista la situazione, non è dato sapere.<br /><br />È come essere una squadra di calcio che gioca una partita evidentemente truccata, in cui ogni minuto l'altra squadra segna dieci reti, e al momento il risultato è di 70 a 1, e però pensa ancora che siccome la palla è rotonda possa accadere qualcosa di non meglio precisato in grado di far invertire la tendenza e sperare almeno in un pareggio quando invece, chiaramente, l'unica cosa da fare sarebbe lasciare il campo in segno di protesta e andarsi a trovare una nuova partita, un nuovo campionato non truccato.<br /><br />E invece no, malgrado tutto, si continua a stare alla macina. Malgrado l'evidenza si continua a disperdere tutti i giorni della propria vita per stare al gioco di chi non ha altro obiettivo di continuare a farci stare al (loro) tavolo da gioco.<br /><br /> Capire la situazione, rinunciare a credere all'impossibile, e decidere di imprimere un cambiamento alla sfera della propria vita, con tutto quello che questo comporta, naturalmente, è dunque un atto di ribellione. Che ovviamente non è per tutti, anche se, se fosse applicato da un numero elevato di persone e di popoli, sarebbe in grado di innescare ciò di cui ci sarebbe reale bisogno, ovvero una rivoluzione.<br /><br />In ogni caso, posto che i dati sono questi, e la dimostrazione non è negoziabile, non è che si hanno poi molte altre scelte: o si continua a ignorare la realtà, oppure la si affronta, e se si ha coraggio, si scelgono altre strade. Per quanto inesplorate possano essere. Da una parte c'è una strada certa, e sappiamo senza possibilità di essere smentiti di che tipo è, cosa comporta, e molto probabilmente che non si modificherà, almeno nel corso della nostra vita. Dall'altro lato la possibilità, almeno la possibilità, di trovare altro. A ognuno la scelta, e ora. Non quando la vita sarà passata.<br /><br /> Valerio Lo Monaco<br /><a href="http://www.ilribelle.com/">www.ilribelle.com</a><br />20.03.2012Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-38533526348293185712012-02-28T09:14:00.000+01:002012-02-28T09:15:26.190+01:00Gran Bretagna, alcuni medici somministrano di nascosto il vaccino MMR<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /> La notizia appare sull'edizione on line del dailymail (<a href="http://www.dailymail.co.uk/health/article-200847/Doctors-giving-MMR-stealth.html" target="_blank"><b>Doctor -giving MMR 'by stealth</b></a>'):<blockquote><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify">I medici di famiglia sono stati accusati di somministrare di nascosto il vaccino MMR (parotite, morbillo, rosolia) a bambini che vengono nei loro ambulatori per ricevere altri tipi di vaccini. </div></blockquote><blockquote><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify">Almeno 50 genitori inorriditi si sono lamentati che il propriomedico di famiglia ha 'erroneamente' somministrato ai loro figli il vaccino combinato contro parotite, morbillo, rosolia. (...)</div></blockquote><blockquote><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify"><div style="clear:both;text-align:center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdU3orz9CTkrdN6F_xmsORaivRB6eDINl2LPSMLg9RoFsacj9ZDg2dvhh5aXklLi6sbSBL7TZTGq6eW-TfO2xsKJpXbG8e4olUfl6H3Jst_t_O8uGt-boAfd6VJPhhDCLEDA-3lDvmrY2f/s1600/stealth+2.jpg" style="clear:left;float:left;margin-bottom:1em;margin-right:1em" target="_blank"><img border="0" height="195" width="200" /></a></div><br /></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify">Tale vaccino è temuto per le possibili connessioni con l'autismo e la sindrome del colon irritabile, il che ha portato ad un calo delle somministrazioni, che adesso sono intorno all' 82 per cento su scala nazionale. A Londra la percentuale è precipitata al 67.5 per cento, ingenerando paure di epidemie di morbillo. (...)</div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify"><br /></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify">I medici di famiglia ricevano un pagamento extra se riescono a vaccinare il 90 per cento dei loro bambini ma quelli che non raggiungono l'obiettivo - anche di un solo bambino - possono perdere più di 2.000 sterline all'anno. (...)</div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify"><br /></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify">A una madre sconvolta pare sia stato detto da una infermiera che aveva appena somministrato il vaccino MMR senza consenso 'Eravate sulla nostra lista delle persone cui somministrare il vaccino MMR.' (...)</div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify"><br /></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif;text-align:justify">Un portavoce del ministero della salute ha detto: 'Nessun bambino dovrebbe essere vaccinato se i genitori non hanno dato il loro consenso. Nessuna delle vaccinazioni per l'infanzia disponibili in Gran Bretagna è obbligatoria.'</div></blockquote><div style="text-align:justify"><div style="clear:both;text-align:center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkfUM9G-aTKaeehOBRRfh_sN3FWdwga8iX9rLenOgfuFkCjFiIvzrSHAsXp1uwrbfuACD52JUOjWMomUFgSkbEnzamjgVfjzOeYNhTyupc-WuY8MU3tTNrH8QWJoCGH32vYt66m0zNitBT/s1600/stealth+3.jpg" style="clear:left;float:left;margin-bottom:1em;margin-right:1em" target="_blank"><img border="0" height="170" width="200" /></a></div><span style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif">Sui danni da vaccinazioni contro parotite, morbillo, rosolia e sulla loro inutilità (ci sono state diverse epidemie che hanno colpito proprio le persone vaccinate) vedi i seguenti link</span></div><br /><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><b><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/12/londra-40-bambini-uccisi-dal-vaccino.html" target="_blank">londra-40-bambini-uccisi-dal-<wbr>vaccino.html</a></b></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><br /></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/search/label/vaccino%20contro%20il%20morbillo" target="_blank"><b>vaccino contro il morbillo</b></a></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><br /></div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/search/label/vaccino%20per%20gli%20orecchioni%20" target="_blank"><b>vaccino per gli orecchioni </b></a></div><br /><div style="text-align:justify"><span style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif">Sulle strategie mondiali che vogliono portare alle vaccinazioni per i bambini senza il consenso dei genitori vedi </span><a href="http://swinehoax.blogspot.com/2012/02/vaccinating-without-parental-knowledge.html" style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif" target="_blank"><b>vaccinating-without-parental-<wbr>knowledge</b></a><span style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"> (che a presto spero di tradurre).</span></div><br /><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif">In particolare ricordiamo quanto segue:</div><div style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><span style="font-size:small"><br /><a href="http://www.thetimes.co.uk/tto/public/sitesearch.do?querystring=40+vaccine&p=tto&pf=all&bl=on" target="_blank"> <b>The Times, 24 ottobre 2010</b></a></span></div><span style="font-size:small"><br /></span><br /><div style="text-align:justify"><span style="font-size:small"><span style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"> </span><span style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><b>Quaranta bambini sono morti dopo una vaccinazione di routine con MMR (</b><b><span>Morbillo, Parotite e Rosolia</span></b><b>) e 2.100 hanno subito una reazione post-vaccinale grave. Le autorità sanitarie del Regno Unito sono state costrette a divulgare questa notizia in settimana - e queste cifre sono solo la punta dell'iceberg.</b></span></span><br /><br /><span style="font-size:small"><span style="font-family:Georgia,"Times New Roman",serif"><b>... e poi ... </b></span></span><br /><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_2276195753746954965"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/08/131-bambini-vaccinati-sotto-minaccia.html" target="_blank">131 bambini vaccinati sotto minaccia della polizia nel Malawi</a> </h3><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_7897741133224106179"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/09/le-vaccinazioni-contro-il-morbillo.html" target="_blank">Le vaccinazioni contro il morbillo infuocano l’animo dei cinesi</a> </h3></div></div></div><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_4563534399058647399"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/09/bangladesh-3-bambini-muoiono-poco-ore.html" target="_blank">Bangladesh: 3 bambini muoiono poco ore dopo essere stati vaccinati contro il morbillo</a></h3><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_1474406481931641285"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/08/india-4-bambini-muoiono-pochi-minuti.html" target="_blank">India: 4 bambini muoiono pochi minuti dopo la vaccinazione contro il morbillo</a> </h3></div></div></div><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_7389915487215806855"></a> <h3><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/09/lindia-blocca-i-programmi-di.html" target="_blank">L'India blocca i programmi di vaccinazione dopo la morte di 4 bambini</a></h3></div></div></div></div></div></div></div></div></div><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_1570340749231444033"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/09/il-vaccino-contro-gli-orecchioni-non.html" target="_blank">Il vaccino contro gli orecchioni non funziona!</a> </h3></div></div></div><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_989650054337563954"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/10/ancora-sullinefficacia-del-vaccino.html" target="_blank">Ancora sull'inefficacia del vaccino contro la parotite</a> </h3></div></div></div><h2><span></span></h2><div> <div> <div> <a name="135c12400af08a2c_8862707437067898113"></a> <h3> <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/10/cosa-si-nasconde-dietro-la-recente.html" target="_blank">Cosa si nasconde dietro la recente ritrattazione del Lancet di uno studio che attribuiva al vaccino MPR il danno autistico?</a> </h3></div></div></div></div> Fonte : <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/02/gran-bretagna-alcuni-medici.html" target="_blank">la scienza marcia e la menzogna globale</a>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-61246267858538731952012-02-14T12:20:00.004+01:002012-02-14T12:31:12.550+01:00Shikin Haramitsu Daikomyo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfH50z7hIk6AfY6KLZc9G9o5V1atag6Y9n0vt9HnP5TTU7pWBU45HYx8uFQZbJy832Rou60yl-As312vWGzm765vsRzST_7n_rb0AA4ZH0m8VAj3xrLiZmwGpfwf209eM47NnO6rYzjv4/s1600/dai-ko-myo.gif"><br /></a><br /><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><span id="result_box" class="long_text" lang="it"><br /><span class="hps">SHI</span><span class="atn">-</span><span>KIN</span> <span class="hps">HARA</span><span class="atn">-</span><span>MITSU</span> <span class="hps atn">DAI-</span><span>KO</span><span class="atn">-</span><span>MYO</span> <span class="hps">significa:</span><br /><br /><span class="hps"><br /><span style="font-weight: bold;">Shikin</span></span><br /><span class="hps">Un saluto</span><span>,</span> <span class="hps">sensazione di</span> <span class="hps">armonia,</span> <span class="hps">percepito dal</span> <span class="hps">cuore.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;" class="hps">Haramitsu</span><br /><span class="hps">La Saggezza</span> che proviene <span class="hps">dal coraggio</span> <span class="hps">e lo sforzo</span> che <span class="hps">favorisce</span> <span class="hps">la sincerità</span><span>, la lealtà</span> <span class="hps">e la fedeltà</span><span>.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;" class="hps">Daikomyo</span><br /><span class="hps">Portare</span> <span class="hps">rispetto e</span> <span class="hps">fiducia</span><span>, illuminazione</span> <span class="hps">dall'interno</span> <span class="hps">verso l'esterno.</span><br /><br /><span class="hps">Nel loro insieme</span><span>:<br /></span><span style="color: rgb(204, 102, 204);"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">Ogni</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">incontro</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">è sacro</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">e potrebbe</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">presentare</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">una chiave per</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">potenziale la</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">perfezione della</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">grande illuminazione</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">universale</span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;"> </span><span style="color: rgb(204, 102, 204); font-weight: bold;" class="hps">che cerchiamo.</span><br /><br /><br /><span class="hps">Shikin</span> <span class="hps">Haramitsu</span> <span class="hps">Daikomyo</span> <span class="hps">ha</span> <span class="hps">molte traduzioni</span> <span class="hps">e non può essere</span> <span class="hps">tradotto</span> <span class="hps">direttamente</span> <span class="hps">in inglese</span><span class="">.</span> <span class="hps">Una</span> <span class="hps">interpretazione è</span><span>,</span> <span class="hps">"Un momento di</span> <span class="hps">vera interazione</span> <span class="hps">tra la mente</span> <span class="hps">e lo spirito</span> <span class="hps">può portare</span> <span class="hps">verso l'illuminazione</span><span>"</span><span>.</span><span><br /><br /></span><span class="hps">Fondamentalmente</span><span>,</span> <span class="hps">ogni esperienza alla quale vado</span> <span class="hps">incontro</span> <span class="hps">ha il potenziale per</span> <span class="hps">essere quella</span> <span class="hps">cosa che</span> <span class="hps">ti porta verso l'illuminazione</span>. <span class="hps">Si potrebbe anche</span> dire<span class="hps"> che</span> <span class="hps">ogni momento è un'esperienza di </span><span class="hps"> apprendimento.<br /><br /></span></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfH50z7hIk6AfY6KLZc9G9o5V1atag6Y9n0vt9HnP5TTU7pWBU45HYx8uFQZbJy832Rou60yl-As312vWGzm765vsRzST_7n_rb0AA4ZH0m8VAj3xrLiZmwGpfwf209eM47NnO6rYzjv4/s1600/dai-ko-myo.gif"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 164px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfH50z7hIk6AfY6KLZc9G9o5V1atag6Y9n0vt9HnP5TTU7pWBU45HYx8uFQZbJy832Rou60yl-As312vWGzm765vsRzST_7n_rb0AA4ZH0m8VAj3xrLiZmwGpfwf209eM47NnO6rYzjv4/s200/dai-ko-myo.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5708951946125024498" border="0" /></a><br /><div style="text-align: center;"><span style="color: rgb(255, 255, 0); font-weight: bold;" class="st">TUTTO QUELLO CHE FACCIO SIA DI AIUTO A DARMI LA CHIAVE PER L'ILLUMINAZIONE</span><br /></div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-67006205765920678642012-02-14T12:09:00.001+01:002012-02-14T12:09:44.195+01:00Kuji Kiri<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><h3 class="post-title entry-title"> <a href="http://fumaryucatania.blogspot.com/2011/03/kuji-kiri.html">Kuji Kiri</a> </h3> <div class="post-header"> </div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://lh5.googleusercontent.com/-3l3jMP16v8g/TWzoWG-0c8I/AAAAAAAAAAo/BjmrKTYosNk/s1600/images9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img src="https://lh5.googleusercontent.com/-3l3jMP16v8g/TWzoWG-0c8I/AAAAAAAAAAo/BjmrKTYosNk/s1600/images9.jpg" border="0" /></a></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><u><b>IL KUJI KIRI</b></u></div><div> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il Kuji kiri è una delle 12 pratiche quotidiane del Gyo-ja nel Buddhismo esoterico Tendai. Essendo una pratica quotidiana, il suo scopo principale, di cui si parla in questo articolo, è di <strong>DIRIGERE E FOCALIZZARE</strong> le nostre energie, la nostra intera essenza verso lo scopo o l'obbiettivo prefissato. </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ade esempio, per richiamare a noi quelle qualità che per qualche ragione, abbiamo dentro di noi ma non riusciamo ad esternare.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Lasciamo perdere quindi fantasticherie su abracadabra vari!</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ognuna delle parole che compongono i 9 tagli del Kuji-kiri ha un significato preciso e nella globalità sono giuramenti, voti, atti a indirizzare la nostra volontà al miglioramento totale.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il rituale inizia ponendo le mani nella posizione di "spada e fodero" (vedi immagine), e puntando le dita della "spada" verso la fronte, all'altezza del 3°occhio per intenderci. Ora dobbiamo focalizzare il nostro obbiettivo davanti a noi e nella nostra mente, ad esempio il tipo di qualità che vorremmo avere, l'immagine rappresentativa del tipo di qualità che vorrei richiamare a me: Importante, se ad esempio l'immagine di un Nyorai non lavora bene con la mia cultura e personalità, allora posso usarne un'altra che per me esprima la stessa cosa.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Quindi si recita il mantra di Fudo-Myo. E' un pò complicato da imparare bene a memoria, ma per semplicità potete pronunciarne la "versione breve", dicendo "<strong>KANMAN!</strong>".Eseguite ora i nove tagli con la vostra "spada",tenete sempre a mente il vostro obbiettivo e "tagliate" muovendovi sul posto come se aveste una vera lama.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il 10°taglio viene eseguito da destra a sinistra in diagonale. Può essere pronunciato come "<strong>AH-UM</strong>!"oppure come "<strong>SHO-UH</strong>!". Adesso rinfoderate la "spada", alzate entrambe le mani sopra la fostra testa e poi riabbassatele hai lati, per liberare le energie accumulate.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> Complimenti,avete eseguito il vostro primo, vero, kuji-kiri.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Vediamo singolarmente ogni Mudra Kuji Kiri. </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><b>RIN</b>: La forza della mente e del corpo . </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>PIO</b>: Direzione dell'energia </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>TO</b>: Armonia con l'univers</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>SHA</b>: Guarire se stessi o gli altri </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>KAI</b>: Premonizione del pericolo </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>JIN</b>: Lettura dei pensieri altrui.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>RETSU</b>: Padronanza del Tempo e dello Spazio </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><b>ZAI</b>: Controllo sugli elementi della Natura </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><b>ZEN</b>: Illuminazione </div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-10847505192405871232012-01-13T09:02:00.002+01:002012-01-13T09:03:15.351+01:00Una teoria sociale ed evolutiva delle malattie umane e del dolore cronico<img src="http://www.comedonchisciotte.org/images/brain-chronic$20pain.jpg" align="left" height="230" width="230" /> <span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">DI DENIS RANCOURT</span><br /><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;"><i>Dissident Voice</i><br /><p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Ci piace coltivare una nostra immagine della specie per cui siamo radicalmente differenti da formiche e api. Questa è l’idea. Formiche e api sono automi completamente governati da segnali chimico-fisici e ogni singolo individuo nella colonia ha il suo preciso posto che determina le sue caratteristiche fisiche, adattate alla funzione della sua classe.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Distinguiamo queste colonie di insetti dai mammiferi, che immaginiamo avere un livello molto più elevato di individualità. Ci piace pensare a mandrie o branchi di mammiferi come individui che “scelgono” di unirsi e cooperare. Generalmente non ammettiamo che le caratteristiche anatomiche siano associate alla classe, in gerarchie di dominanza sociale.</span> <br /><br /><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Ma gli esseri umani, i primati, le formiche e le scimmie potrebbero essere molto più vicini di quanto non siamo disposti ad ammettere, dunque facilmente capaci di percepire.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Esiste un settore della ricerca scientifica che indica quanto possiamo essere in errore. È lo studio sugli effetti della gerarchia di dominanza sulla salute dell’individuo. Si è scoperto che nei mammiferi e negli uccelli, per esempio, la salute dell’individuo, salvo incidenti, è principalmente dovuta alla posizione dello stesso nella gerarchia di dominanza sociale (1,2,3). Bisogna porre “primariamente” l’accento su questo come di gran lunga il fattore più importante, che ha un diretto impatto biochimico e fisiologico (1).</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">La gerarchia di dominanza nei gruppi di scimmie, per esempio, determina la fertilità, la resistenza alle malattie, il vigore e la longevità dell’individuo.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Ora, la scoperta della gerarchia di dominanza come determinante la salute dell’individuo è un paradigma stabilito, se la medicina possa mai essere in grado di riconoscerlo (3), al pari della tettonica a zolle nelle scienze della terra, della meccanica newtoniana in fisica e dell’evoluzione in biologia; ma tutto ciò conduce ad una domanda: perché?</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">C’è un vantaggio evolutivo, per i mammiferi ad esempio, nel soffrire di gravi effetti sulla salute in una gerarchia di dominanza intraspecifica? In caso contrario, come è sopravvissuta nella scala evolutiva la vulnerabilità della salute dell’individuo alla gerarchia di dominanza sociale? C’è un uso o un bisogno di tale vulnerabilità alla dominanza in termini di sopravvivenza della specie, o è semplicemente una reminescenza arcaica o di evoluzione cellulare?</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Una prima occhiata suggerirebbe che la specie umana non può, per esempio, in alcun modo beneficiare dall’avere individui la cui salute è materialmente e negativamente colpita dalla gerarchia di dominanza sociale. Ma questa conclusione è corretta?</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Io credo di no.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Qual è la specie animale, dotata di sistema nervoso importante, di maggior successo sulla Terra, sia in termini di numero di individui e biomassa totale che in termini di impatto trasformativo sulla biosfera? Risposta: le formiche (4). E i grandi mammiferi di maggior successo? Gli esseri umani (5). Entrambi vivono in società altamente gerarchizzate.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Qual è la biologia che sostiene una società altamente gerarchica di mammiferi? L’individuo deve accettare il suo posto. La competitività a tutto campo di individui di pari livello (come una rissa da bar) è la ricetta per un disastro e non porta ad alcuna gerarchia altamente suddivisa. Individui vigorosi che sono e si percepiscono ugualmente forti non si organizzano spontaneamente in una gerarchia di dominanza stratificata.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Se sei e ti senti angosciato dall’essere dominato, non reagisci. Accetti il tuo posto. La specie è felice di avere orde di individui poco sani che moriranno giovani dopo aver speso i loro giorni a fare il lavoro sporco. Quale miglior modo per suddividere in classi una specie di successo?</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">L’impatto sulla salute individuale gioca anche un altro ruolo chiave, oltre a fornire il <i>feedback</i> per la suddetta stratificazione sociale. Fornisce un meccanismo necessario di auto-distruzione per gli individui che non rientrano più o escono fuori dai canoni di docilità e conformità.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">In una società altamente suddivisa gli individui che non funzionano devono essere eliminati o diventano una forza distruttiva contro la gerarchia. La polizia e le prigioni non sarebbero sufficienti per raggiungere questo scopo senza la intrinseca vulnerabilità individuale alla gerarchia di dominanza.</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Quando l’individuo cerca di uscirne e percepisce che non c’è alcun modo, si autodistrugge, piuttosto che esplodere, nella maggior parte dei casi. Ciò è chiamato cancro e malattie cardiache. Prevengono la furia distruttiva dell’individuo disilluso e portano a una fine naturale al termine del ciclo individuale di utilità per la gerarchia, alla specie.</span></p> <p><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Nessuna meraviglia che gli anarchici siano così pochi e lontani! Ma come ogni sistema guidato da feedback positivi, è intrinsecamente instabile (6).</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;"><b><i>Note</i></b>:</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">1. “L’influenza della gerarchia sociale nella salute dei primati (recensione)” di Robert M. Sapolsky, <i> Science</i>, 308, p. 648-652, 2005 (e relativi riferimenti)</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">2. “La cultura anti-fumo è dannosa per la salute: il vero problema della gestione della salute pubblica”, Denis G. Rancourt, 2011</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">3. “La medicina ufficiale è una truffa dannosa?”, Denis G. Rancourt, 2011</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">4. “L’utilizzo dei combustibili fossili è una significativa attività planetaria?”, Denis G. Rancourt, 2010</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">5. “L’intelligenza collettiva non implica intelligenza individuale: la tecnologia non proviene dai geni”, Denis G. Rancourt, 2011</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">6. “Le istituzioni costruiscono gerarchie tra politico-culturali ri-normalizzazioni”, Denis G. Rancourt, 2011</span></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;"><i>Denis G. Rancourt è stato professore di ruolo in Fisica presso l’Università di Ottawa, in Canada. Ha esercitato in vari settori della scienza, finanziati da un’agenzia nazionale e ha guidato un laboratorio riconosciuto a livello internazionale. Ha pubblicato oltre 100 articoli nelle principali riviste scientifiche. Ha sviluppato corsi di attivismo popolare ed è stato un critico aperto dell’amministrazione universitaria e un difensore degli studenti e dei diritti del popolo palestinese. È stato licenziato nel 2009 a causa della sua dissidenza da un presidente convinto sostenitore della politica israeliana.</i></span></p> <center><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">**********************************************</span></center> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">Fonte: </span><a href="http://dissidentvoice.org/2011/12/a-theory-of-chronic-pain/"><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;color:#333399;">A Theory of Chronic Pain</span></a></p> <p><span style="font-family:Verdana;font-size:100%;">26.12.2011</span></p> </span>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-69375866091813212052011-11-04T14:50:00.000+01:002011-11-04T14:51:01.415+01:00SULLE MERAVIGLIE DELL'ONNIVORISMO<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><b>CONTAMINAZIONI PARASSITARIE, VIRALI, BATTERIOLOGICO-FECALI</b><br /><br /> DI CARLO MARTINI<br /><i>ComeDonChisciotte</i><br /><br /> Mentre i Center for Disease Control and Prevention <a href="http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm6035a6.htm?s_cid=mm6035a6_w">annunciano</a> l'identificazione di un nuovo ceppo di virus dell'<a href="http://www.humanesociety.org/issues/swine_flu/facts/flu_factories.html">influenza suina</a> in due bambine statunitensi, <a href="http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8657">continuiamo</a> la serie di articoli sulle forme di contaminazione del corpo causate/favorite dall'onnivorismo e dagli allevamenti intensivi, con gli inevitabilli costi sociali in termini di morbilità della popolazione che ne derivano.<br /><img src="http://img15.imageshack.us/img15/7170/30137173.jpg" alt="Free Image Hosting at www.ImageShack.us" align="left" border="0" /><br /> Ringraziamo in particolare il dottor Michael Greger per lo straordinario lavoro di divulgazione scientifica che sta portando avanti su <a href="http://nutritionfacts.org/">Nutrition Facts</a>, che è stata la principale fonte di ispirazione per questo articolo.<br /><br /> Cominciamo dunque con le forme di parassitosi:<br /><br /> <b>Anisakis Simplex</b><br /><br /> L'Anisakis Simplex (foto) è un verme parassitario le cui larve sono presenti soprattutto nel pesce e che in una recente pubblicazione dalla Spagna è stato riscontrato in ben 2/3 dei campioni commerciali analizzati (Lopez, 2010). Soggetti ad elevata sensibilità possono riportare i tipici sintomi allergenici indipendentemente dalla cottura, e anzi ci sono casi registrati di sintomatologie persino dopo l'ingestione di pollame che era stato nutrito a pesce (Armentia, 2006).<br /><br /><i>A. Armentia, F. J. Martin-Gil, C. Pascual, M. Mart n-Esteban, A. Callejo, and C. Mart nez. Anisakis simplex allergy after eating chicken meat. Journal of Investigational Allergology and Clinical Immunology, 16(4):258, 2006.<br />I. Lopez and M. A. Pardo. Evaluation of a real-time polymerase chain reaction (pcr) assay for detection of anisakis simplex parasite as a food-borne allergen source in seafood products. J. Agric Food. Chem., 58(3):1469 -1477, 2010. </i><br /><br /> <a href="http://img692.imageshack.us/i/indexnbc.jpg/"><img src="http://img692.imageshack.us/img692/5146/indexnbc.jpg" alt="Free Image Hosting at www.ImageShack.us" align="left" border="0" /></a><b>Taenia Solium</b><br /><br /> La neurocisticercosi è una condizione causata dai parassiti Taenia Solium (tenie del maiale), che infettano e "scavano" il tessuto cerebro-spinale causando emicranee, deficit neurologici e costituendo la prima causa di epilessia a livello mondiale, con un decorso potenzialmente fatale (Davidson 2010, Moskowitz 2010). Dopo l'infezione, le larve possono svilupparsi in tenie di 2-7 metri di lunghezza, e vivere fino ai 25 anni.<br /><br /> La carne cruda di maiale e l'esposizione a materiale fecale contaminato sono i veicoli primari di trasmissione: il problema riguarda prevalentemente i paesi a basso sviluppo socio-economico, ma i flussi migratori stanno facendo crescere i casi anche nei paesi occidentali (Schantz 1992, Moore 1995, Coyle 2009)<br /><br /> <i>Coyle CM, Tanowitz HB. Diagnosis and treatment of neurocysticercosis. Interdiscip Perspect Infect Dis. 2009;2009:180742. Epub 2009 Aug 27.<br /> Davidson PN. Neurocysticercosis: fireflies in the central nervous system. Am J Electroneurodiagnostic Technol. 2010 Mar;50(1):26-36.<br />Moore AC, Lutwick LI, Schantz PM, Pilcher JB, Wilson M, Hightower AW, Chapnick EK, Abter EI, Grossman JR, Fried JA, et al. Seroprevalence of cysticercosis in an Orthodox Jewish community. Am J Trop Med Hyg. 1995 Nov;53(5):439-42.<br />Moskowitz J, Mendelsohn G. Neurocysticercosis. Arch Pathol Lab Med. 2010 Oct;134(10):1560-3.<br /> Schantz PM, Moore AC, Muñoz JL, Hartman BJ, Schaefer JA, Aron AM, Persaud D, Sarti E, Wilson M, Flisser A. Neurocysticercosis in an Orthodox Jewish community in New York City. N Engl J Med. 1992 Sep 3;327(10):692-5.</i><br /><br /> <b>Toxoplasma Gondii</b><br /><br /> Il toxoplasma gondii è un parassita cerebrale per cui la carne di agnello costituisce uno dei mezzi di trasmissione (Dubey, 2008). Attualmente si stima che il tasso di contagio potrebbe arrivare fino ad un 10 % della popolazione statunitense, e le possibi implicazioni vanno da schizofrenia, disordini bipolari e malattia di Parkinson fino ai disturbi oculari (Yolken, 2009).<br /><br /> <i>J. P. Dubey, N. Sundar, D. Hill, G. V. Velmurugan, L. A. Bandini, O. C. H. Kwok, D. Majumdar, and C. Su. High prevalence and abundant atypical genotypes of toxoplasma gondii isolated from lambs destined for human consumption in the usa. Int. J. Parasitol., 38(8 - 9):999-1006, 2008.<br />Yolken RH, Dickerson FB, Fuller Torrey E. Parasite Immunol. 2009 Nov;31(11):706-15. Toxoplasma and schizophrenia.</i><br /><br /> <b>VIRUS</b><br /><br /> <b>Human Papilloma Virus</b><br /><br /> Una pubblicazione dalla Germania (Schneider, 1990) raccontava il caso di un diciannovenne con un condiloma uretrale (tumore sulla punta del pene) che continuava a ripresentarsi nonostante le operazioni chirurgiche: dopo lo sospensione del consumo di carne di maiale, fu finalmente possibile una regressione della malattia, nella cui genesi è implicato lo human papilloma-virus (HPV). I risultati portarono i ricercatori a sospettare che lo HPV fosse alla base delle forti correlazioni statistiche - a livello dei vari paesi - tra consumo di tale carne e l'incidenza di tumore cervicale, che è particolarmente bassa in Israele.<br /><br /> <i>Schneider A, Morabia A, Papendick U, Kirchmayr R. Pork intake and human papillomavirus-related disease. Nutr Cancer. 1990;13(4):209-11. Department of Obstetrics and Gynecology, University of Ulm, West Germany.</i><br /><br /> <b>Virus della leucemia bovina</b><br /><br /> Con l'eccezione dei vegetariani, che hanno un'incidenza straordinariamente bassa (Key, 2009), gli ultimi decenni hanno visto un generale aumento dei casi di linfoma non-Hodgkin, a cui potrebbe contribuire il (retro)virus della leucemia bovina: in una pubblicazione dagli Stati Uniti, gli anticorpi reattivi sono stati riscontrati nel 72 % delle persone analizzate, possibilmente come risultato dell'ingestione dei cibi commerciali che presentano cellule infette: carne di mucca e latticini (Buehring, 2003).<br /><br /> <i>Buehring GC, Philpott SM, Choi KY. Humans have antibodies reactive with Bovine leukemia virus. AIDS Res Hum Retroviruses. 2003 Dec;19(12):1105-13. <br />Key TJ, Appleby PN, Spencer EA, Travis RC, Allen NE, Thorogood M, Mann JI. Cancer incidence in British vegetarians. Br J Cancer. 2009 Jul 7;101(1):192-7. Epub 2009 Jun 16.</i><br /><br /> <b>Virus dell'epatite E</b><br /><br /> L'epatite E è una malattia infiammatoria del fegato causata da uno specifico virus a trasmissione zoonotica: i maiali domestici (ma anche cinghiali, cervi e crostacei) ne sono portatori, e le loro carni o interiora possono fungere da mezzo di trasmissione (Teo, 2010). Contaminazioni infettive sono state comunemente riscontrate in prodotti commerciali dal Giappone fino al Nord America: non solo nel fegato di maiale (Yazaki, 2003 & Feagins, 2007), ma anche negli altri organi e tessuti provenienti da questo animale (Leblanc, 2010).<br /><br /> Tale virus potrebbe avere un ruolo - oltre che negli alti livelli di anticorpi HVE riscontrati nei donatori di sangue statunitensi - anche nell'associazione fortemente positiva (maggiore di quella per l'alcool!) tra consumo pro-capite di carne di maiale e mortalità per malattia epatica cronica nelle varie nazioni (Dalton, 2010).<br /><br /> Da notare che la relativa stabilità termale del virus faccia sì che la cottura breve non sia una garanzia di disattivazione (Emerson, 2005).<br /><br /> <i>Dalton HR, Bendall RP, Pritchard C, Henley W, Melzer D. National mortality rates from chronic liver disease and consumption of alcohol and pig meat. Epidemiol Infect. 2010 Feb;138(2):174-82. Emerson SU, Arankalle VA, Purcell RH. Thermal stability of hepatitis E virus. J Infect Dis. 2005 Sep 1;192(5):930-3. Feagins AR, Opriessnig T, Guenette DK, Halbur PG, Meng XJ. Detection and characterization of infectious Hepatitis E virus from commercial pig livers sold in local grocery stores in the USA. J Gen Virol. 2007 Mar;88(Pt 3):912-7. Leblanc D, Poitras E, Gagné MJ, Ward P, Houde A. Hepatitis E virus load in swine organs and tissues at slaughterhouse determined by real-time RT-PCR. Int J Food Microbiol. 2010 May 15;139(3):206-9. Teo CG. Much meat, much malady: changing perceptions of the epidemiology of hepatitis E. Clin Microbiol Infect. 2010 Jan;16(1):24-32 Yazaki Y, Mizuo H, Takahashi M, Nishizawa T, Sasaki N, Gotanda Y, Okamoto H. Sporadic acute or fulminant hepatitis E in Hokkaido, Japan, may be food-borne, as suggested by the presence of hepatitis E virus in pig liver as food. J Gen Virol. 2003 Sep;84(Pt 9):2351-7.</i><br /><br /> <b>Virus oncogenici del pollame</b><br /><br /> I virus oncogenici presenti nel pollame (leucosi-sarcoma aviare, reticoloendoteliosi, malattia di Marek) potrebbero essere alla base di una sconcertante pubblicazione epidemiologica proveniente da Baltimore (Johnson, 2010), dove è stato constatato che, rispetto alla popolazione generale, i lavoratori nella macellazione del pollame hanno una maggiore incidenza dei tumori di cavità oro-nasali, faringe, esofago, recto-sigmoide-ano, fegato, myelofibrosi, leucemia linfatica e mieloma multiplo. Gli stessi ricercatori hanno espresso la preoccupazione che tali virus potrebbero contaminare anche il consumatore finale (contatto con le mani o le superfici della casa) prima della cottura.<br /><br /> <i>Johnson ES, Zhou Y, Lillian Yau C, Prabhakar D, Ndetan H, Singh K, Preacely N. Mortality from malignant diseases-update of the Baltimore unions poultry cohort. Cancer Causes Control. 2010 Feb;21(2):215-21.</i><br /><br /> <b>CONTAMINAZIONI BATTERIOLOGICO-FECALI</b><br /><br /> Secondo uno dei più recenti rapporti pubblicati dal National Antimicrobial Resistance Monitoring System (facente parte dei Centers for Disease Control and Prevention), le carni statunitensi (pollame, bovini, suini) sono frequentemente contaminate da Salmonella, Campylobacter - ossia una delle più comuni cause di paralisi neuro-muscolare - ed Escherichia Coli, che è generalmente un indicatore dei residui fecali (CDC NARMS, 2009). Non a caso, come osservato da una ricerca dell'Università dell'Arizona, nelle case dei cittadini le superfici della cucina tendono ad essere più fecalmente contaminate di quanto non lo siano quelle del bagno (Rusin, 1998)<br /><br /> La situazione non è più incoraggiante rispetto ai livelli di contaminazione fecale del pesce, causati dalle pratiche di eviscerazione e la conseguenze esposizione agli scarti viscerali (Pao, 2008). Sebbene molte delle spaventolse patologie acute (tra cui il colera) associate alle contaminazioni batteriche siano attribuibili al consumo di cibi marini crudi (Morris 2003, Nawa 2005, Tobin-D'Angelo 2008, Tsai 2009), le ciguatossine di alcuni pesci esotici possono sopravvivere alla cottura, e costituiscono infatti la base per i 50.000 casi all'anno d avvelenamento da Ciguatera a livello mondiale, che si manifestano con sintomatologie tanto gastro-intestinali quanto neurologiche (CDC,2009).<br /><br /> Come nota ironica conclusiva, ricordiamo che in realtà - come constatato in una pubblicazione dell'University of Veterinary Medicine di Hannover (Atannasova, 2008) - esiste la possibilità di mangiare persino dell'ottimo sushi completamente esente da contaminazioni fecali di qualsiasi tipo: quello vegan, basato sui cetrioli o sull'avocado.<br /><br /> <i>Atanassova V, Reich F, Klein G. Microbiological quality of sushi from sushi bars and retailers. J Food Prot. 2008 Apr;71(4):860-4.<br />Centers for Disease Control and Prevention. National Antimicrobial Resistance Monitoring System (NARMS): Enteric Bacteria Annual Report. 2009.<br />Centers for Disease Control and Prevention. Cluster of ciguatera fish poisoning--North Carolina, 2007. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2009 Mar 27;58(11):283-5.<br />J. G. Morris Jr. Cholera and other types of vibriosis: A story of human pandemics and oysters on the half shell. Clinical Infectious Diseases, 37(2):272-280, 2003.<br />M. Tobin-D'Angelo, A. R. Smith, S. N. Bulens, S. Thomas, M. Hodel, H. Izumiya, E. Arakawa, M. Morita, H. Watanabe, C. Marin, M. B. Parsons, K. Greene, K. Cooper, D. Haydel, C. Bopp, P. Yu, and E. Mintz. Severe diarrhea caused by cholera toxin-producing vibrio cholerae serogroup o75 infections acquired in the southeastern united states. Clin. Infect. Dis., 47(8):1035-1040, 2008. <br />Rusin P, Orosz-Coughlin P, Gerba C. Reduction of faecal coliform, coliform and heterotrophic plate count bacteria in the household kitchen and bathroom by disinfection with hypochlorite cleaners. J Appl Microbiol. 1998 Nov;85(5):819-28.<br />S. Pao, M. R. Ettinger, M. F. Khalid, A. O. Reid, and B. L. Nerrie. Microbial quality of raw aquacultured sh llets procured from internet and local retail markets. J. Food Prot., 71(8):1544-1549, 2008.<br />Y. H. Tsai, T. J. Huang, R. W. W. Hsu, Y. J. Weng, W. H. Hsu, K. C. Huang, and K. T. Peng. Necrotizing soft-tissue infections and primary sepsis caused by vibrio vulnicus and vibrio cholerae non-o1. J Trauma, 66(3):899-905, 2009. </i><br /><br /> Carlo Martini<br />www.comedonchisciotte.org<br />04.11.2011Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-66385224748672381822011-10-22T17:26:00.001+02:002011-10-22T17:29:50.434+02:00LIBERTA’ DI SCELTA TERAPEUTICA<div style="text-align: center;"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" />Siamo 17.200 persone e contiamo sul tuo aiuto !<br /><br />Non chiediamo soldi ma solo 5 minuti del tuo tempo.<br /><br /></div><div style="text-align: center;">11-11-11 : GIORNATA ITALIANA DELLA LIBERTA’ DI SCELTA<br />TERAPEUTICA SECONDO UNA VISIONE OLISTICA<br /></div><div style="text-align: center;"><br />Il nostro intento è il riconoscimento delle Medicine non Convenzionali in Italia<br />praticabili da operatori opportunamente preparati, a prescindere dalla loro<br />appartenenza alla categoria medica, in ambiti di competenza chiari e ben definiti<br />(in linea con le direttive comunitarie).<br /><br />L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a tal proposito scrive :<br /><br />"Gli operatori della salute non medici devono essere considerati una risorsa<br />sostenibile e di valore per tutti i paesi del mondo e l’utilizzo di questi operatori nel sistema primario della cura, in stretta collaborazione con gli operatori della<br />medicina convenzionale, contribuisce ad ottenere sistemi di salute più pratici,<br />efficaci, e culturalmente accettabili. Beneficiare del meglio della medicina non<br />convenzionale e di quella convenzionale e di una collaborazione efficiente e<br />fattiva tra i due campi, è un diritto irrinunciabile del cittadino e della<br />comunità”.<br /><br />Così come sostenuto al Convegno Nazionale sulla "Libertà di Scelta Terapeutica"<br />non si vuole quindi puntare il dito sulla necessità di scegliere una strada piuttosto che un altra, questo sarebbe non solo inutile ma anche limitante !!!<br /><br />Una persona può quindi essere seguita dal suo medico ed iniziare anche una cura non convenzionale, cura che in molte occasioni porta ad un miglioramento<br />tangibile. In tal caso, saranno i medici stessi a modificare la terapia e non gli<br />operatori bio-naturali non medici, che non possono sostituirsi a questi ultimi ; con la necessità che nelle "scuole di medicina" si insegni al futuro medico anche la via spirituale, per una completezza di formazione, essendo l'uomo, un essere olistico formato da corpo, mente e spirito.<br /><br />Se vuoi approfondire l’argomento e leggere i nostri 17.200 nomi, collegati subito<br />a questo sito :<br /><br /><a href="http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it/">http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it/</a><br /><br />Luce alla tua vita e grazie di cuore anche solo per averci letto !</div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-73608992551348946452011-10-07T09:35:00.002+02:002011-10-07T09:39:33.553+02:00La parola Data<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><p align="left"><span style="font-family:verdana;font-size:85%;">Mantenere la parola data è un principio universale che troviamo in tutte le società e in tutte le culture. Noi lo riceviamo dalla tradizione romana. Il mito racconta che il console Attilio Regolo, fatto prigioniero dai cartaginesi, era stato mandato a Roma dopo aver promesso che sarebbe tornato. Ed ha rispettato il patto anche se sapeva che lo attendeva una morte atroce. Il principio è stato confermato dall'etica cristiana ed è stato fondamentale per lo sviluppo del sistema creditizio ed economico europeo. Per secoli sono bastate semplici lettere private in cui uno si impegnava a dare e l'altro a restituire enormi somme di denaro senza che ci fosse una legge o uno Stato a farle rispettare, ma solo la fiducia reciproca. Nel nostro mondo contadino le transazioni si facevano sulla parola, con una stretta di mano. </span></p> <p align="left"><span style="font-family:verdana;font-size:85%;">Era un principio che si imparava fin da bambini: le promesse vanno mantenute. <b><u>Chi è cresciuto in questa atmosfera morale, quando incontra gente che si comporta diversamente ha un trauma psicologico</u></b>. Una ragazza che conosco bene era appena arrivata a Milano dove, con grande fatica, aveva trovato un appartamentino in affitto, lo aveva arredato, vi aveva messo i suoi vestiti ed i suoi libri. Un giorno è venuta a trovarla suo fratello con un amico che, piangendo, diceva di non avere un posto dove dormire. Gli bastava un branda in uno sgabuzzino per qualche giorno, poi se ne sarebbe andato. Una sera la ragazza non è potuta entrare perché l'altro aveva fatto cambiare la serratura. Tornata con un avvocato, ha constatato che l'intruso aveva spostato lì la sua residenza e aveva fatto sparire tutte le sue cose. Ne è rimasta turbata per anni. Poi la vita ci insegna ad essere prudenti, ma c'è sempre una zona protetta, dove noi assumiamo che venga sempre mantenuta la parola data: l'amicizia.<br /></span></p> <p align="left"><span style="font-family:verdana;font-size:85%;"> L'amico è quello in cui hai fiducia. Anzi l'essenza dell'amicizia è proprio la fiducia. E' già così nei bambini. L'amore è sempre rischio, la ragazzina che ti piace può sempre voltarti le spalle e dare la mano ad un altro. Ma l'amico del cuore no. A lui puoi confidare un segreto sicuro che non va a dirlo a nessuno, non fa nemmeno la spia a tua mamma o alla insegnante. L'amicizia è sempre stata così anche nel passato, ce lo ricordano Cicerone, Montaigne e Voltaire. E' questo il motivo per cui quando l'amico ti tradisce provi un trauma spaventoso, che non potrai più dimenticare. Cosa avviene quando questo principio viene abbandonato? Sfacelo politico e sociale, guerra e miseria. L'abbiamo visto durante l'anarchia dei signorotti feudali in lotta tutti contro tutti. </span></p> <span style="font-family:verdana;font-size:85%;">L'abbiamo visto nella catastrofe dell'Italia del Cinquecento, il Paese più ricco e progredito d'Europa, ma fatto di staterelli in guerra fra di loro con un gioco continuo di alleanze e tradimenti. Prima con i francesi, poi con gli spagnoli, poi con i lanzichenecchi luterani quando il duca di Ferrara e di Mantova tradirono Giovanni delle Bande nere aprendo loro la strada al saccheggio di Roma. Nessuna società riuscirà mai a vivere e prosperare se il principio di mantenere la parola data non viene ribadito dalla legge e dalla morale, insegnato fin dall'infanzia e scolpito nel cuore degli uomini in modo che venga applicato in tutti i campi dell'esistenza. </span><br /><span style="font-family:verdana;font-size:85%;"><em><br /></em></span>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-42515173991572325402011-08-23T08:31:00.005+02:002011-08-23T08:35:43.947+02:00pandora
<br /><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" />Alcune foto dell'orto nel quale sono attualmente presenti una cinquantina di piante differenti e un nuovo amico che si aggira fiero fra i bancali.
<br />
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwS_TJ3dofgIR-W77sPM8mc2LAMCoCIPqIKh4AMI-OzcXPb5bVscAukSfANSo2QujAfj-NIZ1ByNhFSx5VhNvNvY4o7IKYXL4lJco5OVQmKr4p13kpMq0_PQozOEmKp_xnrk1h431HX9M/s1600/DSCN2640.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwS_TJ3dofgIR-W77sPM8mc2LAMCoCIPqIKh4AMI-OzcXPb5bVscAukSfANSo2QujAfj-NIZ1ByNhFSx5VhNvNvY4o7IKYXL4lJco5OVQmKr4p13kpMq0_PQozOEmKp_xnrk1h431HX9M/s320/DSCN2640.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5643935889298339618" border="0" /></a>
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMe5pvJ2bd6Nn7Or8zGBkre1cn3ZrhvXjrcxECL1kuLLCaVQIXQY0aC5Y7rJGKEwbGNdt3PsSdp28pSA0Qk8_cEapU-dBgaEsZBE723aQ0y_v9HULi9kLZPXHtGmowwhrkuhkfm3zIsoU/s1600/DSCN2641.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMe5pvJ2bd6Nn7Or8zGBkre1cn3ZrhvXjrcxECL1kuLLCaVQIXQY0aC5Y7rJGKEwbGNdt3PsSdp28pSA0Qk8_cEapU-dBgaEsZBE723aQ0y_v9HULi9kLZPXHtGmowwhrkuhkfm3zIsoU/s320/DSCN2641.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5643935989877955554" border="0" /></a>
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCoxGy5KasdQgN1ngYwwFKDAx2pr1zX0fInK3_v6Yy4oYNeIGLhxECIerSqiYQRHayMe8OK-gesEKekB-QwnjOjSGBDGDLaplkbEVH5XZ49-c-6qYQJqxcryqjh8Nc26FFHhFWC014p50/s1600/DSCN2642.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCoxGy5KasdQgN1ngYwwFKDAx2pr1zX0fInK3_v6Yy4oYNeIGLhxECIerSqiYQRHayMe8OK-gesEKekB-QwnjOjSGBDGDLaplkbEVH5XZ49-c-6qYQJqxcryqjh8Nc26FFHhFWC014p50/s320/DSCN2642.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5643936155845677394" border="0" /></a>
<br />
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvwMoVebLfRqy-cbMH-TR_mqkVKdYhY1EC3HhQj0uYDRJpRqWEmJM-BWy25vVI0Bv3dzG-o4FLqEsLlbW9fQfxX7l-k0sA8BI91_Gfsm0aBvRYvCLesiFU8R7EU_Vyh2gvlZNgQxzN2Ig/s1600/DSCN2651.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvwMoVebLfRqy-cbMH-TR_mqkVKdYhY1EC3HhQj0uYDRJpRqWEmJM-BWy25vVI0Bv3dzG-o4FLqEsLlbW9fQfxX7l-k0sA8BI91_Gfsm0aBvRYvCLesiFU8R7EU_Vyh2gvlZNgQxzN2Ig/s320/DSCN2651.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5643936302194802994" border="0" /></a>
<br />Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-35900478459740134822011-07-18T11:28:00.004+02:002011-07-18T11:54:37.105+02:00Psicologia della Corruzione e Società Anarchica<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;font-size:13px;" >Il corrotto è il grande protagonista dei nostri giorni. Tanto da occupare ormai da tempo, nei paesi sviluppati, il centro dell’attenzione collettiva. Non solo nelle cronache politiche e giudiziarie, dove naturalmente troneggia, ma anche in quelle finanziarie, militari, ecclesiastiche, accademiche. </span><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent: 0px ! important; color: rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Chi è però il corrotto, qual è la sua psicologia, come si diventa tali? Cosa favorisce la moltiplicazione dei corrotti, perché in certe epoche essi si moltiplicano, e in altre sembrano sparire?<br /><br /></span><a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTcrkE3bYH3Lnnb1BwV0IPP32in3uG6Rhkn3yN7S8aN5FD02_3T"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 225px; height: 225px;" src="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTcrkE3bYH3Lnnb1BwV0IPP32in3uG6Rhkn3yN7S8aN5FD02_3T" alt="" border="0" /></a><a name="1312a41264b548b6_more" style="text-indent: 0px ! important;"></a><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" ><a name="1312a41264b548b6_more" style="text-indent:0px !important"></a></span><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >L’osservazione empirica, sia statistica che clinica, toglie di mezzo alcuni diffusi luoghi comuni sull’argomento. Per esempio non è vero che la corruzione sia figlia delle miseria, che chi accetta di farsi corrompere lo fa per mancanza di mezzi. Questo nella realtà è piuttosto raro, mentre è molto più frequente il rapporto tra comportamenti scorretti e illegali e abbondanza di ricchezza, personale e collettiva. </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Quasi sempre, è proprio nei periodi storici nei quali si sono create rapidamente notevoli ricchezze, e quindi nuove e recenti classi agiate, che si sviluppano comportamenti illegali per far crescere quei patrimoni ancora di più, sempre più in fretta. </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >La corruzione è, insomma, quasi sempre un comportamento che tenta di aumentare e moltiplicare una ricchezza conquistata recentemente, e senza troppa fatica. La disponibilità alla corruzione ha in sé, come dimostrano anche le cronache recenti, tratti del clima psicologico dell’euforia (tipica appunto dei “boom” economici), coi suoi caratteristici aspetti più o meno esibizionisti e mitomaniaci: l’interesse per lo star system, il mito di arrivare a camminare su qualche tipo di “red carpet”. </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Appare comunque chiara, nella sottocultura della corruzione, la fatica a contenersi, a tenere qualcosa per sé, che caratterizza invece sia le situazioni di scarse disponibilità economiche, sia quelle di ricchezze costruite nel tempo, attraverso la fatica e il lavoro. Dal punto di vista psicologico e delle strutture di personalità, l’esperienza del lavoro, dello studio e della fatica tende a sviluppare quei tratti, anche morali, di introversione, e di disciplina necessari per affermare la propria posizione nel mondo, mentre il trovarsi rapidamente con ottime disponibilità di denaro svaluta sforzi e contenimenti, e predispone all’orizzonte di “facilità” che la corruzione propone. </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >E’ per questo che la sobrietà è un valore ed un comportamento, quasi unanimemente condiviso nei momenti di sviluppo, mentre la corruzione e l’esibizione del lusso tende poi a dilagare nei periodi immediatamente successivi, quando si tratta di “digerire” quella ricchezza, di incorporarla stabilmente sia nelle strutture produttive e politiche che nei comportamenti e nei valori condivisi. E’ allora, nell’euforia collettiva e già staccata da un solido rapporto con la realtà, che affonda le sue radici la psicologia e lo stile della corruzione.<br /><br /></span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >In tutti i casi il corrotto è caratterizzato da un tratto di debolezza e dipendenza da comportamenti collettivi (consumi “di prestigio”, stili di vita reclamizzati dalle comunicazioni di massa), che rivela un vacillante senso di sé, una sostanziale incapacità a “fare da soli”, senza appunto gli aiuti forniti dalla corruzione.<br /><br /></span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Ma siamo sicuri che aumentando le pene, la corruzione diminuisca? Che ruolo hanno tutte le Autorità di Vigilanza oggi presenti nel nostro ordinamento costituzionale? </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Ritengo che il solo aumento delle pene non produca alcun effetto, se non quello di alimentare il mercato della corruzione, innalzando vertiginosamente le percentuali delle mazzette, essendoci ovviamente più rischi da parte del corrotto.<br /><br /></span><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Il problema può essere combattuto e stanato cambiando le regole che oggi sono utilizzate per l’affidamento di appalti di Lavori, Servizi e Forniture. In qualche misura la lotta alla corruzione deve diventare una sorta di infrastruttura civile, solida e condivisa.<br /><br /></span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Da quando esiste una struttura di potere pubblico organizzato e fino a quando esisterà, ci sarà sempre qualcuno che si lascerà tentare dalla possibilità di utilizzarlo per scopi personali più o meno commendevoli. Cancellare malaffare e corruzione pubblica è probabilmente un'utopia, ridurli a fisiologia però no.<br /><br /></span></div><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >La massa di politici e burocrati preposta alla gestione dei moderni sistemi di governo diventa un ceto autonomo che cerca di rafforzarsi anche attraverso le sue prerogative e privilegi che diventano misura di quel rafforzamento e qui si insinua potente il meccanismo della corruzione nelle sue varie forme.<br /><br /></span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Chiunque detenga spicchi anche limitati di potere sa quanto forti siano le spinte al sentirsi al di sopra di tutto, <i style="text-indent:0px !important">legibus solutus</i> o, quantomeno, naturale destinatario di privilegi dati dal ruolo che si occupa. Queste spinte sono tanto più forti quanto più si sale nelle gerarchie verso livelli più distanti dal contatto diretto con la pubblica opinione e con i destinatari delle decisioni. E sono tanto più forti quanto più sono consistenti i fattori caratterizzanti l'appartenenza alle gerarchie stesse.<br /><br /></span></div><div style="text-indent:0px !important"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;font-size:13px;" >È un discorso che accomuna politica e burocrazia, ed è una parte della spiegazione dell'allargamento nel corso degli anni della corruzione, dal politico in senso stretto al burocrate pubblico, al militare, al magistrato e così di seguito.<br /><br /></span><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Qui risiedono alcune delle ragioni per cui occorre rivedere il sistema delle prerogative di chi ha pubbliche funzioni di rappresentanza o di gestione. «Decastizzare», per usare un brutto neologismo, è indispensabile per ridurre i margini di autoreferenzialità e di opacità in cui si annidano le tentazioni corruttive. </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >C'è forse stato un tempo in cui il meccanismo funzionava all'opposto: ovvero le prerogative compensavano il ruolo di prestigio e allontanavano le tentazioni. Ma questo non è più vero da quando la democrazia, e quindi la politica, sono diventate di massa. Un'élite illuminata che già godeva di privilegi nella propria vita privata e professionale poteva permettersi di limitarsi a trasferirli nella vita pubblica, in alcuni casi addirittura rinunciando a qualcosa. </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Berlinguer parlava di questione morale nei partiti. Qui la questione morale è organica al sistema, pervade tutte le sfere pubbliche, ed è probabilmente già diventata uno dei fattori di debolezza della capacità competitiva. </span><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Per questo forse la riforma della politica dovrebbe essere la madre di tutte le riforme. Ma è l'unica che non si può imporre per legge.<br /><br /></span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >Nella maggior parte dei casi è la presenza di una gerarchia a provocare la corruzione. Una società anarchica fondata su un'organizzazione sociale orizzontale, </span><span style="text-indent: 0px ! important; color: rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" >che vuole basarsi sul libero accordo, sulla solidarietà, sulle libere associazioni, sulle unioni, sul rispetto per la singola individualità, si presenta, a livello teorico, come idea di Società ideale, in quanto considera l'essere evoluto, intelligente e responsabile a tal punto da non aver bisogno di leggi, quindi non avrebbe nessun interesse a corrompere o non subirebbe il rischio di essere corrotto.<br /><br /></span><a href="http://poesie.eldy.org/wp-content/uploads/2011/05/aalibert%C3%A0.jpeg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 345px;" src="http://poesie.eldy.org/wp-content/uploads/2011/05/aalibert%C3%A0.jpeg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="color: rgb(255, 255, 0); text-indent: 0px ! important;font-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></div><div style="color: rgb(255, 0, 0); text-indent: 0px ! important; font-weight: bold;font-family:Georgia,Utopia,'Palatino Linotype',Palatino,serif;font-size:13px;"><span style="font-size:130%;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" ><span style="color: rgb(255, 255, 0);">In una società anarchica, si distingue nettamente l'organizzazione da potere, autorità e gerarchia. Partendo dal fatto che potere, autorità e gerarchia danno una libertà e una giustizia illusorie, perché sono fondati proprio sul contrario della libertà e proprio sul contrario della giustizia, in una società anarchica si segue il filo d'Arianna dell'antiautoritarismo verso ipotesi organizzative di vita in comune, che permettano una sempre maggiore realizzazione delle potenzialità individuali e collettive.</span><br /><br /></span></span></div><div style="color: rgb(255, 0, 0); text-indent: 0px ! important; font-weight: bold;font-family:Georgia,Utopia,'Palatino Linotype',Palatino,serif;font-size:13px;"><span style="font-size:130%;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" ><span style="color: rgb(255, 102, 0);">Gli anarchici prendono le decisioni comuni in maniera assembleare in cui si mira a raggiungere l'unanimità su ogni decisione. Unanimità non significa essere tutti completamente d'accordo su qualcosa, ma trovare una sintesi tra le varie posizioni che non prevarichi nessuno.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 0);">La maggioranza non ha dunque alcun potere sulle minoranze. È quindi fondamentale l'</span><span style="text-indent: 0px ! important; color: rgb(255, 102, 0);">orizzontalità</span><span style="color: rgb(255, 102, 0);"> del gruppo, cioè l'assenza di gerarchie.</span><br /><br /></span></span></div><div style="color: rgb(255, 0, 0); text-indent: 0px ! important; font-weight: bold;font-family:Georgia,Utopia,'Palatino Linotype',Palatino,serif;font-size:13px;"><span style="font-size:130%;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" > </span></span></div><div style="color:rgb(83, 205, 195);text-indent:0px !importantfont-family:Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif;font-size:13px;"><span style="text-indent:0px !important;color:rgb(106, 168, 79);font-family:Georgia, 'Times New Roman', serif;" ><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">I problemi sociali come il crimine e l'ignoranza e l'apatia delle masse sono un prodotto della stessa società autoritaria: </span><b style="text-indent: 0px ! important; font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">mantenere gli individui perennemente sotto un'autorità superiore fa sì che questi non siano più capaci di comportarsi autonomamente</b><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">, senza un capo che gli comandi cosa fare; inoltre qualsiasi capo cercherà sempre di mantenere il proprio potere, e quindi cercherà il più possibile di rendere i sottoposti non autonomi, e di creare bisogni negli stessi sottoposti (come la necessità di protezione dal crimine); di conseguenza lo Stato non ha alcun reale interesse a risolvere i problemi sociali, perché altrimenti verrebbe meno il bisogno del potere. Chi più dello Stato è corrotto?!?</span><span style="color: rgb(255, 0, 0);"> </span><b style="text-indent: 0px ! important; font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Lo Stato è già di per sè corrotto e finchè continuerà a perdurare un sistema autoritario, la corruzione non si estinguerà mai.</b> </span><br /><br /><a href="http://claudiorise.blogsome.com/" style="text-indent:0px !important;text-decoration:none;color:rgb(83, 205, 195)" target="_blank">Fonte</a> : http://claudiorise.blogsome.com/<br />http://www.lettera43.it/<br /><a href="http://www.lettera43.it/" style="text-indent:0px !important;text-decoration:none;color:rgb(83, 205, 195)" target="_blank"></a></span></div></div>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-68155781479298794642011-07-18T11:11:00.001+02:002011-07-18T11:14:29.207+02:00Presunta democrazia<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><span style="font-family:verdana,sans-serif">La democrazia è l'organizzazione politica che meglio collima con la struttura iniziatica e gli schemi sociali tracciati nella Bibbia, perchè assegna solo virtualmente al popolo le chiavi del potere e lo fa come il serpente, illudendo e ingannando. Gli uomini di governo che dicono di governare in nome del popolo o per conto di Dio, servono solo e sempre sè stessi. La (presunta, n.d.r.) giustizia è lo strumento di chi detiene il potere e lo usa per i propri fini. </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">Ciò che è giusto per il più forte è ingiusto per il più debole e non coincide con l'interesse di tutti. La giustizia, così intesa, si rovescia piuttosto nel suo contrario: l'ingiustizia</b><span style="font-family:verdana,sans-serif">. Come dice Sant'Agostino: "<span style="color: rgb(255, 102, 102);">Una repubblica non può durare nè crescere se non per mezzo dell'ingiustizia</span>." Non va contestato quindi il principio della legge, ma l'autorità incaricata di emanarla ed eseguirla.</span><br /> <br /><span style="font-family:verdana,sans-serif">Se tutte le organizzazioni politiche fossero autonome, di piccole dimensioni ed ispirate ai principi di democrazia sostanziale, non esisterebbe alcun conflitto ma una civiltà diffusa, libertà ed emancipazione; ma nel momento in cui una di esse cresce in dimensioni e potenza rispette alle altre, questa stessa tenderà a fagocitare le più piccole. </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">Se esistessero soltanto piccole nazioni, l'umanità sarebbe indubbiamente più libera e felice</b><span style="font-family:verdana,sans-serif">. La formazione di grandi imperi introduce un nuovo elemento: la forza. Le piccole nazioni sono misere non in quanto piccole, ma perchè sono deboli, e i grandi imperi prosperi non in quanto grandi, ma perchè sono forti.</span><br /><br /><span style="font-family:verdana,sans-serif">Nel susseguente approfondimento storico, l'autore riporta l'importanza delle guerre tra greci e persiani per lo sviluppo culturale dell'Occidente; in questo scontro tra due civiltà (da un lato lo svolgimento di una cultura i cui principi risiedevano nel mistero e negli oracoli, dall'altro il mondo Ellenico quale portatore ideale di democarzia) a fare da spartiacque sarà un combattimento di dimensioni ridotte come la battaglia di Maratona del 490 aC, dove la vittoria greca fu semplicemete la battuta di arresto di un sistema (quello teocratico-iniziatico) che da quel momento in poi apprese la lezione: </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">rinunciò per sempre all'idea di misurarsi direttamente con alti ideali e il sentire profondo, preferendo astuzie e strategie occulte, manipolazioni delle menti umane, per addivenire alla conquista del potere.</b><br /> <br /><span style="font-family:verdana,sans-serif">E' questo dunque l'inizio della fine della polis greca quale depositaria della vera e mai più espressa democrazia...</span><br /> <br /><span style="font-family:verdana,sans-serif">Filippo il Macedone, uomo protervo e rozzo, che aveva appreso dai Persiani l'arte della guerra, sconfisse gli eserciti di Tebe ed Atene, divenendo il padrone assoluto della Grecia. Alla sua morte gli succedette il figlio </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">Alessandro Magno</b><span style="font-family:verdana,sans-serif">, le cui imprese aprirono le porte a nuovi concetti: l'ebbrezza del potere, della gloria e della ricchezza; la sua missione, attentamente diretta e progettata da Olimpiade ed </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">Aristotele</b><span style="font-family:verdana,sans-serif">, </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">ispirata dall'idea di creare un nuovo ordine del mondo</b><span style="font-family:verdana,sans-serif">, parte da lontano, passa attraverso riti e liturgie iniziatiche e suggella, con il seppellimento della sapienza greca, la </span><b style="font-family:verdana,sans-serif">vittoria dei sensi, della cupidigia e della sopraffazione</b><span style="font-family: verdana,sans-serif;">.<br /><br />da </span><span style="font-family:verdana,sans-serif"> "Il Tempo della Fine" (2006 - Ed. Il Punto d'Incontro)</span>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-22465080444699493402011-07-13T13:52:00.002+02:002011-07-13T13:54:49.939+02:00Pastafariani<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: separate; color: rgb(0, 0, 0); font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: 2; text-align: -webkit-auto; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px; -webkit-border-horizontal-spacing: 0px; -webkit-border-vertical-spacing: 0px; -webkit-text-decorations-in-effect: none; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; font-family:'Times New Roman';font-size:16px;" ><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(70, 70, 70); line-height: 21px; font-family:Georgia, Palatino, serif;font-size:14px;" ><p style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-style: inherit; vertical-align: baseline; font-family: inherit; font-size: 1em; color: rgb(153, 255, 153);">MILANO - La sua richiesta era sensata: che al pastafarianesimo fosse data la stessa importanza delle altre religioni. Lo «Spaghetto Volante», Dio dei pastafariani, la religione parodistica nata in Kansas sette anni fa come protesta all’insegnamento obbligatorio nelle scuole della teoria creazionista assieme a quella evoluzionistica, è diventato un simbolo di culto per gli ironici e miscredenti navigatori del web. In questi giorni l’ufficio dei trasporti di Vienna ha dato luce verde allo scolapasta come copricapo religioso su una foto della patente di guida. Un caso che fa sorridere, ma anche discutere.</p><p style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px; border-width: 0px; font-style: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(153, 255, 153);font-family:inherit;font-size:1em;color:initial;"><b>LO SCOLAPASTA<span class="Apple-converted-space"> </span></b>- Il <a href="http://www.corriere.it/Media/Foto/2011/07/13/pasta--180x140.jpg?v=20110713113245"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 180px; height: 140px;" src="http://www.corriere.it/Media/Foto/2011/07/13/pasta--180x140.jpg?v=20110713113245" alt="" border="0" /></a>protagonista della vicenda è un imprenditore e ateista convinto, Niko Alm. Tre anni fa il giovane austriaco aveva presentato la relativa istanza, che ora ha avuto l’ok (inaspettato) dai funzionari dell’ufficio trasporti della Bundespolizeidirektion di Vienna. Se viene accettato il copricapo tenuto per motivi religiosi sulle fototessere di documenti d’identità, di guida e passaporti - la motivazione di Alm - allora perchè non può valere lo stesso principio per i pastafariani, gli «adepti» del<span class="Apple-converted-space"> </span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pastafarianesimo" rel="nofollow" target="_blank" style="margin: 0px; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 14px; font-family: inherit; vertical-align: baseline; text-decoration: underline;"><u>pastafarianesimo</u></a>. La foto con lo scolapasta in testa (<a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2011/07/13/pop_scolapasta.shtml" rel="popup console" title="Scolapasta in testa sulla foto della patenteL'Austria dà il permesso al pastafariano [Apre una nuova finestra]" class="new-window" style="margin: 0px; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 14px; font-family: inherit; vertical-align: baseline; text-decoration: underline;"><u>GUARDA</u></a>) è stata scattata dallo stesso Alm che a suo tempo l’aveva consegnata personalmente ad un funzionario dell’ufficio competente. «Anche in quel momento avevo lo scolapasta in testa, il funzionario non ha reagito, non ha detto nulla», ha spiegato il pastafariano<span class="Apple-converted-space"> </span>austriaco al giornale<span class="Apple-converted-space"> </span><i>Der Standard</i>.</p><p style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 1em; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(153, 255, 153);"><b>PASTAFARIANI</b><span class="Apple-converted-space"> </span>- La via crucis per vedersi riconosciuta quella foto sul permesso di guida è iniziata nel 2008 con una richiesta all’ufficio di motorizzazione,<span class="Apple-converted-space"> </span><a href="http://blog.alm.at/" rel="nofollow" target="_blank" style="margin: 0px; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 14px; font-family: inherit; vertical-align: baseline; text-decoration: underline;"><u>racconta Alm sul suo blog</u></a>. In un primo momento i funzionari gli avevano spiegato per telefono che quella immagine sulla patente di guida non era possibile. Alm ha dunque richiesto un parere scritto, che non è mai arrivato. E' stato invece invitato a recarsi dall’ufficiale sanitario. Questo ha dovuto appurare che l’uomo era «psicologicamente idoneo» a guidare una macchina. Dopo tre anni finalmente è arrivata la tanto attesa notifica: la patente poteva essere ritirata negli uffici. Ora Alm non vuole più fermarsi. Ha già annunciato di voler richiedere il riconoscimento del pastafarianesimo in Austria. Il pastafarianesimo, o «Flying Spaghetti Monster», è stato fondato nel 2005 dall’allora venticinquenne americano e laureato in fisica<a href="http://www.venganza.org/" rel="nofollow" target="_blank" style="margin: 0px; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 14px; font-family: inherit; vertical-align: baseline; text-decoration: underline;"><u><span class="Apple-converted-space"> </span>Bobby Henderson</u></a>. Digitando «Flying Spaghetti Monster» sui motori di ricerca, appaiono circa 6 milioni risultati.</p><p style="margin: 0px 0px 1em; padding: 0px; border-width: 0px; outline-width: 0px; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 1em; font-family: inherit; vertical-align: baseline;"><br /></p><p style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 1em; font-family: inherit; vertical-align: baseline; "><a href="http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_13/scolapasta-in-testa-burchia_bdcd2f64-ad24-11e0-83b2-951b61194bdf.shtml">http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_13/scolapasta-in-testa-burchia_bdcd2f64-ad24-11e0-83b2-951b61194bdf.shtml</a></p></span></span>Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-49092106223898596452011-07-12T09:47:00.003+02:002011-07-12T09:58:46.156+02:00NNUOVO PSICOFARMACO PER BAMBINI IN ITALIA<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" />Fazio risponde a Binetti nel “Question-Time”: “La sperimentazione sui bambini per lo psicofarmaco che migliora l’attenzione dei più piccoli è effettivamente in corso a Pisa”. Binetti: “Bene per la promessa di incremento di fondi per la vigilanza, peccato che in Finanziaria non ve ne sia traccia”. Interrogazione sul<br />dossier al Parlamento Europeo, On. Muscardini “Operazione di marketing assai disinvolta, perché prima devono venire i bambini e solo dopo il business”. Poma (Giù le Mani dai Bambini): “<span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">La nostra denuncia era fondata, la strategia è chiara: medicalizzare bambini distratti e vivaci in sempre maggior numero”</span><br /><br />Risposta a tempo record quella del Ministro per la Salute On. Ferruccio Fazio, che nel question-time alla Camera dei Deputati ha confermato l’esistenza presso lo “Stella Maris” di Pisa di una sperimentazione in corso su bambini, con somministrazione di una molecola psicoattiva per migliorarne le performance attentive (1). “Si tratta di un vecchia molecola anti-ipertensiva (2) che si sta cercando di riciclare come psicofarmaco pediatrico, cosa assai discutibile, dal momento che neppure se ne conoscono i meccanismi d’azione sul cervello dei bimbi”, ha commentato Emilia Costa, Psichiatra e già 1^ Cattedra di Psichiatria alla Sapienza di Roma e Primario di Psicofarmacologia all’Umberto I°.<br /><br />“La nostra denuncia – dichiara Luca Poma, giornalista e Portavoce di Giù le Mani dai Bambini, il più rappresentativo Comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org) - era circostanziata e corretta: c’è una strategia in corso per medicalizzare i comportamenti di sempre più ampie fasce di bambini italiani. La Guanfacina di Shire è una molecola apolide, che non rendeva più: cosa c’è di<br />meglio che inventare da zero una nuova applicazione terapeutica per guadagnare altri soldi a spese della salute dei più piccoli? <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Neanche si conoscono le modalità di azione di questo psicofarmaco e già lo si vuole autorizzare per l’uso sui nostri bambini</span><span style="color: rgb(255, 0, 0);">”.</span><a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSYL0iovcvwrhq2hpBAVkbRaqsCxnTVkOGzESUXaeby4eFjExQy"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 259px; height: 194px;" src="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSYL0iovcvwrhq2hpBAVkbRaqsCxnTVkOGzESUXaeby4eFjExQy" alt="" border="0" /></a><br /><br />L’On. Paola Binetti ha preso atto della risposta del Ministro Fazio, commentando: “I fondi che il Ministro ha promesso nella Sua riposta per incrementare la vigilanza anti-abuso e iscrivere sul registro di controllo anche le somministrazioni di anti-depressivi ai bimbi, che vengono somministrati in misura 15 volte maggiore degli psicofarmaci per l’iperattività, sono un’ottima cosa, peccato che in questa Finanziaria non ve ne sia traccia, speriamo non sia l’ennesima azione di propaganda. E per la ‘pubblicità’ fatta dalla casa farmaceutica, della quale il Ministro chiede notizie, vorrei segnalare che nel XXI° secolo le campagne di marketing non si muovono solo sulle gambe dell’advertising diretto ai pazienti, bensì sulla base di articolate<br />campagne di relazioni pubbliche, proprio come quella a cui stiamo assistendo: si crea artificialmente il bisogno di un farmaco mediante congressi scientifici (3) che chiedono più diagnosi di iperattività, e articoli sui giornali firmati da specialisti che indicano la strada (4), poi compare la soluzione, guarda caso uno psicofarmaco (5). Ma la scienza – lo dico da Neuropsichiatria Infantile, prima che da Parlamentare – ha molto da dire prima di dover somministrare uno psicofarmaco a un bambino di 6 anni”.<br /><br />Nel frattempo, il dossier è arrivato nell’Aula del Parlamento Europeo, dove l’On. Cristiana Muscardini ha presentato un’interrogazione alla Commissione (6). La Parlamentare dichiara che “la Guanfacina è un vecchio brevetto da tempo in cerca di una malattia a cui essere associato. In genere succede il contrario, di fronte ad una malattia si fa della ricerca per trovare antidoti e terapie. Che un'agenzia di relazioni pubbliche si presti a simili tentativi è un problema di etica professionale che non vogliamo affrontare, ma che una casa farmaceutica operi cercando ipotetici clienti per una molecola esistente e non più usata per il primitivo scopo, ci sembra un'operazione assai disinvolta, che rovescia la scala di valori alla quale ci si dovrebbe attenere quando si tratta di salute: prima i bambini e poi il business”.<br /><br />In conclusione, Poma ha ringraziato i Parlamentari per l’attenzione dimostrata in quest’importante azione di denuncia e vigilanza, ed è tornato anche sulla polemica salita agli onori delle cronache la scorsa settimana (7) sulle campagne di pubbliche relazioni in corso per agevolare Shire nell’introduzione di questo psicofarmaco nel nostro paese (8): “Come ha ben ricordato Toni Muzi Falconi (9), la vicenda ha destato<br />non poche perplessità per com’è stata gestita. Non abbiamo emesso una condanna senza appello per Ketchum, l’agenzia di relazioni pubbliche di Shire, ma di una cosa siamo certi: mentre a Milano negavano di avere rapporti con divisioni farmaceutiche produttici di psicofarmaci, a Roma organizzavano conferenze stampa in cui si auspicava l’aumento del numero di bambini iperattivi in terapia farmacologica.<br /><br />Possiamo pensare ad una sfortunata serie di ‘combinazioni’, ma allora facciamo appello ad Andrea Cornelli, il loro amministratore delegato, un professionista di indubbia caratura: che si dissoci dalle aziende farmaceutiche quando fanno business miliardari a spese della salute dei bambini”.<br /><br />Link di approfondimento:<br />(1) il testo della risposta del Ministro Fazio è integralmente pubblicato all’indirizzo internet http://www.giulemanidaibambini.org/lettere/lettera132.pdf<br /><br />(2) è la Guanfacina (nome commerciale in USA “Intuniv”®), un anti-ipertensivo di vecchia generazione, introdotto sul mercato nel lontano 1980. Determina una riduzione degli impulsi nervosi del cervello al cuore, alle arterie ed ai reni. Tra<br />gli effetti collaterali troviamo vertigini, impotenza, dolore toracico, mancanza di respiro, eruzioni cutanee, visione offuscata e ingiallimento della pelle o degli occhi (http://www.rss-to-javascript.com/it/author-article/guanfacine-cloridratoinformazione-sui-farmaci/22f5a79d88) nonchè confusione e depressione delle funzioni mentali (http://medicinasalute.com/curare/farmaci/farmaco/guanfacina-tx/). A fronte di questi potenziali rischi, uno studio ha<br />confermato che "la Guanfacina, un farmaco comunemente prescritto per alleviare i sintomi del disturbo da stress posttraumatico, non è più efficace di un placebo" (studio scientifico condotto da ricercatori del Medical Center di San Francisco (http://www.newsmedical.net/news/2006/12/02/37/Italian.aspx). Tuttavia, il marketing fa la sua strada, e sebbene il meccanismo del farmaco non sia completamente noto, si ritiene che esso abbia a che fare con i recettori della corteccia prefrontale, un'area cerebrale studiata nei pazienti con iperattività, e quindi l’idea ora è di utilizzarla sui bambini per rafforzare la memoria, migliorare l'attenzione e la capacità di concentrarsi e migliorare il controllo degli impulsi (http://www.pharmastar.it/index.html?cat=4&id=2447). La Guanfacina è quindi alla Sua terza destinazione d'uso: prima anti-ipertensivo, poi disturbo da stress post-traumatico, ora Sindrome da Deficit di Attenzione nei bambini.<br /><br />(3) Vedi: http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__163.pdf, e<br />http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__160.pdf<br /><br />(4) http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__161.pdf<br /><br />(5) la fine della sperimentazione della Guanfacina è prevista a dicembre 2011<br /><br />(6) http://www.giulemanidaibambini.org/lettere/lettera133.pdf<br /><br />(7) http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/gravidanza-parto-pediatria/articolo/lstp/410252/<br /><br />(8) http://www.giulemanidaibambini.org/stampa/glm_pressrelease__168.pdf<br /><br />(9) uno dei più noti consulenti di settore a livello internazionale, Past President e Fondatore della Global Alliance for Public Relations and Communication Management, Past President della Ferpi, Docente di Public Affairs e di Global Relations and Intercultural Communication alla New York University, Docente di Relazioni Pubbliche alla LUMSA di Roma ed alla Facoltà di Sociologia dell’Università “La Sapienza”, Docenti di Public Affairs alla “School of Government” della LUISS di Roma<br /><br />Per media-relation: <span class="skype_pnh_print_container">337/415305</span><span tabindex="-1" dir="ltr" class="skype_pnh_container"><span class="skype_pnh_mark"> begin_of_the_skype_highlighting</span> <span dir="ltr" title="Chiama questo numero in Italia con Skype: +39337415305" class="skype_pnh_highlighting_inactive_common"><span skypeaction="skype_dropdown" class="skype_pnh_left_span"> </span><span skypeaction="skype_dropdown" title="Opzioni Skype " class="skype_pnh_dropart_span"><span skypeaction="skype_dropdown" style="background-position:-2781px 1px !important;" class="skype_pnh_dropart_flag_span"> </span> </span><span class="skype_pnh_textarea_span"><span class="skype_pnh_text_span">337/415305</span></span><span class="skype_pnh_right_span"> </span></span> <span class="skype_pnh_mark">end_of_the_skype_highlighting</span></span> oppure <span class="skype_pnh_print_container">338/7478239</span><span tabindex="-1" dir="ltr" class="skype_pnh_container"><span class="skype_pnh_mark"> begin_of_the_skype_highlighting</span> <span dir="ltr" title="Chiama questo numero in Italia con Skype: +393387478239" class="skype_pnh_highlighting_inactive_common"><span skypeaction="skype_dropdown" class="skype_pnh_left_span"> </span><span skypeaction="skype_dropdown" title="Opzioni Skype " class="skype_pnh_dropart_span"><span skypeaction="skype_dropdown" style="background-position:-2781px 1px !important;" class="skype_pnh_dropart_flag_span"> </span> </span><span class="skype_pnh_textarea_span"><span class="skype_pnh_text_span">338/7478239</span></span><span class="skype_pnh_right_span"> </span></span> <span class="skype_pnh_mark">end_of_the_skype_highlighting</span></span> – portavoce@giulemanidaibambini.orgIniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1437270752322272958.post-92210091531486962942011-07-02T17:05:00.005+02:002011-07-05T09:13:12.709+02:00NOTAV Video Memorabile<img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 60px; height: 60px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhilhdEVqDNUsg0lND5aooWPfj8RAfSc2P6lXLvz96jnp9Z7MW60pLpclUFgikUgnwFh3uLBOvzo42QJ99q6jsAnCgj2wWIm3bnXlY4kTEmiQsMg8GUP43nz5WbnArwRfqljtARRrC_sV4z/s320/001.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5379384703971883090" border="0" /><br /><br />Video memorabile. Da sempre mi chiedo come si possa fare il Carabiniere per difendere la Criminalità.<br /><br />Da sempre mi chiedo come si possa mettersi un berretto in testa e spegnere il cervello.<br /><br />Auspico che il cervello, quel che ancora rimanga ritorni a funzionare.<br /><br />Dedicato all'Arma che torni ad essere simbolo di Giustizia <br /><br /><br /><object height="280" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/kjB2QEcp0dU&hl=it_IT&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/kjB2QEcp0dU&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" height="280" width="425"></embed></object><br /><br />PS . fate vi prego girare il video soprattutto a chi è nelle forze dell'ordine e ve lo chiede uno che ha fatto il Carabiniere e anche mio Padre lo è stato.Iniziatohttp://www.blogger.com/profile/10870758710216860765noreply@blogger.com3