venerdì 3 aprile 2009

La natura della Libertà


Non è possibile alcuna riforma alla attuale società tecnologica-industriale senza incappare in una progressiva riduzione della sfera della libertà umana.

Ma cosa è Libertà?

Libertà è poter gestire la propria vita realmente ed intensamente senza scendere al compromesso di un surrogato di vita limitato e controllato da un sentire comune che non è il nostro , soprattutto quando viene direttamente o indirettamente manipolato dalle grandi corporazioni e multinazionali.

Libertà è potere di scelta e controllo della propria vita, compresa la Morte, senza essere controllati ne manipolati in termini di cosa è giusto o sbagliato o etico per un ente o una organizzazione o una religione o qualunque ente a noi estraneo.

Sento dire che è etico donare i propri organi. Questo per me è invece barbaro non etico, mutilare il proprio corpo ( che è in prestito e va trattato bene in modo da restituirlo alla Terra così come lo abbiamo ricevuto) è assolutamente improponibile.

Libertà è scegliere di morire come uomo, non legato ad una macchina, non legato ad un farmaco, nulla estraneo alla propria persona o alla Natura.
Non esistono farmaci salva-vita, perchè in essi è intrinseco il significato di dipendenza che non è mai libertà ne tanto meno guarigione. Libertà è poter scegliere il miglior modo di essere curato e non il miglior modo per fare fare soldi ai camici bianchi sulla sofferenza altrui.

Libertà è poter mangiare sano senza che le grandi multinazionali comprino le leggi per inserire veleni ovunque senza dichiararlo, esse minano alla nostra vita, i loro obbiettivi a questo punto sembrano essere chiaramente diabolici e vergognosi.

Si dice che viviamo in una società libera perchè abbiamo un certo numero di diritti costituzionalmente garantiti ma in realtà la nostra è maggiormente determinata da logiche di economia.

Da quando si viene al mondo si entra in un complesso meccanismo di credito e debito non di scelte. Puoi scegliere che lavoro fare (oggi un lusso anche questa scelta) ma non è possibile scegliere di non lavorare, perchè tutto, ogni cosa è governata da leggi di mercato al di fuori delle quali non è possibile vivere.

Un uccello, vola nell'aria, in quell'aria non esistono confini, dogane, dazi, esiste spazio infinito condiviso. L'uccello è libero, l'uomo no. L'uomo è schiavo, schiavo del $i$tema e delle proprie debolezze e bassi impulsi che lo rendono governabile e manipolabile.

I diritti costituzionali servono a garantire un concetto borghese di libertà, nulla di più. Una libertà borghese, ovvero quella di un individuo inserito nel meccanismo e che con il suo lavoro fa muoverne i meccanismi.

Il pensiero comune è totalemente ingabbiato e limitato dal controllo psicologico sociale e la stragrande maggioranza ne ha una completa incoscienza, credono di avere pensieri propri e in realtà pescano al supermercato del luogo comune.

4 commenti:

  1. I veri schiavi sono quelli che si credono liberi.

    Ciao!

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  2. Splendida analisi Grande Amico!

    Sono in vena di...
    "Chi semina vento raccoglie tempesta"
    "Chi la fa, l’aspetti"
    Ed ancora...
    "Non tutti i mali vengono per nuocere"
    "Gente allegra (consapevole) il Ciel l’aiuta"

    Siamo a vele spiegate, reggiamo il timone!

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  3. Sono d'accordo, smuoviamo le coscienze, perchè di questo passo anche l'anima sarà in vendita.

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