Ieri ascoltavo il discorso di alcuni psicologi e altri aspiranti "naturopati".
Al di la del fatto che : due erano raffreddati, chi più chi meno sentivano freddo mentre fuori c'era un caldo e rasserenante sole autunnale, in quattro fumavano alla grande, uno era pieno di brufoli, tipo adolescente , ma aveva passato i 35 anni, ad un altro dava fastidio il rumore e un paio non avevano dormito la sera prima...
Essi dialogavano sulle teorie dei "gruppi neuronali" di Edelman Gerald e uno di essi spiegava come se in un bosco ci siano più sentieri, quelli più battuti sopravvivevano e si organizzavano fra loro mentre quelli meno battuti man mano sparivano.
Inorridito non tanto dalle teorie, quanto dalle persone che "sono malate" e vogliono aiutare il prossimo... pensavo tra me e me che si, è vero i sentieri meno battuti finiscono anche per scomparire ma quelli più battuti, visto chi li percorre, non portano davvero da nessuna parte.
Povera patria e povera naturopatia, mi ritengo anche io un naturopata ma ho vergogna ad usare su me stesso tale "etichetta" se ripenso anche solo un momento alle condizioni di tale disciplina oggi.
domenica 11 ottobre 2009
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