venerdì 1 luglio 2011

Islanda




Se qualcuno crede che non ci sia censura nelle notizie di attualità, che mi dica perché i giornali non hanno detto nulla su quello che succede in Islanda così come si è saputo quello che succede in Egitto:
in Islanda, il popolo ha fatto dimettere un governo al completo, si sono nazionalizzate le principali banche, si è deciso di non pagare i debiti vertso Gran Bretagna e Olanda a causa della loro cattiva politica finanziaria e si è appena creata un'assemblea popolare per riscrivere la costituzione.


E tutto ciò in forma pacifica. Tutta una rivoluzione contro il potere che ci ha condotto all'attuale crisi.

E qui c'è da chiedersi, visto che non si sono fatti conoscere i fatti di di questi due anni:

Cosa succederebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dall'Islanda ?

Questa è, brevemente, la storia dei fatti:

2008. Si nazionalizza la banca principale del paese. La moneta si svaluta, la borsa sospende la sua attività. Il paese è in bancarotta.

2009. Le proteste cittadine di fronte al parlamento ottengono che si convochino elezioni anticipate e provocano le dimissioni del Primo Ministro e di tutto il suo governo in blocco.
Continua la pessima situazione economica del paese.
Mediante una legge si propone l'estinzione del debito a GB e Olanda attraverso il pagamento di 3500 milioni di euro, somma che dovrà essere pagata mensilmente da tutte le famiglie islandesi durante i prossimi 15 anni al 5,5 % di interesse.

2010. La gente torna nelle piazze e pretende di sottomettere la legge a referendum.
Nel gennaio del 2010 il Presidente rifiuta di ratificarla e annuncia che si terrà la consultazione popolare.
In marzo si celebra il referendum e il NO alla restituzione del debito sfiora il 93% dei voti.

In tutto questo il governo avvia un'inchiesta per dirimere giuridicamente le responsabilità della crisi. Iniziano le detenzioni di vari banchieri e alti dirigenti. La Interpol dirama un ordine [di arresto] e tutti i banchieri implicati abbandonano il paese.
In questo contesto di crisi, si scelgono i membri di un'assemblea per redigere la nuova costituzione che faccia tesoro delle lezioni apprese dalla crisi e che sostituisca quella attuale, che è una copia della costituzione danese.

Per far ciò si ricorre direttamente al popolo sovrano. Si scelgono 25 cittadini senza filiazione politicadei 522 che hanno presentato la loro candidatura, per la quale era necessario soltanto essere maggiorenni ed avere l'appoggio di trenta persone.
L'assemblea costituente comincerà il suo lavoro nel febbraio del 2011 e presenterà un progetto di carta costituzionale a partire dalle raccomandazioni concordate in distinte assemblee che si celebreranno per tutto il paese.

Dovrà essere approvata dall'attuale Parlamento e da quello che si costituirà dopo le prossime elezioni legislative.
Questa è la breve storia della Rivoluzione Islandese: dimissioni di tutto un governo in blocco, nazionalizzazione della banca, referendum perché il popolo decida sulle decisioni economiche trascendentali, incarcerazione dei responsabili della crisi e riscrittura dell costituzione da parte dei cittadini.

Si è parlato di questo nei mezzi di comunicazione europei ?

Si è commentato nelle conversazioni politiche radiofoniche ?

Si sono viste immagini dei fatti in TV ?

Ovviamente no.

Il popolo islandese ha saputo dare una lezione a tutta l'Europa, affrontando il sistema a viso aperto e dando una lezione di democrazia al resto del mondo.

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