martedì 17 novembre 2009

FAO e fame nel mondo

Paul McCartney illustrerà la sua campagna contro il consumo di carne il prossimo mese a Bruxelles al Parlamento Europeo, invitato da Edward McMillan-Scott, vicepresidente dello stesso nonché eurodeputato e anch'egli vegetariano.

L'ex Beatle esporrà le sue vedute vegetariane nel quadro di una conferenza intitolata "Global warming and food policy: less meat = less heat"(Riscaldamento globale e politica alimentare: meno carne = meno calore).

Paul McCartney è certo che, diventando vegetariani o mangiando meno carne, gli effetti del riscaldamento globale sarebbero decisamente meno gravi. Alla conferenza parteciperà anche Rajendra Pachauri, responsabile ONU della commissione sui cambiamenti climatici e premio Nobel per la Pace 2007

McCartney, McMillan-Scott e Pachauri sono vegetariani.

E non si tratta solo di problemi di inquinamento e gas serra causati dagli allevamenti intensivi. E’ infatti ormai notorio che l’utilizzo di terreni la cui produzione di cibo è destinata agli animali degli allevamenti intensivi contribuisce alla tragedia della povertà in aumento nel mondo.

Così mentre il direttore della FAO, Jacques Diouf, dalle 20 di ieri sera, a Roma ha iniziato uno sciopero della fame di 24 ore per "sensibilizzare l' opinione pubblica sul problema dell'insicurezza alimentare" (art. su Repubblica) in vista del forum della società civile per la sovranità alimentare dei popoli riunito alla Città dell'altra economia che si aprirà lunedì, lo stesso Papa Benedetto XVI consapevole delle cattive strategie utilizzate nell'economia agricola, dichiara senza giri di parole : La Terra può nutrire tutti i suoi abitanti (art. su L'Avvenire).

Fonte: http://www.societavegetariana.org/site/modules/news/article.php?storyid=139


Al di là del fatto che il riscaldamento globale non sia tanto dipendete da fattori umani, comunque obbligatoriamente migliorabili, ma da fattori più cosmologici, resta indubbio il fatto che la nostra Madre Terra possa sfamare ogni uomo e animale e molti di più ancora se solo si capissero delle semplici regole di base.

Prima fra tutte proprio la scelta di non alimentarsi di carne, porterebbe oltre che ad un risparmio di acqua incredibile, ad un utlizzo dei terreni coltivati per far fronte alle reali esigenze nutritive degli uomini piuttosto che per l'ingrasso forzato dei fratelli animali.

Difficile però che in un occidente ancora governato da assetati di sangue si possa proporre la calma, la quiete, la saggezza e la FORZA, di una ciotola di riso.

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