giovedì 19 novembre 2009

Inneres Auge

Ieri un collega mi passa un link di un sito davvero raccapricciante, dove sopra leggo una serie di notizie agghiaccianti tipo : Russia: uccide l'amica, la cuoce e la mangia di fronte al figlio di 7 anni , comprendendo poi che ultimamente in Russia questi episodi di efferato cannibialismo non sono affatto casi isolati e i corpi si arrivano pure a vendere ai kebabbari : Russia, senzatetto uccidono e mangiano un loro amico, poi ne vendono i resti ad un gestore di kebab .

Se sommiamo queste notizie ai nostri locali, orrendi e colpevoli, fatti, di chi entra in carcere e ne esce morto a bastonate (Cucchi), perchè forse la legge per chi ha le divisa non conta, ma in realtà non esiste alcuna legge quando non è supportata da
Morale.

Poi al grande schermo i film catastrofici impazzano soprattuto adesso sulla scia delle profezie maya della fine del mondo.

Tutto questo preambolo per arrivare proprio alla fine del mondo.

Anche io voglio dare la mia profezia da fine del mondo, profezia che, sebbene possa sucitare anche ilarità, dovete prenderla solo come pretesto letterario per uno scopo ben più fine.

La fine del mondo sarà quando, da questo mondo, se ne andrà Franco Battiato.

Da pochi giorni è uscito il suo ultimo lavoro e io da mesi non sto più nella pelle dal desiderio di scrivere una verie e propria ode a questo artista.

Battiato è ormai l'unico che trasporta ancora con se, con intensità e profondità uniche, un mondo che sta scomparendo, fatto di Natura e ritmi, di cicli e ritorni, di contaminzioni cosmologiche e antiche. Un mondo dove per raggiungere uno stadio più alto di frequenza, bastano poche note su di un piano e poche parole,... ma vere.

Battiato non è solo un artista, ma diventa un
mentore a tutti gli effetti, egli ci parla di uno spazio sottile e delicato ma, allo stesso tempo, forte e immenso; un mondo nascosto ai più, ma presente ovunque e in ognuno di noi, un piano gnostico di infiniti collegamenti e dimensioni che può essere scrutato solo da chi ha manifestato un animo realmente puro.

Un uccello che vola senza limiti nel cielo infinito, ma anche un aquila che non ha bisogno degli altri per tovare se stessa perchè scopre se stessa ad ogni nota che si sussegue passando di stagione in stagione e cogliendo da esse ogni suo frutto.

Si arriva, immersi in profonda meditazione,fino a scorgere l'Infinito, la Luce all'imbrunire, la Vita dopo la Morte.



La sua musica
non ha confini, ne lingustici ne sociali, tutto in essa confluisce con discipliana e armonia, legando tradizione a tradizione, non si lascia contaminare dalla debolezza e dalla bruttezza del mondo e quando si contamina è perchè domina la contaminazione e ne è consapevole, lo fa per entrare anche in questo tempo, per trasformarsi in messaggio universale, perchè non vogliamo, in realtà, in noi stessi, lasciare indietro nessuno e speriamo che tutti possano comprendere e respirare un po' di quel mondo che si chiama Franco Battiato.

2 commenti:

  1. ciao fabio. mi sono ritrovata nel portafoglio un biglietto con su scritto il tuo nome e l'indirizzo di questo blog. lì per lì non ho collegato, ma considerando l'argomento principale credo di aver capito... il veg festival! :)
    ti aggiungo subito ai preferiti!
    buona giornata!
    valentina.

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  2. Ciao Valentina, l'avevi nascosto per bene quel bigliettino!!

    Un abbraccione

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