martedì 1 dicembre 2009

I sette principi che regolano L'Ordine dell'Universo

1° Tutto quello che ha un inizio, ha una fine.

2°. Tutto quello che ha una faccia, ha un dorso.

3°. Non c’è nulla di identico.

4°. Più grande la faccia più grande il dorso.

5°. Tutti gli antagonismi sono complementari.

6°. In e Yo sono le classificazioni di tutte le polarizzazioni, sono antagonisti e complementari.

7°. In e Yo sono i due bracci dell’Uno (Infinito).



Questi principi sono innanzitutto dinamici; è per questo che sono contrari alla logica formale che è statica. Possono essere applicati a qualsiasi campo, a qualsiasi livello di vita, e a tutte le cose esistenti nell’universo della relatività. In più, essi possono unificare tutti gli antagonismi.

La logica formale è rigida, è una semplice istantanea della vita e dell’universo infinito, dunque infinitesimalmente analitica senza volere né sapere. Mentre la logica universale è un’immagine vivente di ogni vita e di ogni cosa. La logica formale distrugge la continuità: il principio di identità, il principio di contraddizione ed il principio del terzo escluso ci mostrano solamente un’immagine statica, finita, un’immagine imprigionata nel mondo statico, determinata dall’apparenza, costruita sui nostri sensi o sui nostri strumenti. In realtà, ogni cosa in questo mondo cambia senza fine, da un’estremità all’altra.

Niente è stabile o costante in questo mondo relativo. Coloro che non vedono questo fatto cercano delle costanti. E tutto ciò che loro pensano essere costante non è che uno “schiocco di dita” istantaneo, illusorio, non vivente, infinitesimale, dell’universo infinito ed eterno. Gli occhi analitici sono ciechi nell’universo infinito. Le unità costanti in questo mondo relativo e mutevole sono un po’ come banconote il cui corso varia sempre e che divengono talvolta dei semplici fogli senza valore o la causa delle sfortune, quali la guerra, i crimini, la malattia, i conflitti, i massacri, ecc…

“A = A”, è detto il principio di identità, ma ogni cosae ciascuna cosa sono composte da una infinità di componenti, niente è costante in questo mondo relativo. Le cascate del Niagara per esempio: le cascate d’acqua sembrano oggi le stesse di ieri, ma i loro componenti cambiano ad ogni secondo. La stessa cosa è vera per il Sole o per un elettrone. La logica formale arriva necessariamente ad un’impasse, una catastrofe universale. “Panta Rei”, diceva Eraclito.

Tratto da : L'Era Atomica e La Filosofia d'Estremo Oriente - George Ohsawa - Nyoiti Yukikazu Sakurazawa

Vedi anche : Il nulla e l'infinito

La guarigione secondo la medicina dell'estremo oriente

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