mercoledì 4 febbraio 2009
La parola parlata
La più grande creatrice di malcomprensioni è la lingua dell'uomo. Non è ciò che noi diciamo che conta ma come e quando, le seguenti regole ci potranno aiutare a farne un uso migliore. Il tatto e la delicatezza non ci toglieranno mai la nostra dignità.
* Misura le tue parole con il metro della cortesia, del sentimento e della gratitudine.
* Meno cose diciamo e di meno dovremo pentirci. La natura sapeva ciò che faceva quando ci diede due orecchie e una lingua sola.
* L'interesse, parlando, nasce se riusciamo a far sentire importante il nostro interlocutore. Ciò è possibile dicendo meno cose e chiedendone di più.
* Una lingua incontrollata, anche una sola parola sbagliata, possono distruggere la felicità di una intera vita.
* Per prevenire l'atteggiamento critico, sarcastico o ironico:
o invita critiche e pareri, dai i meritati riconoscimenti.
o riconosci subito i tuoi errori e non esitare mai a dire: "Mi dispiace".
o trova un accordo il più presto possibile, ogni momento di ritardo non farà che aggiungere legna al fuoco della discordia.
* Per concludere ecco una serie di regole per una buona conversazione:
o Guarda in faccia il tuo interlocutore.
o Sii un buon ascoltatore.
o Non interrompere.
o Sii comprensivo.
o Modula il tono di voce.
o Evita sgradevoli riferimenti al passato.
o Dai consigli solo quando ti sono richiesti.
o Applaudi ciò che gradisci ed ignora ciò che non ti piace.
o Custodisci le tue parole e le tue parole custodiranno te.
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