giovedì 4 novembre 2010

Essere governati



Essere governati significa essere controllati a vista, ispezionati, spiati, diretti, legiferati, regolamentati, parcheggiati, indottrinati, pregati, controllati, soppesati, apprezzati, censurati, comandati da esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù […].


Essere governati significa essere, a ogni operazione, a ogni transazione, a ogni movimento, annotati, registrati, recensiti, tariffati, timbrati, tosati, quotati, patentati, diplomati, autorizzati, ammoniti, impediti, riformati, raddrizzati, corretti. Significa, col pretesto dell’utilità pubblica e in nome dell’interesse generale, essere messi a contribuzione, addestrati, taglieggiati, sfruttati, monopolizzati, concussi, spremuti, mistificati, derubati; poi, alla minima resistenza, alla prima parola di protesta, repressi, multati, vilipesi, braccati, strapazzati, picchiati, disarmati, legati, imprigionati, fucilati, mitragliati, giudicati, condannati, deportati, sacrificati, venduti, traditi e, come se non bastasse, presi in giro, beffati, oltraggiati, disonorati.

Ecco il governo, ecco la sua giustizia, ecco la sua morale!

— Pierre-Joseph Proudhon, Idée générale de la Révolution au XIX siècle [1851], traduzione italiana L’idea generale di rivoluzione nel XIX secolo, Firenze 2000, pagine 240-241.




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