sabato 28 febbraio 2009

L' INQUISIZIONE MEDICA (per non dimenticare)



--Nietzsche aveva ragione quando diceva che la storia continua a ripetersi in centri concentrici. --

Se non si conosce la storia, non la si può cambiare, se non la si può cambiare è perché non ci sono i mezzi ed i mezzi sono dati dalla conoscenza, dalla volontà e dall'informazione.

Prima del 1910, la medicina occidentale era di matrice olistica (teoria secondo cui l'organismo è un tutto superiore alla somma delle parti) più di quanto si possa immaginare. A quei tempi non c'erano ancora l'ombra dei colossi delle case farmaceutiche, ne gli interessi suggellati tra queste case farmaceutiche e la medicina di corte, questo mortifero connubio di stampo mafioso che ora gestisce la sanità negli ospedali e nelle università mondiali.

Tutto ebbe inizio nel primo decennio del 1900. Infatti dal 1910 al 1925 il torquematico "Rapporto Flexner", potenziò e legittimò una ristretta casta medica sotto l'egida della "ufficialità" (un titolo preso con la forza e non con la dimostrazione scientifica) e successivamente eliminò la "concorrenza", cioè i terapisti divenuti improvvisamente "non ufficiali", accanendosi vergognosamente con i terapisti di sesso femminile o di colore. I grandi Inquisitori furono l'A.M.A. (American Medical Association) e l'A.A.M.C. (Association of American Medical Colleges).

Nelle scuole di medicina s'instaurò il regime dell'impostazione scientifica dettata proprio dal "Rapporto Flexner",con la minaccia che le università che non aderivano avrebbero chiuso i battenti. Non è un caso che il "Rapporto Flexner" fu finanziato dalla Fondazione Carnagie e dalla Fondazione Rockfeller (per la cronaca la stessa che ora finanzia il serio ingeniere elettronico Colin Andrews e le sue ricerche su i misteriosi cerchi sul grano); sia i plurimiliardari fratelli Rockfeller che il magnate Carnagie facevano parte ed erano quasi ai vertici della più potente Elite di potere del pianeta.

In quegl'anni il numero di terapisti che ricorrevano alla medicina dolce (omeopatia, fitoterapia, ecc...) erano il doppio rispetto ai seguaci della medicina allopatica, ma grazie ai sommi pontefici dell'alta finanza mondiale e alle loro fondazioni, questi terapisti vennero sistematicamente mandati nei moderni roghi (discredito attraverso la manipolazione dell'informazione dei mass media, tribunali, boicottaggi/licenziamenti). Nel 1925 la grande finanza prese completamente il controllo della sanità statunitense, gettando nei decenni successivi, le basi del "business" dei farmaci, dei vaccini e delle terapie forti (chemioterapia, lobotomia ecc..), portando con sè ingenti guadagni di miliardi di milioni di dollari. Non c'è che dire fu un ottimo investimento. Successivamente fu progettato di investire nel "mercato sanitario" europeo e del resto del mondo. La conquista e la globalizzazione della Sanità mondiale, avvenne nel 1977 con la "Dichiarazione di Alma Ata". Questa dichiarazione dava all'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) la facoltà di estendere l'applicazione del "Rapporto Flexner" al mondo intero. Il controllo della salute passava così dai governi nazionali a quello mondiale. In questo modo ad ogni singola nazione le venne negato il diritto decisionale in campo sanitario grazie ad un "bypass politico" in modo da dover sottostare al Ministero Internazionale della Sanità che non è altro che l' O.M.S. Ora ci si chiederà, ma chi ha creato e voluto l'O.M.S.?

Le stesse persone che hanno voluto la "Dichiarazione di Alma Ata" e guarda caso questi individui sono i successori dei Rockfeller, dei Carnagie, dei Rothschild, i loro figli, la nuova generazione di squali in doppio petto di queste antiche famiglie che detengono un immenso potere economico da oltre due secoli.

Nonostante a prima vista può sembrare che ci siano piccole diversità da paese a paese, come ad esempio, l'assistenza prevalentemente privata in USA, o completamente pubblica in Francia; in realtà è solo una strategia utilizzata per diversificare ed occultare questo monopolio. Difatti le strutture ospedaliere sono sempre sovvenzionate dallo stato sia si tratti di una struttura pubblica o privata, cioè sono sovvenzionate con i soldi delle tasse che siamo costretti a versare, così paghiamo per la struttura privata come fosse pubblica e se si vuole usufruire dei suoi servizi (struttura privata), bisogna per assurdo pagare una seconda volta. Ingegnoso non trovate? Una parte della" tassa della salute" che ogni cittadino (americano, europeo, ecc..) è obbligato a pagare viene automaticamente versata in un fondo speciale del Ministero Internazionale della Sanità (O.M.S.). E qui, stiamo parlando di centinaia di milioni di dollari, che ogni hanno si riversano in questo fondo e che vengono intascati illegalmente dall'Elite di potere (le 13 famiglie) attraverso fondi neri e "progetti fantasma". L'O.M.S. intasca i nostri soldi senza darci nulla in cambio, anzi specula ulteriormente, attraverso le case farmaceutiche, "suggerendo coercitivamente" agli stati nazionali (con l'uso di ricatti o bustarelle alla classe politica...vi ricordate dello scandalo del ministro De Lorenzo?) ad immettere sul mercato farmaci non sicuri o nocivi ed a far pagare solo in parte (tickets) i medicinali in generale a chi ha un reddito tale che non ne comprometta l'acquisto; mentre per le fasce di basso reddito viene imposto di darli gratis in modo che anche chi non avesse i soldi per acquistarli, nondimeno diventi un consumatore potenziale (tanto poi paga lo stato, cioè noi, il conto alle case farmaceutiche). Così facendo l'uso-abuso dei medicinali è salito vertiginosamente, il dottore non si fa tanti problemi a prescrivere un farmaco che non influenzerà il portafoglio del proprio paziente, ne il paziente stesso che prontamente và in farmacia a prelevarlo senza magari utilizzarlo, pensando ingenuamente che tanto non lo ha pagato.

Invece eccome che lo paga (lui e le persone sane che non lo usufruiscono). Lo paga attraverso la "tassa della salute" e purtroppo per un terzo delle volte lo paga con la vita... ops volevo dire lo paga in salute (lo sapevate che in USA, un terzo delle morti è dovuto ai farmaci, alla "cattiva" chirurgia e diagnosi)...ma questa è un'altra storia e ne parleremo in un altro articolo. Ma quante tonnellate di farmaci si producono e consumano ogni anno? Che utili riscuotono le case farmaceutiche? Non basta lo spazio di questa pagina per scrivere tutti gli zeri! E dulcis in fundo, sapete a chi appartengono le case farmaceutiche? Esatto! La stessa Elité di potere e le loro famiglie detengono i maggiori pacchetti azionari. Vedete come si chiudono in cerchi concentrici questi interessi e questa immensa truffa ai danni della nostra salute.

Bibliografia:
Guylaine Lanctòt, La mafia della sanità, (Ed. Amrita -- Macro Edizioni)
Lynne Mc Taggart, Ciò che i dottori non dicono, (Macro Edizioni)
Christine Maggiore, AIDS e se fosse tutto sbagliato?, (Macro Edizioni)
Demetrio P.F. Iero, Alessandro Pesante, La scienza moderna e i nuovi eretici, (Sugarco Edizioni)
Lorenzo Acerra, L'immensa balla della ricerca sul cancro, (Macro Edizioni)
Lorenzo Acerra, Valerio Pignatta, Basta chemio, (Macro Edizioni)
Valerio Pignatta, Vaccinazioni Perchè?, (Macro Edizioni)
Ornella Li Rosi, Marco Montemagno, Mondofarmaco, (FCE)
Giorgio Mambretti, Jean Séraphin, La medicina sottosopra e se Hamer avesse ragione?,
Barbara Enrenreich, Deirdre English, Streghe, ostetriche e infermiere,

Per le persone sensibili agli abusi medici potete contattare:
FEDERAZIONE del COMILVA
Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni
Casella Postale 1881 - 34133 TRIESTE Tel-Fax: 040/393536
Al sito http://www.comilva.org o tramite E-mail comilva@comilva.org

giovedì 26 febbraio 2009

Un gigante senza testa


Il popolo di vegetariani, vegani, ambientalisti, naturalisti, animalisti e di gente di buon senso rappresenta ideologicamente solo un gigante senza testa.

Siamo tanti ma divisi, in tutto e per tutto disorganizzati, mai pronti a poter dare una risposta comune ai mali del mondo o più semplicemente alla nostrana insana politica.

Notate invece come tutti coloro che lavorino nel $i$tema si associno per essere più forti e far passare anche una menzogna come cosa vera.

La carne fa bene, la chemio fa bene il nucleare fa bene e le persone finiscono per crederci.

E' angosciante essere una cellula di ...
un gigante Senza testa, Senza voce.

Il prezzo di tale mancanza lo pagheremo ahimè, tutti.

mercoledì 25 febbraio 2009

Fratelli Alberi

Sebbene abbia un grande rispetto per la Natura tutta in ogni sua forma, dentro di me non ho mai considerato come mie fratelli gli animali, bensì gli alberi per i quali nutro un profondo ed infinito senso di unione.

Del resto anche loro come noi sono posti fra Cielo e Terra, a metà come a segnare un equilibrio perenne in un ciclo continuo di nascita e morte.

A loro mi rivolgo spesso durante le mie giornate essi sono miei compagni e fonte di ispirazione.

Quando mi aggiro per le vie di una città il mio occhio cerca sempre di scovare anche in lontananza un albero, quando non ne vedo sento un profondo sconforto, una città senza verde non ha più alcuna speranza di futuro.

Avete mai visto dall'alto una città, sembra un grosso tumore sulla pelle di Madre Terra, li la Terra smette di respirare soffocata dall'asfalto e dalle nubi dell'inquinamento.

Cercando per la rete le simbologie dei fratelli alberi ho trovato su http://www.mitiemisteri.it le seguenti descrizioni :


Acacia

La durezza e al resistenza del suo legno le conferiscono un segno di forza e perennità, traducibile nel concetto della vittoria della vita sulla morte. Il suo tipico colore verde è il simbolo dell’esistenza e della vita. L’acacia rappresenta la saggezza e la rinascita. Nell’antichità era considerato il simbolo del legame tra il visibile e l’invisibile. Nella cultura egizia era l’albero iniziatico che simboleggia il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza. Alcuni testi egizi narrano della nascita di dei sotto una acacia.

Cedro

Il cedro è il simbolo dell’immortalità e dell’eternità. È l’incarnazione della grandezza d’animo e di elevazione spirituale per l’altezza del suo fusto e dei suoi rami. Spesso le statue sacre sono scolpite in legno di cedro.

Cipresso


Il cipresso è il simbolo dell’immortalità come emblema della vita eterna dopo la morte, infatti lo si trova nei cimiteri. Per la sua verticalità assoluta, l’erigersi verso l’alto, il cipresso indica l’anima che si avvia verso il regno celeste. Nella Grecia antica è associato ad Apollo e Artemide. È l’albero di Ade, dio dei morti. Poiché il cupo fogliame del cipresso esprime malinconia e dolore, i sacerdoti di Ade se ne facevano delle corone e se ne cospargevano le vesti duranti i sacrifici. L’origine mitologica del cipresso è narrata nella leggenda greca di Ciparisso. Apollo, il dio del sole, si era invaghito della bellezza del giovane Ciparisso, che aveva per compagno un cervo addomesticato. Mentre un giorno si esercitava con l’arco, Ciparisso colpì mortalmente il cervo. Tanta era la sua disperazione da implorare a sua volta la morte. Apollo, commosso dal dolore del suo amato, lo trasformò in un albero al quale dette il nome di “cipresso”, e che diventò da allora il simbolo del lutto e dell’accesso all’eternità.

Fico

Albero e frutto sacro, il fico è l’emblema della vita, della luce, della forza e della conoscenza. Nell’antica Grecia, era l’albero sacro ad Atena, dea della saggezza e a Dioniso dio del vino. Platone ritiene il fico amico dei filosofi. Nella tradizione antica il fico riveste quindi un significato di immortalità e di abbondanza. Esso rappresenta anche l’asse del mondo, che collega la terra al cielo. Nell’antichità si praticava la sicomazia, un metodo di divinazione attraverso le foglie di fico. Come simbolo dell’abbondanza è legato alla fecondità. Il fico presiede alla nascita; secondo una leggenda induista il dio Vishnu e nato sotto ad un fico. Lo stesso vale per i fondatori di Roma, Romolo e Remo

Mandorlo

Il mandorlo è il simbolo della nascita e della resurrezione. È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura, dopo la sua morte invernale. Il suo significato esoterico è strettamente legato al suo frutto, la mandorla. La mandorla è il segreto, il mistero che va conquistato rompendo il suo guscio, che protegge il seme. Alcuni riti sacri comportano il fare indigestione di mandorle, che si ritiene apportino sapienza. Infatti la mandorla, essendo nascosta, incarna l’essenza spirituale, la saggezza. La mandorla per la sua forma ovoidale è collegata alla matrice, come simbolo di fecondità, di nascita primordiale dell’universo. Come riproduzione dell’uovo cosmico, ha la caratteristica simbolica di rappresentare un spazio chiuso, protetto, delimita lo spazio sacro separandolo dallo spazio profano, essa forma così uno spazio chiuso; protettrice che separa il puro, l’originario, dall’impuro.

Noce

La noce evoca il ternario sacro che presiede a ogni manifestazione: corpo (guscio), spirito (pellicola intorno al frutto) e anima (la polpa). La noce evoca il segreto protetto dagli sguardi dei profani grazie al suo involucro. Il noce era un albero profetico per i Greci.







sabato 21 febbraio 2009

Anicca, dukkha e anatta



L'impermanenza, la sofferenza e l'assenza di un IO, sono le tre caratteristiche essenziali nell'insegnamento del Buddha. Se conoscete Anicca ( l'impermanenza di ogni fenomeno fisico e mentale), nel modo giusto, conoscerete anche dukkha ( la presenza della sofferenza e la sua origine) come il suo corollario e anatta ( la realizzazione dell'assenza di un Io ) come la verità ultima. Occorre un po' di tempo per arrivare a capire unitamente tutte queste tre verità.

L'impermanenza ( anicca) è naturalmente il fattore principale che deve essere sperimentato e compreso attraverso la pratica ( vipassana). Per comprendere l'impermanenza e cioè la natura mutevole di ogni fenomeno fisico e mentale, si deve seguire scrupolosamente e diligentemente il Nobile Ottuplice Sentiero che è diviso nei tre gruppi di sila, samadhi e panna, cioè moralità, concentrazione e saggezza.

Sila, o vita virtuosa è la base per samadhi, cioè il controllo della mente fino alla concentrazione. Slo quando vi è una buona concentrazione si può sviluppare la saggezza derivante dalla comprensione profonda e oggettiva della realtà.

Prima di cominciare la via della meditazione occorre farsi forti in sila, ovverò portare la moralità al centro della nostra vita.

Ci si impegna a non uccidere (anche a tavola) , a non rubare ( anche a tavola ) , a non tenere un comportamento sessuale scorretto, a non mentire e a non fare uso di sostenze che possano alterare la nostra percezione ( alcool, droghe ecc ).

Consumare cibo animale equivale a uccidere e consumare cibo di derivazione animale equivale a rubare/prevaricare un essere vivente che altrimenti di sua iniziativa, non avrebbe mai donato il suo latte, le sue uova.

Astendendo da queste azioni si permette alla mente di calmarsi quanto basta per affrontare il lavoro del meditatore.
Il passo successivo sarò quello di sviluppare una padronanza sulla nostra mente irrequieta; bisogna essere svegli per essere padroni di se stessi.

giovedì 19 febbraio 2009

Società e cucina salutare



Un classico dei luoghi comuni che si sente ripetere di continuo è quello che per farsi da mangiare in maniera sana ci vuole tempo e il tempo manca sempre. Chi parla così di sicuro non ha mai letto nulla sulla cucina salutare e neppure si è mai informato a riguardo in alcun dove.

Infatti se è vero che per cucinare del riso integrale ci possono volere anche 45 minuti è anche vero che siccome il riso integrale non scuoce mai e non va girato in quei 45 minuti il provetto cuoco può fare qualsiasi altra cosa.

I cereali in chicchi poi non hanno tutti tempi esorbitanti di cottura o comunque alcuni si possono mettere a bagno con preavviso. Al miglio e all'avena bastano 20 minuti e anche per loro vale la regola che si cuociono da soli.

I risotti non vanno fatti aggiungendo brodo un po' alla volta, basta mettere la giusta quantità di acqua e accendere il fuoco, una volta che l'acqua bolle occorre semplicemente abbassare la fiamma.

Inoltre è prassi quella di mangiare fuori anche per il popolo dei lavoratori, difficile trovare qualcuno che si cucina a casa e si porta dietro il proprio cibo. Un tempo era il contrario.

Per esempio se prepariamo per cena del riso integrale come meglio ci piace, a che lo prepariamo , aumentiamo le dosi di modo che rimanga anche per il giorno dopo. I cereali inacidiscono è vero ma non inacidiscono da un giorno all'altro e anche dovesse succedere per qualche motivo, quella leggera acidità non arrecherà nessun danno al nostro organismo.

Come spesso accade, le giustificazioni sono sempre indice di non conoscenza, di scarso amore per se stessi e di totale mancanza di volontà nel volersi fare del bene, del resto il cibo pronto del bar ha un costo sicuramente maggiore del cibo biologico del negozio salutista e oltre tutto un retroscena che tardi o presto si presenterà in tutto il suo inganno.

I 7 cereali



Per ogni giorno un cereale, per ogni cereale tante virtù. Imparare a conoscerle per imparare a trarne beneficio.

Per qual ragione sono 7 i cereali? Si tratta di un caso?
No di certo, come non è casuale che 7 colori compongano l'arcobaleno, 7 toni si elevino di ottava in ottava, in cicli settennali percorra l'uomo il cammino della sua vita, 7 giorni ritmino settimanalmente il tempo e 7 pianeti gravitino nel cielo.
E' possibile scoprire un nesso? Mettere in relazione l'eptade dei cereali con quelle sopra menzionate?
Abbiamo compiuto delle ricerche in questa direzione per alcuni anni giungendo alla conclusione che una simile relazione è realmente sperimentabile.
Forse lo scienziato potrà mostrare scarso interesse per un tal risultato, ma chi quotidianamente si destreggia in cucina con i vari tipi di cereali e si siede a tavola con una disposizione amorevole verso di essi, approfondirà volentieri questo rapporto grazie a considerazioni di tal genere. Occorre soltanto un vivo senso artistico trattandosi in proposito di uno sperimentare dell'anima.

Pianeti e giorni della settimana

Le relazioni dei cereali con i giorni della settimana e con i pianeti vanno viste come qualcosa di unitario essendo i primi accordati ai secondi.
Nei tempi antichi, allorché l'ordine dei giorni della settimana derivava da una visione piena di saggezza entro l'ordine dell'universo, i pianeti apparivano soltanto come immagini esteriori di esseri divini.
Giove, ad esempio, era il nome tanto di una sublime deità, quanto di uno dei sette pianeti.
Tra questi venivano compresi anche il Sole e la Luna, sorgendo allora l'immagine del mondo da quanto risultava alla più immediata visione. Nettuno ed Urano vennero aggiunti solo in seguito alla serie dei 7 pianeti precedentemente noti.

La conoscenza degli antichi miti divini è in genere oggi assente, sicché per molti è diventato incomprensibile il significato dei nomi assegnati ai giorni della settimana specialmente nelle lingue nordiche.
Domenica, da dominus, giorno del Signore, si riferisce al Sole, cosa più evidente in tedesco ove Sonntag deriva da Sonne ed in inglese ove Sunday deriva da Sun. La relazione che intercorre tra Luna e lunedì in italiano e nelle lingue romaniche, è facilmente avvertibile.
Lo stesso vale per martedì da Marte, dio della guerra e pianeta al tempo stesso.
Mercoledì richiama il dio greco Mercurio; giovedì = Giove; venerdì = Venere.
Per il giorno di sabato l'inglese ha scelto il nome più adatto: saturday, giorno di Saturno.

E' possibile, nel nostro tempo, legare l'essere delle singole deità ed i relativi pianeti ad un'immagine o ad uno stato interiore caratteristico? Si tratta soltanto di un ozioso trastullo oppure un tale esercizio ci conduce alla realtà di un ordinamento eterno, ancor oggi valido?
L'uomo della nostra epoca con lo sviluppo della sua coscienza dovette maturare alla libertà nel configurare la sua esistenza e sciogliersi dai rigidi legami con gli ordinamenti cosmici. Per questo gli è concesso di svolgere la sua azione individuale secondo la sua volontà in ogni giorno della settimana.
Eppure il ritmo dei giorni della settimana è una realtà attraverso la quale la nostra vita acquista forma e colore.

Proviamo quindi a delineare un'immagine per ciascuno dei giorni della settimana.
Dapprima sorge allora un interrogativo: è possibile associare ogni giorno ad un cereale corrispondente?
Se ci si riuscisse avremmo ricavato al tempo stesso un rapporto con i pianeti. Ciò ha un significato per l'esperienza animica più che da un punto di vista di fisiologia nutrizionistica. Anche per l'agricoltore e importante la posizione degli astri, e non il giorno della settimana, nelle sue operazioni di semina, lavorazione del terreno e raccolto.

Giorni della settimana e cereali

Domenica - Frumento
La domenica è in relazione con il Sole.
Essa tiene la posizione centrale della serie dei 7 giorni.
E' la festa cristiana. Vuol richiamare l'uomo a guardare meditativamente al suo essere interiore.
Ognuno lo farà a suo modo: attraverso incontri essenziali con il prossimo o con la natura, nella devozione religiosa, nell'arte o nella scienza dello spirito.
Tutti i cereali sono figli del Sole; il frumento in modo particolare. Esso è diffuso su tutta la terra e realizza un equilibrio armonico. Gli è proprio, come a nessun altro cereale, l'oro solare. Anche nell'uomo la sua azione si distribuisce uniformemente ed armonicamente in tutti gli organi, senza concentrarsi prevalentemente in alcuno. Associamo quindi la domenica e il Sole al frumento.

Lunedì - Riso
Il lunedì con il suo astro caratteristico comunica un'atmosfera interiore del tutto differente.
Alla Luna manca la forza irradiante del Sole; essa riflette la luce soltanto in un soffuso chiarore argenteo.
Il Sole dona la vita, la Luna agisce sulla forza vitale alternando ritimicamente le fasi della sua azione.
E' per questo che per i tempi della semina ed il raccolto ci si regola secondo i suoi ritmi. La Luna agisce prevalentemente attraverso l'elemento dell'acqua il cui movimento è influenzato dalle sue fasi. Il Sole domina come astro diurno, la Luna come reggente della notte. Essa richiama il nostro sguardo su quanto è occulto, misterioso, invisibile; le sono proprie la passività e l'abbandono.
Come è difficile riconoscere tutto questo nell'atmosfera del nostro attuale lunedì, giorno di inizio della settimana lavorativa. Si tratta di un'usanza che ha preso piede da noi in Occidente, ma essa non corrisponde al retto ordinamento del tempo.
L'impulso all'azione apparterrebbe propriamente al martedì, giorno di Marte. Prima di questo, è la riflessione a dover svolgere il suo compito, l'elaborazione di quanto interiormente è stato donato dal giorno festivo, la coscienziosa programmazione della settimana.
Il lunedì sembra dire: esamina i tuoi intenti prima di muovere all'azione, prendi tempo!
Un tale clima interiore vive ancora in grande misura in Oriente.
L'uomo asiatico si concede molto più agio dell'Occidentale, continuamente in affanno tra un impegno e l'altro.
Il cereale cui egli dà la preferenza é il riso.
Esso possiede, come già detto in precedenza, una parentela con l'elemento acqueo, con le forze costruttrici del vivente. L'uomo asiatico è allietato da una numerosa prole, egli vive ancora fortemente nella coscienza di gruppo della famiglia. Sono tutte qualità legate all'azione della Luna. Non erriamo dunque ad assegnare al lunedì il riso.

Martedì - L'orzo
Al riflessivo lunedì segue l'attivo martedì, giorno di Marte. Con esso si indicava un tempo il dio della guerra. In suo nome i greci si mossero ad espugnare la città di Troia.
Tuttavia Marte assume un aspetto diverso lungo il corso delle epoche. La guerra non rientra più nel divino ordinamento del mondo.
Si può dire che l'ultimo soldato ad agire dietro un mandato divino fu Giovanna d'Arco. Se noi alziamo il nostro sguardo verso Marte o cerchiamo di immergerci nell'atmosfera del martedì, ci sentiamo chiamati a divenire attivi, a dedicarci coraggiosamente a quanto riconosciamo come vero e buono, senza dimenticare tuttavia nella nostra risolutezza le forze d'amore del cuore.
Se ci chiediamo ora quale sia il cereale che corrobora in pari tempo il capo e le membra, dobbiamo guardare agli antichi Greci. Il loro cereale era l'orzo.
Essi sentivano come l'orzo fosse il midollo degli uomini, quindi una sostanza capace di stimolare le forze dell'agire, ma anche cibo dei filosofi, attivante le forze del capo. Esso conferisce la facoltà di essere forti nelle membra e desti nel capo.

Mercoledì - Miglio
Ciò che al martedì non ha potuto venir trasmutato delle antiche forze di Marte, trapassa al mercoledì.
A questo spetta il compito di effettuare quella trasmutazione. Il dio Mercurio è infatti il grande trasmutatore e al contempo il risanatore, portatore del caducéo, il dio alato che, quale messaggero degli dei, congiunge il cielo alla terra. Non v'è difficoltà a riconoscere nel miglio il cereale adatto al mercoledì. Il chicco di miglio è il più piccolo e mobile tra le varie specie di cereali. Un tempo si metteva del miglio nelle scarpe della sposa che si avviava alle nozze, per attestare che fosse attiva, vivace e lesta. Il miglio agisce sugli organi adibiti al contatto con il mondo esterno, ossia sulla pelle con le sue svariate formazioni e sugli organi di senso.

Giovedì - Segale
Il giovedì, consacrato un tempo a Giove, padre degli dei, respira in un clima maestoso e regale.
Nelle famiglie lo si chiama talvolta per questo motivo "piccola domenica". Gli insegnanti della Scuola Waldorf approfittano della sua atmosfera, nella quale prosperano la magnanimità e la saggezza, riunendosi di regola di giovedì per i Consigli di istituto. Quale cereale scegliamo per questo giorno? Scegliamo la segale. Essa impressiona per la sua elevata e possente figura, per la fermezza del suo ergersi. Trasmette quindi all'uomo una forte energia formativa e ciò che si suol chiamare "spina dorsale".
Contribuisce a dare pienezza e sonorità alla sua voce, stimolando inoltre le attività del fegato, l'organo da sempre riconosciuto come soggetto all'influenza del pianeta Giove.

Venerdì - Avena
Il venerdì è dedicato a Venere.
E' bene che alla saggezza ed elevatezza di Giove segua ora la bellezza. La vita degli uomini è spesso troppo mediocre. Si è afferrati dallo spirito d'iniziativa, dal moto del progresso, riservando così scarsa attenzione al regno del bello, all'arte e al gioco. Un ampio regno della vita viene custodito da Venere: essa è la madre di ciò che germoglia, che cresce nella vegetazione.
A ciò si addice l'avena. E' questo il cereale che possiede il più stretto legame con le forze vitali edificatrici e che resta piú a lungo verde. Tuttavia ad un primo sguardo parrebbe che l'irruente uomo germanico come mangiatore d'avena non sia il compagno ideale della delicata Venere. Ma gli opposti si attraggono. Del resto al rude giovanotto s'addice la compagnia di Venere; e stupende opere d'arte sono sorte nella terra dell'avena in relazione con il venerdì.

Sabato - Mais
La chiusura della settimana è pervasa da un'atmosfera di serietà per via del pianeta Saturno, il quale imprime il suo carattere al giorno del sabato. Ciò corrisponde poco all'immagine abituale del lieto fine settimana, in cui l'uomo vorrebbe volentieri distrarsi.
Naturalmente è bene liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane. Tuttavia non dovremmo con questo intraprendere una fuga da noi stessi, bensì guardare retrospettivamente alla settimana che si sta chiudendo e raccogliere le cose degne dell'eterno che essa ha arrecato.
Non si tratta di soffermarsi sui particolari, bensì cercare di scoprire, in tutta quiete,un senso nell'insieme dei rapporti interiori. E' bene anche godersi un pò di ozio e magari leggere un buon libro.
Tutto ciò necessita di una certa serietà. Il mais il cereale di Saturno, ce la può donare.
Il rapporto del mais con questo pianeta è confermato dal fatto che la razza indiana occidentale possiede, come si suol dire, un carattere saturnio. Lo sguardo serio, solcato dell'Indiano d'America ne costituisce una testimonianza.


Ci si può ora chiedere: è consigliabile nel singolo giorno della settimana cucinare il corrispondente cereale?

Ad esempio: lunedì il riso, martedì l'orzo, mercoledì il miglio, venerdì l'avena e così via? Lo si può senz'altro fare, così come il Consiglio delle scuole Waldorf si riunisce il giovedì. Tuttavia questo non deve certo degenerare in una forma di costrizione, così come può talvolta essere utile riunire il Consiglio di mercoledì ed in questo caso l'incontro sarà forse più vivace che nel solenne giovedì. D'altra parte ha una certa importanza sapere che il rapporto tra cereali, giorni della settimana e pianeti non dipende dalla posizione astronomica dei pianeti stessi, bensì ha un significato puramente animico.
Chi si immerga vivacemente nell'atmosfera dei singoli giorni della settimana e sperimenta la loro relazione con i cereali come qualcosa di reale, proverà gioia a regolarsi di conseguenza nella lista settimanale delle sue vivande. Anche i bambini parteciperanno volentieri a questi ritmi.

Fonte : http://www.rudolfsteiner.it/alimentazione/cereali.html

domenica 15 febbraio 2009

giovedì 12 febbraio 2009

Woody - Il tetto


Il tetto è composto da una travatura lamellare in legno, una perlina di abete dello spessore di 2 cm, 3 pannelli in fibra di legno (vedi http://anoldseed.blogspot.com/2009/02/woody-la-parete.html ) , un telo Freno a vapore e una lista di ventilazione di spessore cm 4.

La copertura è in tegole di argilla.






mercoledì 11 febbraio 2009

Woody - Le pareti esterne

Una volta arrivati i bilici con le pareti, in appena una settimana siamo arrivati a poter montare il tetto.

Sul solaio in cemento del piano interrato è stata posizionata la radice sulla quale si sono ancorati i muri esterni, un po' come il lego.

Buona visione!


mercoledì 4 febbraio 2009

La parola parlata



La più grande creatrice di malcomprensioni è la lingua dell'uomo. Non è ciò che noi diciamo che conta ma come e quando, le seguenti regole ci potranno aiutare a farne un uso migliore. Il tatto e la delicatezza non ci toglieranno mai la nostra dignità.

* Misura le tue parole con il metro della cortesia, del sentimento e della gratitudine.

* Meno cose diciamo e di meno dovremo pentirci. La natura sapeva ciò che faceva quando ci diede due orecchie e una lingua sola.

* L'interesse, parlando, nasce se riusciamo a far sentire importante il nostro interlocutore. Ciò è possibile dicendo meno cose e chiedendone di più.

* Una lingua incontrollata, anche una sola parola sbagliata, possono distruggere la felicità di una intera vita.

* Per prevenire l'atteggiamento critico, sarcastico o ironico:

o invita critiche e pareri, dai i meritati riconoscimenti.
o riconosci subito i tuoi errori e non esitare mai a dire: "Mi dispiace".
o trova un accordo il più presto possibile, ogni momento di ritardo non farà che aggiungere legna al fuoco della discordia.

* Per concludere ecco una serie di regole per una buona conversazione:

o Guarda in faccia il tuo interlocutore.
o Sii un buon ascoltatore.
o Non interrompere.
o Sii comprensivo.
o Modula il tono di voce.
o Evita sgradevoli riferimenti al passato.
o Dai consigli solo quando ti sono richiesti.
o Applaudi ciò che gradisci ed ignora ciò che non ti piace.
o Custodisci le tue parole e le tue parole custodiranno te.

Aloha Spirit


1. IKE: Il mondo è quello che uno pensa che sia.

2. KALA: Non esistono limiti.

3. MAKIA. L'energia fluisce dove va l'attenzione.

4. MANAWA: Il momento del potere è ora.

5. ALOHA. Amare significa essere felice con chiunque.

6. MANA. Tutto il potere viene da dentro noi stessi.

7. PONO. Il risultato è la misura della verità.

lunedì 2 febbraio 2009

Woody - La Parete

La struttura della casa è composta da un muro monolitico massiccio della Mhm formato da diversi listelli di abete rosso e non prevede l'utilizzo di colla o di altro composto chimico.



La parete ha uno spessore di 20,5 cm , è antisismica ed ha un valore di resistenza al fuoco di F90B.

Per un dettaglio tecnico più ricco, consultate il senguente link http://www.massivholzmauer.de/techniker_info_detail0.html (in tedesco)

Al muro abbiamo aggiunto due strati di fibra di legno da 6 cm come cappotto termico.
A differenza delle solite realizzazioni abbiamo diviso il cappotto mettendo uno strato all'esterno e uno all'interno del muro.

La fibra di legno ad alta densità (170 kg/m3) e una conduttività termica di 0,037 W/m K.
Per maggiori dettagli http://www.homatherm.com/it/produkte-neu/flexible-daemmmatten/holzflexR-standard.html (in tedesco)





La parte esterna della parete, fra il muro massiccio mhm e lo strato di fibra di legno di 6 cm ad alta densità ha ancora altri 5 cm di fibra di legno a bassa densità e termina con 1 cm di calce idraulica.

La parete interna vede ancora uno strato di fermacell di 2,5 cm.



Le lastre FERMACELL Gessofibra sono composte da due soli componenti naturali: gesso e fibre di cellulosa ottenute da carta riciclata selezionata e sminuzzata. Il processo produttivo prevede la miscela di questi due componenti in acqua (senza altri leganti); il gesso miscelato in acqua reagisce (calcinazione) e avvolge le fibre di cellulosa penetrandole; sottoponendo questa miscela omogenea di base a compressione, si ottengono le lastre FERMACELL Gessofibra nei diversi spessori voluti. In seguito al taglio nei vari formati previsti e all’asciugatura, le lastre vengono levigate e trattate con un primer impermeabilizzante su entrambi i lati. Grazie alla presenza di fibre, le lastre di FERMACELL Gessofibra hanno elevata stabilità, ottima resistenza meccanica e ottime caratteristiche di resistenza al fuoco.

Per la loro composizione, le lastre FERMACELL Gessofibra si prestano ad essere utilizzate per l’isolamento acustico, termico e per l’antincendio. Le lastre FERMACELL Gessofibra standard sono inoltre adatte anche in ambienti umidi. La composizione dei materiali dei prodotti FERMACELL è documentata dal certificato d’approvazione tecnica europea ETA/03-0050 rilasciato dall’Istituto DIBT di Berlino; la classe di reazione al fuoco secondo la norma UNI EN 13501-1 è A2-s1-d0 mentre ai sensi del D.M. del 26-06-1984 art. 8, del D.M. del 03-09-2001 e delle prove sperimentali effettuate presso l’Istituto Giordano di Bellaria, FERMACELL Gessofibra è omologato in “classe 0” (zero) di reazione al fuoco.

FERMACELL Gessofibra non contiene alcuna sostanza dannosa per la salute e l’assenza di colle esclude qualsiasi odore sgradevole: le lastre in gessofi bra FERMACELL sono un prodotto assolutamente naturale e rispondono alle direttive della biologia edile. L’Istituto per la Bioedilizia Rosenheim GmbH in base agli eccellenti risultati dei controlli effettuati sul prodotto, ha rilasciato il proprio marchio di biocompatibilità per tutte le linee di produzione di FERMACELL Gessofibra. Per la produzione di gessofibra FERMACELL dispone di due stabilimenti in Germania (Bassa Sassonia e Baden-Württemberg) e di uno in Olanda (Wijchen).

Per maggiori dettagli vedi http://fermacell.xella.de/html/deu/de/fermacell_aktuell.php (in tedesco)

Questo il risultato finale :