sabato 3 aprile 2010


Terremoto in Abruzzo, i rospi l'avevano previsto
I rospi sono fuggiti prima del terremoto. Avevano avvertito un cambiamento
nella ionosfera.

da ZEUS News - zeusnews.com - 01-04-2010

Il terremoto che il 6 aprile del 2009 ha colpito L'Aquila era stato
previsto, almeno dalla colonia di rospi del Lago di San Ruffino.

A sostenerlo è la dottoressa Rachel Grant, della Open University del Regno
Unito, che in quel periodo stava studiando la popolazione di rospi del lago
di San Ruffino (a circa 74 km dall'epicentro).

Cinque giorni prima del terremoto, senza una motivazione apparente, "il
numero dei maschi nella colonia è diminuito del 96%" e "la maggior parte
delle coppie che si stavano riproducendo fuggì".

Il comportamento normale dei rospi prevede che, durante il periodo della
riproduzione, i rospi restino nella zona fino a che le uova non siano state
tutte deposte.

Nel caso del 2009, la deposizione era appena iniziata quando i rospi,
semplicemente, se ne sono andati, per non tornare fino a quando l'ultima
scossa di assestamento si è fatta sentire.




Secondo la dottoressa Grant questi animali si sono accorti dell'imminente
terremoto a causa dei cambiamenti nella ionosfera (avvenuti in coincidenza
con la scomparsa dei rospi), quegli stessi cambiamenti che alcuni scienziati
hanno a suo tempo messo in correlazione con il rilascio di gas radon.

L'ipotesi è dunque che i rospi sappiano riconoscere i segni premonitori dei
terremoti, e che questa abilità possa essere usata per avvisare gli esseri
umani dei disastri incombenti.

Aggiornamento

Alcuni lettori suggeriscono che si tratti di un pesce d'aprile, ma ribadiamo
che non è così: non siamo soliti giocare scherzi di questo genere ai nostri
lettori, nonostante la data si presti. Per dimostrarlo, riportiamo un link
di approfondimento
(http://news.bbc.co.uk/earth/hi/earth_news/newsid_8593000/8593396.stm in
inglese) su questo argomento, datato 31 marzo, che si occupa a fondo della
questione e fornisce qualche particolare in più... che i nostri lettori più
scettici potranno verificare personalmente.


Il pesce d'aprile più grosso c'è lo hanno fatto quando hanno dato allo "scienziato" tutto il potere di decidere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, poi si sono dimenticati di dire che era uno scherzo e, ancora oggi, la gente ci crede. Mai e dico MAI, la sanità, la scienza, la tecnica, il "progresso" potranno neanche lontanamente avvicinarsi alla saggezza della Natura. Saggezza, fatta di comunione con il Tutto, di Armonia con ogni espressione della Vita.

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